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17 Mar
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Inflazione ancora in salita. A febbraio toccato il 5.8%. Cgil Cisl Uil: urgente intervenire sui costo energetici per tutelare il potere d’acquisto di famiglie e pensionati

Inflazione ancora in salita. A febbraio toccato il 5.8%. Cgil Cisl Uil: urgente intervenire sui costo energetici per tutelare il potere d’acquisto di famiglie e pensionati

Febbraio segna un altro balzo in avanti dell’inflazione in Trentino. Nel mese scorso i prezzi sono cresciuti del 5.8% rispetto all’anno precedente, e del 3% rispetto a gennaio. Una dinamica in rialzo attesa, anche vista la situazione di grave crisi che si è prodotta sui mercati internazionali a seguito della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia. “Purtroppo lo scoppio del conflitto non ha fatto che peggiorare una situazione già sotto pressione per l’aumento del costo delle materie prime – ammettono i segretari generali di Cgil Cisl Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. In questo quadro le ripercussioni sui redditi di lavoratori e pensionati saranno ancora più pesanti, visto che gli aumenti, già consistenti, si ripercuoteranno sul costo dei prodotti finali, a cominciare da quelli alimentari. Uno scenario che rischia di peggiorare ulteriormente se le imprese decideranno di sospendere la produzione mettendo in cassa integrazione i lavoratori”.
Per questa ragione, secondo i tre sindacati, è tempo che la Provincia passi dalle parole ai fatti sul fronte degli interventi straordinari per abbattere gli effetti del caro bollette. “Premesso che non conosciamo ancora nei dettagli il piano della Giunta, se non per quanto è stato annunciato alla stampa, crediamo che l’intervento debba avere una portata di almeno 40 milioni di euro se realmente si vuole dare un sostegno concreto alle famiglie, sostenendo i nuclei maggiormente svantaggiati da questa situazione”.
Accanto alle misure straordinarie per tutelare nell’immediato il potere d’acquisto, Cgil Cisl Uil insistono sulla necessità di mettere in campo interventi anche per incentivare l’istallazione di sistemi di produzione di energia sostenibile.
Altro punto su cui i sindacati continuano ad insistere è il ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 20mila euro. “Oggi quella fascia di reddito è in difficoltà. E’ importante ridurre la pressione fiscale.
Infine di fronte ad un costo della vita che erode i redditi per Cgil Cisl Uil è urgente adeguare i meccanismi di calcolo Icef per i nuclei che oggi accedono agli interventi di sostegno del welfare provinciale.

Trento, 16 marzo 2022

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17 Mar
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Modifiche all’articolo 41 della Costituzione italiana: possibili nuove tutele per la sicurezza sul lavoro?

Modifiche all’articolo 41 della Costituzione italiana: possibili nuove tutele per la sicurezza sul lavoro?

E se le recenti modifiche agli articoli della Costituzione interessassero anche la salute e la sicurezza sul lavoro e non solo l’ambiente?

Si è parlato molto della modifica costituzionale dello scorso 8 febbraio 2022 che ha finalmente inserito, all’articolo 9, la tutela dell’ambiente tra i principi fondanti della Costituzione italiana. L’articolo 41, ora aggiornato, sancisce che il diritto all’iniziativa economica privata non può esercitarsi quando in danno all’ambiente e alla salute. Una modifica che apre a nuovi scenari nel rispetto della sostenibilità presente e delle future generazioni.

Presi dall’entusiasmo di un traguardo così importante per il nostro Paese, si è prestata meno attenzione alla parola “salute” inserita nel testo modificato dell’articolo 41. La premessa è che, verosimilmente, questa modifica è stata anch’essa pensata in rapporto alla tutela dell’ambiente. Tuttavia, contestualizzata nell’articolo che prevede l’iniziativa economica privata e i suoi limiti, forse può avere risvolti più ampi estendendo la sua tutela anche alla sicurezza sul lavoro. Proviamo a ragionarci insieme.

In materia di sicurezza sul lavoro la normativa di riferimento è il Testo Unico sulla sicurezza (d.lgs 81/08). A sua volta il T.U. trova fondamento in alcuni principi costituzionali.

In particolare:

  • l’art. 35 della Costituzione che garantisce la tutela del lavoro “in tutte le sue forme e applicazioni”;
  • l’art. 41 che, già prima della modifica dell’8 febbraio, stabiliva che l’iniziativa economica privata“non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale e in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

    Dunque, cosa cambia adesso?
    Prima di provare a dare una risposta è importante chiarire cosa intendiamo con “iniziativa economica privata”. Il testo dell’art.41 fa riferimento alla libertà dei privati di intraprendere qualsivoglia attività d’impresa con lo scopo di realizzare un profitto.

