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17 Nov
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I sindacati: «Ora si sostenga la crescita»

Il T – 16 novembre 2022 (altro…)

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17 Nov
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Emergenza affitti e energia. Alcune proposte di azione

Il T – 16 novembre 2022 (altro…)

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17 Nov
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Dipendenti pubblici: fuga dai piccoli comuni «Meglio in Provincia»

Trentino – 16 novembre 2022 (altro…)

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17 Nov
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AGGIORNAMENTO PERSONALE UIL ITAL CAF – giovedì 17 novembre 2022 – Acquablu di Ravina – Via Herrsching, 7

AGGIORNAMENTO PERSONALE UIL ITAL CAF – giovedì 17 novembre 2022 – Acquablu di Ravina – Via Herrsching, 7

  • 8.30 – Arrivo e registrazione dei presenti

  • 8.45 – Intervento di Gianfranco Zoppi ICEF 2022/2023

  • 10.30 – coffe break

  • 10.45- Aggiornamento Agenda Planner.servizi.Uil

  • 11.30- Confronto tra operatori

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17 Nov
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Autostrada A22, risparmi con la pelle dei lavoratori

Autostrada A22, risparmi con la pelle dei lavoratori

È  di questi giorni la notizia che Autobrennero ha avviato una fase di sperimentazione di non presidio notturno di alcuni caselli lungo il proprio percorso, facendogli controllare da remoto da caselli limitrofi. Nel momento in cui la sperimentazione dovesse dare esiti positivi, il rischio di un passaggio da sperimentale a definitivo è molto concreto e con una sicura implementazione futura dei caselli non presidiati.

Tale scenario porterebbe gravissime conseguenze sia a livello occupazionale, riducendo di molto la forza lavoro impegnata sui caselli, che al servizio all’utenza, provocando forti disagi a chi si vedrebbe costretto nel caso di problemi ad attendere l’intervento di un operatore non presente sul posto ma che deve giungere da fuori.

Preme inoltre sottolineare un grave problema di sicurezza dell’operatore chiamato ad intervenire, quando soprattutto di notte si troverebbe alla mercè di utenti fortemente alterati del malfunzionamento e dalla prolungata attesa.
La decisione di Autobrennero è stata presa in maniera univoca, unilaterale ed arbitraria senza aver minimamente attivato alcuna contrattazione con le organizzazioni sindacali, come previsto in questi casi da disposizione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Non ci si aspetterebbe tale comportamento da parte di un’azienda come A22 all’ 85% di proprietà Pubblica e dall’ Istat considerata Pubblica a tutti gli effetti.
Un’azienda Pubblica, dovrebbe prima di tutto avere a cuore l’occupazione, il servizio all’utenza, il benessere e la salvaguardia del territorio e non definirsi

“Un’ impresa di natura privata, volta alla massimizzazione di profitti, al perseguimento di utili, e alla distribuzione di dividendi ai soci”, come A22 si è più volte definita nella sentenza della Corte dei Conti numero 13-2020-RIS del marzo 2020.
Purtroppo tale operato sembra proprio finalizzato unicamente a meri interessi di marketing e di profitto. Cosa assolutamente disdicevole ed inaccettabile da parte di una Azienda il cui capitale societario è detenuto per circa il 48% da Regione Trentino Alto Adige, Provincia di Trento e di Bolzano.

In tal senso sarebbe auspicabile un intervento forte e deciso da parte della Politica Trentina e Nazionale.

Cordiali saluti

Per la UILTRASPORTI del Tentino

Il segretario

Nicola Petrolli Cel. 3666762302

Scarica il pdf: Risparmi con la pelle dei lavoratori in A22

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16 Nov
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CONTRATTO COLLETTIVO PROVINCIALE AUTONOMIE LOCALI SOTTOSCRITTO IN VIA DEFINITIVA IL 2019-2021. DA FINANZIARE SUBITO IL TRIENNIO 2022-2024.

CONTRATTO COLLETTIVO PROVINCIALE AUTONOMIE LOCALI. SOTTOSCRITTO IN VIA DEFINITIVA IL 2019-2021.

