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Caro Bollette. Grazie alla Svp, la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche va alla Provincia. L’iniziativa dei senatori sudtirolesi nella conversione del decreto energia. Nuove entrate fino a 40 milioni di euro. “Altro che prima i Trentini, Draghi è più attento all’Autonomia di Fugatti. La Giunta non ha scuse: sostenga tutte le famiglie, non le poche che da lunedì faranno domanda online”
Grazie ad un emendamento della Svp al decreto legge 21 del marzo di quest’anno – il cosiddetto decreto energia – nelle casse delle Provincie di Trento e Bolzano arriveranno risorse aggiuntive grazie alla tassazione straordinaria degli extra profitti delle società che producono, distribuiscono e commercializzano prodotti energetici, come luce e gas. In pratica, una volta passato il vaglio della Camera, i nove decimi del gettito della nuova tassa di solidarietà applicata alle imprese dell’energia in provincia resteranno nelle casse di Piazza Dante. “Ora Fugatti e Spinelli – incalzano i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – non hanno più scuse. Debbono garantire alle famiglie il trasferimento di tutti i 25 milioni di euro già stanziati per il bonus bollette aggiungendo nuove risorse. Non si possono escludere migliaia di famiglie e alle altre garantire solo una mancetta”.
Infatti se, come stimato dalla ragioneria dello Stato, l’extra-gettito previsto dall’art. 37 del decreto energia varrà quasi 4 miliardi di euro, le risorse aggiuntive per il bilancio della Provincia potrebbero addirittura raggiungere i 40 milioni di euro. Si tratta ovviamente di ipotesi in quanto ad oggi non è noto a quanto ammontino gli extraprofitti delle società locali dell’energia. Si tratterà ad ogni buon conto di somme importanti se si considera che il Trentino è un territorio di montagna che produce energia idroelettrica e che distribuisce quantità significative di gas per il riscaldamento.
Se poi lo stesso principio fosse applicato alla nuova tassa di solidarietà salita al 25% degli extraprofitti con il decreto aiuti approvato dal Governo Draghi ai primi di questo mese, le risorse per l’Autonomia potrebbero essere ancora di più. “E’ un paradosso – commentano i tre segretari generali – ma Draghi è più attento alle sorti dell’Autonomia di quanto lo sia il Presidente Fugatti, che dopo aver fatto una campagna elettorale sull’onda dello slogan “Prima i Trentini” ora è troppo impegnato in altro per avere il tempo di pensare alle famiglie della sua terra”.
Per i sindacati è quindi prioritario che le nuove entrate vengano veramente usate per sostenere tutti i nuclei che vivono in Trentino e che sono impoveriti dal carovita. Il bonus energia messo in campo fino ad oggi dalla Giunta Fugatti per Cgil CIsl Uil è meno di un pannicello caldo e molte famiglie con figli non vedranno nemmeno un euro. Per questa ragione già oggi le tre sigle sindacali hanno scritto al presidente Fugatti sollecitando un inversione di rotta verso un più corposo e strutturale aiuto ai nuclei di lavoratori e pensionati.
Intanto, lunedì prossimo, a quasi dieci giorni dal varo della delibera, è previsto l’avvio della raccolta delle domande del bonus provinciale per tutti coloro che non percepiscono l’assegno unico provinciale. Si potrà accedere attraverso la piattaforma www.ripartitrentino.provincia.
Per questo Cgil Cisl Uil rilanciano le loro proposte a cominciare dall’adeguamento delle misure del welfare provinciale all’aumento dell’inflazione, passando dall’estensione dell’esenzione dell’addizionale regionale Irpef fino a 20mila euro per arrivare ad innalzare la deduzione dei redditi da lavoro femminile, eliminando magari una volta per tutte la discriminazione tra famiglie italiane e straniere già più volte bocciata dai tribunali di Trento e Rovereto.
13 maggio 2022
Scarica la lettera inviata al presidente Fugatti: 20220513_lettera_fugatti_bonus_provinciale_bollette

Riforma del Progettone. Sono i no di Spinelli a preoccupare i lavoratori. Cgil Cisl Uil rispondono alle ingiurie dell’assessore Spinelli: sindacato coinvolto tardivamente, ma c’è ancora spazio per accogliere le nostre proposte
Sulla riforma del Progettone il percorso di concertazione è stato ridotto a pochi giorni vista l’accelerazione sul disegno di legge voluta dalla Giunta e, soprattutto sono state bloccate da Spinelli alcune delle più importanti proposte di miglioramento del disegno di legge presentate dal sindacato. Cgil Cisl Uil rispondono a muso duro alle affermazioni ingiuriose e infamanti pronunciate stamani dall’assessore Achille Spinelli all’indirizzo dei sindacati in seconda Commissione. “Le improbabili accuse lanciate da Spinelli oggi – incalzano Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher che per Cgil Cisl Uil seguono le politiche del lavoro – testimoniano ancora una volta l’estrema debolezza della Giunta nell’approcciare le scelte di politica del lavoro. In pratica l’assessore Spinelli oggi ha ammesso di avere ancora una volta la coda di paglia e di fronte alle sue difficoltà non ha trovato altra soluzione che fare scarica barile infangando chi, come noi, critica nel merito il disegno di legge e avanza costruttivamente proposte migliorative. Noi non ci facciamo certo intimorire”.