Qui il primo problema: quali attività d’impresa rientrano nella fattispecie in esame? A quali attività si estendono i limiti previsti da questa norma costituzionale?
Ci sono, infatti, diversi orientamenti. Uno di questi, accreditato da alcune pronunce della Corte costituzionale, estende l’applicazione dell’art. 41 a qualsiasi tipo di attività dal quale possano derivare vantaggi economici per chi la svolge, comprendendovi anche il lavoro subordinato e l’esercizio di una professione.

In linea con questo orientamento, l’ultima revisione alla Costituzione laddove stabilisce che “l’iniziativa economica privata non può svolgersi […] in modo da arrecare danno alla salute” rafforza ulteriormente anche la sicurezza sui luoghi di lavoro. Significa, infatti, consolidare l’idea che nessun datore di lavoro può mettere a rischio, e in nessun modo, la salute dei lavoratori nell’esercizio della propria attività d’impresa. Significa affermare con maggiore incisività che la salute e la sicurezza vengono prima di qualsiasi profitto.

Questa modifica all’art. 41 della Costituzione pone un ulteriore argine allo strapotere delle aziende e dei datori di lavoro che troppo spesso inseguono il denaro anche a costo della vita dei lavoratori e della dignità del lavoro
stesso. Mai più tragedie come quella accaduta a Seveso e Meda nel 1976, dove, per inseguire una maggiore produttività e ulteriori profitti, si è distrutta la salute dell’ecosistema e la vita di tantissime persone e famiglie. Episodi come quello di Luana, morta sul lavoro dopo essere stata trascinata per i capelli dall’orditoio manomesso e privato del cancello di protezione o quello accaduto in Trentino nella conceria di Vallarsa non dovranno più accadere.

Vincolare esplicitamente l’attività d’impresa e il profitto al rispetto della salute – oltre che dell’ambiente – è una piccola grande vittoria di civiltà. Basta sacrificare la vita in nome di un vantaggio economico. Basta morti sul lavoro.

Walter Alotti

Segretario Generale Uil del Trentino

Scarica il pdf: recenti modifiche costituzione e sicurezza

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17 Mar
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Convegni Uil FPL EE.LL. Educatori nido 0-3

Convegni Uil FPL EE.LL. Educatori nido 0-3

La UIL Fpl EE.LL. del Trentino, in linea con i percorsi di “Formazione continua”, organizza una serie di conferenze d’approfondimento sul mondo dello 0-3, dedicato alle professioniste settore educativo dei nidi d’infanzia, ma anche a chi voglia conoscere nuove strategie per entrare in relazione efficace con i propri figli più piccoli.

🔹Per iscrizioni e informazioni si prega di visitare il link:

www.uilentilocalitn.com/fcnido

🔹oppure mettendosi in contatto con noi via mail:

entilocali@uiltn.it

🔹Recapito telefonico:

0461/376190

Le conferenze *gratuite solo per i nostri iscritti *o per chi procedesse ad iscriversi alla UIL prima della partenza degli incontri.

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17 Mar
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RIFORMA COMUNITA’ DI VALLE …. LA PAT CI RIPROVA AD ELIMINARE I SEGRETARI, CONTINUANDO A DIMENTICARE I DIPENDENTI

RIFORMA COMUNITA’ DI VALLE… LA PAT CI RIPROVA AD ELIMINARE I SEGRETARI, CONTINUANDO A DIMENTICARE I DIPENDENTI

E’ solamente dalle pagine della stampa di oggi, che veniamo informati di quanto scaturito dall’immaginario politico Trentino, per il risultato dell’elaborazione di riforma strutturale delle Comunità di Valle.
L’idea tirata fuori dal cappello dall’Assessore agli Enti Locali appare il riciclo poco lungimirante, per quanto già andato a vuoto e cassato dai Giudici Amministrativi del TAR, per il tentativo passato di cancellazione della figura dei Segretari all’interno dei Comuni.

La memoria in Italia è sempre stata di forte resistenza politica, ma tentativi così maldestri appaiono come un segnale d’incapacità strutturale ormai scivolata nell’ordinario.
Ci rifiutiamo d’immaginare che all’interno di un Ente così importante per il territorio, per erogazione di servizi essenziali per la popolazione Trentina, garantiti da personale professionalmente preparato e disponibile sempre al cambiamento, anche se in carenza organica e sottoposto a continuo stress lavoro correlato, possa avere un “Manager nominato” come datore di lavoro.

