27 aprile 2022 – Corriere del Trentino

Buonarroti, crolla un solaio Ceccato: scuole sicure, ora verifiche a campione

TRENTO Per fortuna è successo in un giorno festivo. E nessuno è stato dunque nemmeno sfiorato da calce e cemento piovuti dal solaio di un atrio dell’istituto tecnico Buonarroti di Trento. A cedere è stato infatti, presumibilmente nella notte, il controsoffitto dell’area da cui si accede a una delle palestre. All’apertura della scuola il personale ha isolato l’area e i tecnici della Provincia sono arrivati sul posto. «Proseguiranno — garantisce il dirigente del dipartimento istruzione Roberto Ceccato — le verifiche sugli altri controsoffitti». Ma sindacati e genitori chiedono di alzare l’asticella dell’attenzione.
Il fatto ha destato spavento, ma fortunatamente nessuno si è fatto male. La dirigente Laura Zoller era fuori città oggi ed è stata allertata dai propri collaboratori: «Il danno è stato rilevato stamattina (ieri, ndr) all’apertura. La didattica — spiega — non ha subito alcun contraccolpo perché è stata chiusa solo una delle quattro palestre. Sono stati dunque avvertiti i tecnici dell’Apop, agenzia provinciale per le opere pubbliche, che sono arrivati sul posto per un sopralluogo. E immediatamente dopo è arrivata un’altra ditta a ripulire. Altre verifiche andranno fatte perché a occhio nudo non si capisce quale possa essere la causa, dal momento che non si vedono infiltrazioni di acqua o crepe». Una delle ipotesi fatte è quella che il crollo sia da imputare alla variazione o accumulo di umidità dettata dallo spegnimento dell’impianto di riscaldamento. La scuola è comunque aperta e la dirigente assicura massima attenzione: «Tutti i controlli previsti dalla normativa sono sempre stati fatti e comunque ulteriori ne verranno svolti ora sui controsoffitti a maggior tutela di chi vive la scuola».
Come hanno potuto verificare i tecnici dal servizio opere civili di Apop, l’estensione del crollo è di circa 10-15 metri quadrati, per uno spessore di circa 3 centimetri. Tecnicamente il fenomeno si chiama «sfondellamento» e ha riguardato la caduta dell’intonaco e dei laterizi di alleggerimento in una zona di solaio, in adiacenza al vano scale che collega la zona aule alle palestre. L’esame tecnico con l’ausilio di una termocamera ha permesso di stabilire che non si tratta di danni strutturali ma di una rottura che ha appunto interessato elementi di finitura.
«Chiaro, meglio sarebbe che queste cose non accadessero — ragiona il dirigente Ceccato giunto sul posto — ma la situazione non è preoccupante, l’area è piccola e non è una zona adibita alla didattica». Ma le scuole trentine sono sicure? «Sì, controlli a campione sono sempre stati fatti sui controsoffitti. Verranno ripetuti qui al Buonarroti e saranno controllati i due solai analoghi a questo che ha ceduto». I tecnici della Provincia hanno già incaricato un’impresa per intervenire e ripristinare il solaio con una soluzione certificata che garantisca condizioni di sicurezza adeguate. I sindacati però chiedono più attenzione. «Queste cose non devono succedere — afferma Pietro Di Fiore, Uil scuola — né si può minimizzare; comprendo che la dirigente potesse non essere presente oggi ma la scuola, questa mattina (ieri ndr), è parsa un po’ impreparata di fronte all’evento». «Non è pensabile — afferma Cinzia Mazzacca, Flc Cgil — che in una scuola come in un altro luogo di lavoro cada il soffitto in testa. Mi auguro che vengano svolte tutte le indagini necessarie a comprendere come sia potuto accadere e prevenire che si verifichi ancora». Anche Maurizio Freschi, alla guida della consulta dei genitori, chiede chiarezza: «Alla luce di quanto al Buonarroti rinnovo la richiesta avanzata fin dal 2018 nel consiglio del sistema educativo di valutare l’opportunità di una sistematica verifica degli edifici scolastici per poter programmare gli investimenti necessari onde prevenire ed evitare questi eventi».

 

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