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Comunicato stampa : Esito incontro tra i vertici di Dolomiti Energia e i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori del Trentino, ADOC, Federconsumatori e Adiconsum
COMUNICATO STAMPA 25/2/2022
Incontro tra i vertici di Dolomiti Energia e i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori del Trentino, ADOC, Federconsumatori e Adiconsum.
In data 22 febbraio ha avuto luogo presso la sede di Dolomiti Energia di Trento l’incontro sollecitato dalle associazioni dei consumatori del Trentino avente come argomento gli aumenti degli importi delle bollette riferite all’energia elettrica ed eventuali possibili soluzioni per agevolare le famiglie in difficoltà.
All’incontro hanno partecipato i vertici di Dolomiti Energia e i rappresentanti di ADOC, Federconsumatori e ADICONSUM. Per quanto riguarda la possibilità di rateizzazione degli importi delle bollette, Dolomiti Energia ha recepito le Disposizioni della deliberazione 30 dicembre 2021 di ARERA (Autorità per la Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che stabilisce la possibilità per i clienti richiedenti di rateizzare l’importo delle bollette emesse tra gennaio ed aprile 2022, fino ad un massimo di 10 rate senza applicazione di interessi a loro carico.
Per quanto riguarda l’offerta “Family Energia”, la stessa è stata prorogata fino al 28 febbraio p.v.
A questo proposito Dolomiti Energia ricorda come circa la metà dei propri clienti aderisca al mercato tutelato anziché al mercato libero e si dichiara disponibile a spiegare ai clienti interessati le offerte del libero mercato e le effettive possibilità di risparmio, con consulenze individuali, presso i propri sportelli, previa prenotazione.
Dolomiti Energia si è dichiarata altresì disponibile ad incontri formativi e informativi con le associazioni, riguardanti sia le offerte di volta in volta disponibili, sia le modalità per la corretta lettura della bolletta.
Per le Presidenze
ADOC FEDERCONSUMATORI ADICONSUM del Trentino
L.Cabras R.Tranquillini R.Berloffa
Scarica il pdf: comunicato stampa def consumatori 25 febb

Sicurezza sul lavoro e alternanza scuola-lavoro – venerdì 25 febbraio alle 14.00 incontro sindacati, scuola, imprese e studenti
Intervengono
- i responsabili di salute e sicurezza di Cgil Cisl Uil del Trentino
- Giuseppe Rizza, dirigente scolastico dell’ITI Marconi di Rovereto
- Emma Menaspà – Rete studenti medi trentini
- Federico Amalfa – UDU Trentino
- Alessandro Bressan – dirigente PAMA di Rovereto

Università. “Bene l’investimento in formazione continua. Ora sostenere le transizioni per i laureati”. Cgil Cisl Uil in linea con il rettore. “L’Ateneo può diventare soggetto importante nella riqualificazione non solo dei lavoratori, ma anche dei giovani e dei disoccupati”. I sindacati chiedono alla Giunta di trovare le risorse necessarie.
Rafforzare il ruolo dell’Università nell’ambito della formazione continua delle lavoratrici e dei lavoratori è un ottimo investimento per il futuro del Trentino. Ma si può anche andare oltre, estendendolo anche alla riqualificazione dei disoccupati, in particolare dei laureati, e all’inserimento dei giovani nei processi duali di formazione e lavoro anche all’Università, quantomeno nei profili maggiormente legati alle nuove tecnologie e alle professioni tecniche.
Cgil Cisl Uil apprezzano le parole del rettore Flavio Deflorian che sta guidando con il professor Giovanni Strafellini, delegato alla formazione professionale e permanente, l’Ateneo anche in questa direzione. E allo stesso tempo rilanciano. “E’ importante che il principale soggetto di alta formazione della nostra comunità si occupi anche del mondo del lavoro – ammettono i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ci sono comunque gli spazi per dare finalmente gambe al progetto di alternanza scuola-lavoro superando progressivamente l’utilizzo dei tirocini e utilizzando invece i contratti di apprendistato così da favorire l’inserimento precoce nel mercato del lavoro almeno di una parte dei giovani studenti universitari. Va quindi attuato il protocollo d’intesa sull’apprendistato di terzo livello anche in Trentino sperimentando percorsi duali come hanno già fatto la Provincia Autonoma di Bolzano insieme alla LUB”.
Accanto all’alternanza i sindacati ritengono che in raccordo con i servizi provinciale l’Università possa estendere l’offerta formativa anche ai disoccupati e alle disoccupate. “Il servizio Job Guidance dell’Ateneo potrebbe occuparsi anche della riqualificazione professionale dei soggetti in transizione”, proseguono i tre sindacati. Cgil Cisl Uil guardano alla sfida delle nuove tecnologie e alla necessità di formare e riqualificare profili che non saranno più adeguati alle richieste del mercato del lavoro e delle aziende. “Su questi aspetti siamo certi che l’Università di Trento possa essere un punto di riferimento validissimo. A vantaggio del mondo del lavoro, ma anche del nostro tessuto produttivo”. Un progetto che per avere gambe dovrà vedere anche il sostegno della Provincia, attraverso risorse dedicate al potenziamento delle iniziative dell’UNiversità di Trentino in tutti questi ambiti.
Trento, 23 febbraio 2022

SABATO 26 FEBBRAIO ALLE 17 -PIAZZA DANTE – TRENTO
Crisi Ucraina. Subito corridoi umanitari per sostenere i civili in fuga. Cgil Cisl Uil e Acli: no alla guerra. Si faccia ogni sforzo possibile per riaprire un canale diplomatico
“Sono i civili, le donne, i bambini, le persone fragili a pagare il prezzo più alto di una guerra. Sempre. E questo vale drammaticamente anche per l’Ucraina oggetto di un folle attacco da parte della Russia. In queste ore drammatiche la priorità deve essere la salvaguardia di quei civili. Per questo chiediamo al presidente Fugatti di attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino. Di fronte a questa emergenza deve valere il nostro spirito di solidarietà e accoglienza”. Lo dicono Cgil Cisl Uil e Acli condannando con fermezza l’offensiva delle truppe russe e ribadendo un secco no alla guerra. “Ci stiamo muovendo su un terreno scivolosissimo che mette a rischio la pace in Europa. Crediamo sia ancora il tempo di fare ogni sforzo possibile per trovare una soluzione diplomatica a questo conflitto. Non è con le armi che si costruiscono soluzioni in terre in cui vivono minoranze diverse. La strada della convivenza si costruisce rispettando le minoranze, non soffiando sul fuoco del nazionalismo o dell’odio etnico. La storia della nostra piccola terra ne è esempio. Per questa ragione è importante che ci sia dalle cancellerie europee massima pressione per indurre Russia e Ucraina, con ogni mezzo civile possibile, a tornare al rispetto dell’accordo di Minsk”.
Cgil Cisl Uil e Acli sono pronte a mobilitarsi insieme ad ampia parte della società civile trentina per il cessate il fuoco. Intanto esprimono solidarietà e vicinanza ai cittadini ucraini e alle tante donne e uomini della comunità ucraina in Trentino.