Per i sindacati la dimostrazione della mancata volontà di dialogo della Giunta viene dal voto di oggi in commissione dove la maggioranza leghista ha bocciato alcuni emendamenti delle opposizioni che riprendevano le osservazioni del sindacato. Per Cgil Cisl Uil così Spinelli, invece di cercare la condivisione sulle necessarie modifiche, sembra voler gettare benzina sul fuoco per far crescere la tensione. “Noi non cadremo in questa trappola – – incalzano Zabbeni, Pomini e Largher – e continueremo a fare democraticamente le nostre battaglie a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, nell’obiettivo esclusivo di contribuire ad un Progettone più efficace nell’assolvimento dei compiti sociali e occupazionali che svolge per la comunità da oltre trent’anni, ben prima che Spinelli iniziasse la sua carriera politica”.
Non sono i sindacati ad alimentare le preoccupazioni dei lavoratori, quindi. Sono semmai i ripetuti no dell’assessore Spinelli alle proposte di miglioramento del testo ad allarmare i tanti addetti del Progettone e tutti coloro che vorrebbero poter fare affidamento su questa grande iniziativa di politica del lavoro se ne avessero malauguratamente bisogno un giorno. “Il nostro compito è quello di tutelare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori – spiegano i tre sindacalisti di Cgil Cisl Uil del Trentino -. E facendo questo tuteliamo anche l’interesse della collettività visto che il Progettone non è una misura di assistenzialismo, ma una politica attiva del lavoro che ha contribuito alla coesione sociale del nostra comunità, includendo i lavoratori più fragili. Senza dimenticare il lavoro che questi hanno svolto e svolgono nel mantenimento e nella valorizzazione di molti beni pubblici, a cominciare dal verde”.
Cgil Cisl Uil ribadiscono, dunque, che proprio per questo le lavoratrici e i lavoratori sono pronti a mobilitarsi se non ci saranno concrete garanzie che nessuno sarà lasciato indietro. “Non ci servono promesse elettorali, ci servono impegni concreti. Da qui alla discussione in aula c’è tempo dare risposte concrete ai lavoratori”. Per quanto riguarda le loro proposte le tre sigle insistono sulla necessità che sia rafforzato il ruolo del sostegno occupazionale svolto dal Progettone e sia prevista in legge una clausola sociale forte per le lavoratrici e i lavoratori del Progettone in eventuali passaggi tra soggetti incaricati e il reinserimento nella misura se la ricollocazione sul mercato del lavoro fallisse. Altro nodo critico è l’individuazione dei profili che avranno accesso al Progettone. Per Cgil Cisl Uil questi devono essere definiti attraverso l’intesa con le parti sociali. La proposta della Giunta è poco vincolante e lascia spazio ad interpretazioni ambigue.
Trento, 13 maggio 2022

Comunicato stampa 7° Congresso UILCA Trentino
All’Hotel Adige di Mattarello si è svolto il 7° Congresso della UILCA Trentino. La UILCA è il comparto della UIL che segue le categorie dei bancari, assicurativi ed esattoriali. Al congresso ha partecipato il Segretario della UIL del Trentino Walter Alotti, il Segretario della UILCA di Bolzano Marco Di Renzo, Luca Lambrocco il coordinatore del Gruppo Intesa San Paolo. Il Congresso ha affrontato argomenti di stretta attualità come l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia dovuto alla guerra in corso. L’invito alle aziende tra cui ITAS, Banche di Credito Cooperativo e evidenziato il calo degli stipendi e le morti sul lavoro. Retribuzioni e sicurezza sono argomenti prioritari per il sindacato e anche nel mondo del credito e delle assicurazioni il problema della sicurezza esiste. Principalmente è legato allo stress da lavoro correlato. Aumentano i casi di depressione e di malattie psicologiche conseguenti alle pressioni esercitate dalle imprese. La UIL sta facendo una battaglia per la sicurezza con la campagna Zero Morti sul Lavoro. Si sottolineano anche le problematiche derivanti dalla chiusura delle filiali nelle banche, dallo Smart Working, dall’innovazione digitale (Fintech). Viene ribadita l’importanza del Sindacato e la necessità di ascoltare i lavoratori nelle nuove esigenze da essi espresse. Il Segretario Generale Fulvio Furlan ha esposto le principali linee da seguire nei prossimi anni: più diritti meno disuguaglianze; parità di genere; visione di lungo periodo; il sindacato delle persone; far crescere in modo organico l’organizzazione. La UILCA il sindacato al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori.
Viene riconfermata la Segreteria uscente:
- Farace Salvatore Segretario Generale
- Obrelli Sergio Segretario Organizzativo
- Grigoletti Giuseppe Tesoriere
Componenti Consiglio Territoriale
- Barazzuol Paolo Carlo
- Bertinelli Tatiana
- Broch Flavio
- Chiettini Antonella
- Dallabona Alessandro
- De Ros Catia
- Farace Salvatore
- Gerola Claudio
- Grigoletti Giuseppe
- Obrelli Sergio
- Piasente Marco
- Scarpa Michele
Revisore dei Conti
- Diano Nicola