DA FINANZIARE SUBITO IL TRIENNIO 2022-2024.

Dopo mesi di discussione e confronto è stata firmata in via definitiva la parte economica per il Contratto collettivo delle Autonomie Locali per il triennio 2019-2021: un grande passo avanti per le retribuzioni dei dipendenti pubblici trentini, provate anch’esse dal crescere dell’inflazione e dei costi energetici.

Nessuno stanziamento è stato ancora previsto però per il triennio in corso, per il quale la Finanziaria per il 2023 non fa cenno: nulla quindi per i dipendenti di Provincia, Comuni, Comunità e APSP, che continuano ad essere retribuiti meno dei loro amministratori (i sindaci hanno stipendi maggiori dei propri dipendenti!).

Le persone non hanno bisogno solo dell’aumento del “Buono pasto”, come sembra uscire in questi giorni sulla stampa, ma di nuovi finanziamenti per gli stipendi, degli aggiornamenti normativi riferiti alle nuove normative nazionali, come ad esempio la normativa sulla maternità ed in particolare i congedi dei papà. Da non dimenticare poi la revisione delle figure professionali che sono presenti all’interno degli Enti pubblici trentini, le progressioni di carriera, le progressioni economiche, ferme ormai da troppo tempo.

La UIL FPL ENTI LOCALI chiede a gran voce il finanziamento dei contratti collettivi del triennio 2022-2024, per dare risposte concrete a tutto il personale dei nostri Enti.

 

 

La Segretaria Prov.le

UIL FPL ENTI LOCALI

Marcella Tomasi

 

Scarica il pdf: Subito il rinnovo dei contratti 2022-2024 uil fpl eell (1)

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15 Nov
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Addizionale Irpef. Basta giocare con le difficoltà dei cittadini. Cgil Cisl Uil: Giunta senza scrupoli. Si lucra sulla povertà per consenso politico

Addizionale Irpef. Basta giocare con le difficoltà dei cittadini. Cgil Cisl Uil: Giunta senza scrupoli. Si lucra sulla povertà per consenso politico

Welfare provinciale. La Giunta conferma la volontà di discriminare. Cgil Cisl Uil e Acli contro la scelta di bocciare il disegno di legge che eliminava il vincolo di dieci anni per l’assegno unico: “Visione miope che non guarda al futuro della nostra comunità”

Dichiarazioni dei segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti e del presidente Luca Oliver

In quanto a coerenza la Giunta provinciale e il presidente Fugatti non si smentiscono e sulla discriminazione delle misure di sostegno alle famiglie non falliscono un colpo. Non c’è altro che volontà di discriminare tra cittadini di serie A e cittadini di serie B nella scelta di bocciare il disegno di legge che chiedeva di abolire il vincolo di dieci anni di residenza in Italia per accedere all’assegno unico provinciale. La stessa volontà che spinge l’Esecutivo ad opporsi alla decisione del Giudice sul bonus bebè. Il Tribunale ha chiarito che escludere da quella misura i bambini nati in Trentino da genitori stranieri è discriminatorio. La Giunta insiste e presenta appello.

Così come aveva già fatto con l’accesso all’alloggio popolare. Salvo poi vedersi smentita dal Giudice e condannata dalla Corte dei conti.

Eppure in questo modo non si fa l’interesse dei trentini, ma esattamente l’opposto. Si soffia sul fuoco del malcontento per ricavarne consenso, ignorando, colpevolmente, che non solo è inaccettabile discriminare i cittadini, speculare sul futuro dei bambini, ma è anche miope perché queste scelte non fanno gli interessi della nostra comunità. Siamo una società che invecchia, con sempre meno bambini e sempre maggiore bisogno di assistenza per i nostri anziani; le nostre imprese faticano a trovare lavoratrici e lavoratori e in futuro, per il calo demografico, faticheranno ancora di più.