Il rapporto giuridico del dipendente non può essere immaginato nelle mani di un soggetto fiduciario del Presidente, annullando il ruolo cardine del Segretario Generale. Quanto si vorrebbe cancellare è una figura garante della regola e del diritto collegata al rapporto di lavoro, soggetto chiamato ad interagire con le OO.SS. per il necessario confronto e rispetto dei Contratti di lavoro, per quanto vorrebbe mettere in atto la politica dell’Ente.

La UIL FPL EE.LL. stigmatizza l’atteggiamento della Politica Trentina per il continuo mancato confronto con chi rappresenta il personale delle aree dirigenziali e non dirigenziali del comparto Enti Locali.
Ad oggi la situazione lavorativa degli uffici all’interno delle Comunità è tutt’altro che rosea, l’incognita organizzativa, la mancanza di sviluppo programmatico e l’assenza di appetibilità del settore pubblico in generale, richiama ad una più attenta analisi da parte della PAT, consigliando alla stessa di smettere di giocare sul “nulla di fatto” dal 14 ottobre 2018 ad oggi ed iniziare a maturare per lo sviluppo dei servizi territoriali nel rispetto di chi quei servizi li eroga, NON I POLITICI O MANAGER DI PASSAGGIO, MA LAVORATRICI E LAVORATORI PUBBLICI CON ANNI DI ESPERIENZA.

Per la Segreteria Provinciale UIL FPL

f.to Andrea Bassetti

Scarica il pdf: Comunicato UIL FPL EE.LL. 12.3.22 – Riforma Comunita’ di Valle

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17 Mar
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COMUNICATO STAMPA ADOC 11/3/2022 COMUNITÀ ENERGETICHE: per ADOC consumatori UIL, un grave errore lasciare fuori dall’iniziativa i rappresentanti dei consumatori e cittadini.

COMUNICATO STAMPA ADOC 11/3/2022 COMUNITÀ ENERGETICHE: per ADOC consumatori UIL, un grave errore lasciare fuori dall’iniziativa i rappresentanti dei consumatori e cittadini.

All’incontro di giovedì mattina in Comune a Trento fra il Sindaco Ianeselli, i vertici di Confindustria, Artigiani e Cooperazione, banche locali e amministratori di Dolomiti Energia, mancavano i rappresentanti dei cittadini consumatori trentini, soggetti compresi e interessatissimi al progetto di rete territoriale fra imprese, amministrazioni pubbliche e appunto cittadini, quindi consumatori, per lo sviluppo di Comunità energetiche.

Associazioni dei consumatori, come Adoc, che da settimane sono bombardate da centinaia di telefonate di cittadini, famiglie, atterrite dalle bollette del gas e dell’elettricità fuori misura che ricevono. Che non hanno avuto particolare ascolto da parte di Dolomiti Energia, la multiservizi locale che fatica a proporre agevolazioni diverse e più flessibili da quelle previste da Arera, l’Autority dell’ energia, anche rispetto alle altre grandi aziende energetiche del nord Italia.

Analoghe iniziative, discussioni e polemiche sono sorte e stanno sorgendo anche a Rovereto, Pergine e probabilmente saranno tema centrale anche per il Cal, Comitato Autonomie Locali, veniamo a sapere dagli organi di stampa.

Lo scopo perseguito in queste comunità energetiche parrebbe essere la massima diffusione dell’autoconsumo e della produzione energetica mediante sistemi alternativi come l’eolico e soprattutto gli impianti fotovoltaici ove possibile: nelle aziende, nelle amministrazioni pubbliche, nelle abitazioni civili fino alle case private dei cittadini.

Ci sembra quantomeno superficiale che da questi tavoli e discussioni vengano esclusi proprio i cittadini consumatori, in attesa di una risposta dalle istituzioni (Stato e Provincia), ma assolutamente interessati ad un coinvolgimento in iniziative come questa, che ci auguriamo solo per una banale abbaglio, non li hanno visti invitati e partecipi.

 

 

Per ADOC   del Trentino

L.Cabras

 

Scarica il pdf: comunicato stampa ADOC – COMUNITA’ ENERGETICHE

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17 Mar
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Caro energia e lavoro settimane di apprensione in tutti i settori economici

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17 Mar
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Nuovo boom dell’inflazione: +5,8%. I sindacati: «Subito 40 milioni di soldi pubblici»

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Senza mascherine sul bus Minacce e insulti all’autista

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