In questo quadro invece che investire in accoglienza e integrazione, in misure che facilitino l’inserimento nella nostra comunità anche dei cittadini stranieri, si continua ad alimentare divisioni di cui pagheremo il conto tutti. E agitando lo spauracchio degli stranieri si distoglie l’attenzione dai veri problemi, dalle emergenze in cui vivono molte famiglie. Emergenze di fronte alla quale la giunta resta immobile.


Trento, 10 novembre 2022

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15 Nov
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Welfare provinciale. La Giunta conferma la volontà di discriminare. Cgil Cisl Uil e Acli contro la scelta di bocciare il disegno di legge che eliminava il vincolo di dieci anni per l’assegno unico: “Visione miope che non guarda al futuro della nostra comunità”

Welfare provinciale. La Giunta conferma la volontà di discriminare. Cgil Cisl Uil e Acli contro la scelta di bocciare il disegno di legge che eliminava il vincolo di dieci anni per l’assegno unico: “Visione miope che non guarda al futuro della nostra comunità”

Dichiarazioni dei segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti e del presidente Luca Oliver

In quanto a coerenza la Giunta provinciale e il presidente Fugatti non si smentiscono e sulla discriminazione delle misure di sostegno alle famiglie non falliscono un colpo. Non c’è altro che volontà di discriminare tra cittadini di serie A e cittadini di serie B nella scelta di bocciare il disegno di legge che chiedeva di abolire il vincolo di dieci anni di residenza in Italia per accedere all’assegno unico provinciale. La stessa volontà che spinge l’Esecutivo ad opporsi alla decisione del Giudice sul bonus bebè. Il Tribunale ha chiarito che escludere da quella misura i bambini nati in Trentino da genitori stranieri è discriminatorio. La Giunta insiste e presenta appello.

Così come aveva già fatto con l’accesso all’alloggio popolare. Salvo poi vedersi smentita dal Giudice e condannata dalla Corte dei conti.

Eppure in questo modo non si fa l’interesse dei trentini, ma esattamente l’opposto. Si soffia sul fuoco del malcontento per ricavarne consenso, ignorando, colpevolmente, che non solo è inaccettabile discriminare i cittadini, speculare sul futuro dei bambini, ma è anche miope perché queste scelte non fanno gli interessi della nostra comunità. Siamo una società che invecchia, con sempre meno bambini e sempre maggiore bisogno di assistenza per i nostri anziani; le nostre imprese faticano a trovare lavoratrici e lavoratori e in futuro, per il calo demografico, faticheranno ancora di più.

In questo quadro invece che investire in accoglienza e integrazione, in misure che facilitino l’inserimento nella nostra comunità anche dei cittadini stranieri, si continua ad alimentare divisioni di cui pagheremo il conto tutti. E agitando lo spauracchio degli stranieri si distoglie l’attenzione dai veri problemi, dalle emergenze in cui vivono molte famiglie. Emergenze di fronte alla quale la giunta resta immobile.


Trento, 10 novembre 2022

 

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14 Nov
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Povertà. Più sostegni alle famiglie e agli anziani per evitare tsunami sociale. Sindacati: dall’osservatorio Caritas dati preoccupanti. Servono subito interventi più forti per aiutare chi è scivolato nella marginalità e per chi è a rischio

Povertà. Più sostegni alle famiglie e agli anziani per evitare tsunami sociale. Sindacati: dall’osservatorio Caritas dati preoccupanti. Servono subito interventi più forti per aiutare chi è scivolato nella marginalità e per chi è a rischio

I dati della Caritas diocesana sui poveri in Trentino sono un’amara conferma della crescente situazione di bisogno in cui si trovano molte famiglie di lavoratori e pensionati anche nella nostra provincia. “Purtroppo la pandemia ha messo in ginocchio molti settori centrali per la nostra economia come il turismo e la ripresa che è seguita in molti casi non ha tenuto il passo con l’impennata dei prezzi – fanno notare i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Così ci sono persone in situazione di grave marginalità sociale, senza un’occupazione, ma ci sono anche tante famiglie dove gli adulti hanno un’occupazione, ma i salari non sono sufficienti per pagare gli affitti o le spese del mutuo, per fare fronte alla spesa alimentare. Insomma sempre più di frequente anche in Trentino si è poveri lavorando. E’ una zona grigia di persone che rischiano di scivolare in situazione di marginalità, che sono già in difficoltà e che non sempre sono intercettate dalle misure di sostegno”.
Per i sindacati uno dei principali problemi è proprio legato alla precarietà lavorativa, alle basse retribuzioni e ad un’ampia diffusione di occupazione stagionale e part time. “Tutti fattori che incidono in negativo sul reddito delle famiglie”. A questo si aggiunge l’enorme problema della casa. “Le difficoltà di accedere ad un alloggio pubblico e i costi elevati degli affitti mettono molti nuclei nelle condizioni di non farcela”.
Il quadro rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi mesi quando i costi delle bollette di luce e gas saranno ancora più pesanti e c’è il timore che le aziende, a causa dell’aumento dei costi, riducano o fermino le produzioni ricorrendo alla cassa integrazione. “Per questo è urgente fin da subito rifinanziare ed adeguare il contributo integrativo provinciale alla cassa integrazione, che come sappiamo taglia di almeno il 30% le retribuzioni ordinarie”, dicono i tre segretari.
Allo stesso tempo la prossima finanziaria dovrà contenere stanziamenti adeguati per aiutare le famiglie. “Quanto previsto ad oggi è insufficiente rispetto all’onda che si dovrà gestire – insistono -. Serve adeguare l’indicatore Icef all’inflazione per rivalutare le misure di sostegno come l’assegno unico quota A e quota B ed è ora che si superino ingiuste discriminazioni, togliendo il vincolo dei dieci anni per l’accesso a questa misura”.
Sul capitolo casa Cgil Cisl Uil incalzano la Giunta e Itea. “I tempi lunghissimi per ristrutturare un alloggio pubblico sono inaccettabili e offendono le tante famiglie in attesa di una casa o con uno sfratto pendente”. 
Dai sindacati arriva anche la richiesta di un contributo straordinario per l’affitto sul libero mercato, proprio per sostenere le famiglie in difficoltà.
Infine la questione occupazione. “C’è un problema di qualità del lavoro, soprattutto per i giovani e le donne. Precarietà e bassi salari si contrastano anche con politiche industriali che sostengono le imprese che investono nella stabilizzazione, che redistribuiscono i profitti anche attraverso la contrattazione di secondo livello. Ma anche sostenendo le realtà che investono in innovazione e dunque diventano più competitive e produttive. Ad oggi però sembra che l’intenzione sia quella di confermare sgravi fiscali a pioggia per tutti, senza nessuna selettività”.

Trento, 9 novembre 2022

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14 Nov
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Si è svolto un incontro tra vertici della Coop Villa Maria di Calliano e le OO.SS rappresentative

Si è svolto un incontro tra vertici della Coop Villa Maria di Calliano e le OO.SS rappresentative

 

In data odierna dopo anni di stallo si è svolto un incontro tra vertici della Coop Villa Maria di Calliano e le OO.SS rappresentative CGIL FP, CISL FP e UIL FPL Sanità con i rispettivi delegati RSA interni. Dopo ampio dibattito, abbiamo fatto presente che i Lavoratori di Villa Maria hanno il diritto di percepire il Premio Covid fase 3 in quanto anche loro sono stati coinvolti a fronteggiare l’emergenza pandemica di questi anni. Inoltre abbiamo ribadito l’importanza di applicare ai lavoratori di codesta struttura il Contratto Nazionale di Lavoro della Sanità Privata e nel contempo riconoscere loro il premio sotto forma di welfare aziendale di 400,00 euro.

Rimaniamo in attesa di conoscere quali decisioni verranno recepite.

CGIL FP

Marco Cont

CISL FP

Alfio Traverso

Silvano Parzian

UIL FPL Sanità

Giuseppe Varagone

 

Scarica il pdf: Coop Villa maria calliano 09.11.2022

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