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17 Feb
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Sanità. No a depotenziare il pubblico a vantaggio dei privati. Cgil Cisl Uil preoccupati: così si impoverisce l’offerta di servizi e un numero crescente di medici lascerà la nostra provincia. L’accesso a cure di qualità deve restare un diritto garantito a tutti i cittadini

Sanità. No a depotenziare il pubblico a vantaggio dei privati. Cgil Cisl Uil preoccupati: così si impoverisce l’offerta di servizi e un numero crescente di medici lascerà la nostra provincia. L’accesso a cure di qualità deve restare un diritto garantito a tutti i cittadini

Il peso crescente dei privati nella sanità trentina preoccupa i sindacati. Per Cgil Cisl Uil “l’ampliamento delle prestazioni e delle analisi in convenzione alle strutture private non è solo la risposta all’emergenza imposta dalla pandemia. E’ indubbio che il Covid ha messo sotto stress ospedali e ambulatori pubblici allungando le liste d’attesa. La verità, però, è che le strutture, soprattutto in alcuni settori, erano già in forte difficoltà  per la carenza di investimenti nella sanità pubblica, per la difficoltà di attrarre personale medico e sanitario  specializzato, tecnici di laboratorio e OSS e per carenze organizzative. Tutti problemi noti che la pandemia ha fatto esplodere. Non si dimentichi che nel 2019 questa giunta provinciale era pronta a tagliare di 120 milioni il bilancio dell’azienda sanitaria”. Il timore che questo spostamento dell’asse sulla sanità privata non sia temporaneo, ma rappresenti un ulteriore tassello della riorganizzazione della sanità trentina. “Se questo è l’obiettivo stiamo sbagliando strada – avvertono i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Spostare le risorse sui privati invece che potenziare il pubblico produrrà un impoverimento della sanità trentina, spingendo un numero maggiore di professionisti della sanità a lasciare ospedali e strutture della nostra provincia per mete più appetibili. Fenomeno denunciato nei giorni scorsi anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici Ioppi. Non si dimentichi che la sanità e il diritto alla cura non possono essere terreno di profitto, sono un diritto”. Tutto questo cozza con la necessità di rafforzare i presidi sanitari sul territorio, come ha dimostrato la pandemia. “Non si può gestire la sanità territoriale dipendendo dal privato che per definizione investe dove più alta è la remunerazione. Al contrario va data nuova centralità alla sanità pubblica investendo risorse per innovarne l’organizzazione e per attrarre un numero crescente di medici e infermieri, di cui siamo cronicamente carenti. Non sembra che si questo fronte si siano registrati passi avanti e nel momento in cui ci saremo lasciati la pandemia alle spalle tutti i nodi verranno al pettine”.

Da qui la richiesta di essere trasparenti sul percorso che attende la sanità trentina. “Non vorremmo che a guidare la riforma fossero forme di conflitto d’interessi che fanno pendere la bilancia a vantaggio dei privati visto che oggi il massimo rappresentante della sanità provinciale arriva da una lunga esperienza ai vertici della sanità privata”, concludono i tre segretari provinciali.

Trento, 17 febbraio 2022

 

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17 Feb
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Disoccupati trentini, dal Pnrr 43 milioni di euro per la ricollocazione

17 febbraio 2022 – Trentino (altro…)

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17 Feb
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«Bollette, intervento immediato»

16 febbraio 2022 – l’Adige (altro…)

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17 Feb
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Bene il Gol da 43 milioni

16 febbraio 2022 – l’Adige (altro…)

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17 Feb
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8 marzo: Giornata internazionale della donna. Webinar nazionale Cgil Cisl Uil: il protagonismo delle donne nella ripresa, per il lavoro di qualità, in sicurezza.

8 marzo: Giornata internazionale della donna.

Webinar nazionale Cgil Cisl Uil: il protagonismo delle donne nella ripresa, per il lavoro di qualità, in sicurezza.

Martedì 8 marzo 9.30-12-30.

potrete seguire l’iniziativa:
– sul canale youtube del CNEL https://youtu.be/yAFeKoWgO3Y
– dal sito di Collettiva Cgil
– su Labor Tv sul sito www.cisl.it
– dalla pagina facebook della UIL – Unione Italiana del Lavoro

Scarica il pdf:

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17 Feb
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NO ALLA GUERRA! PRESIDIO CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA | SABATO 19 FEBBRAIO ORE 17,30 | PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE | TRENTO

Ucraina: Cgil Cisl Uil Acli, no alla guerra e a ogni forma di conflitto armato
Adesione all’iniziativa per la pace a Trento sabato pomeriggio

“Cgil Cisl Uil del Trentino e Acli trentine si uniscono all’appello di tanta parte della società civile, dell’associazionismo e delle forze politiche locali per una de-escalation della crisi Russia/Ucraina e la necessità della costruzione di una soluzione politica e negoziata che porti alla pace stabile e duratura e tolga dal campo ipotesi e futuri rischi di un intervento armato.
Come noi tante cittadine e tanti cittadini in Trentino stanno seguendo con particolare attenzione il susseguirsi degli eventi. Per questo siamo pronti a mobilitarci anche in Trentino in raccordo con un le nostre organizzazioni nazionali e con tutti i soggetti della società civile provinciale, con cui sono in corso contatti e coordinamenti.
Cgil Cisl Uil del Trentino e Acli trentine invitano a partecipare alle mobilitazioni e iniziative che si stanno programmando a Trento per sabato pomeriggio in piazza S. Maria Maggiore a Trento”.

Trento, 17 febbraio 2022

NO ALLA GUERRA! 💥

Occorre un approccio orientato alla soluzione politica e negoziale che porti la pace e impedisca futuri rischi di un intervento armato.

Noi siamo pronti a mobilitarci con la società civile. Invitiamo le persone a partecipare alle mobilitazioni e iniziative che si stanno tenendo in molte città italiane.

No alla guerra e a ogni forma di conflitto armato.

(Dichiarazione unitaria CGIL, CISL, UIL)

👉 https://tinyurl.com/Dichiarazione-NO-alla-GUERRA

#Ucraina #noallaguerra

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17 Feb
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Politiche del lavoro. Potenziare i centri per l’impiego per massimizzare i risultati. Cgil Cisl Uil: le risorse che il Pnrr ci assegna su Gol vanno spese per attuare le condizionalità e rendere più efficace la nostra rete di servizi per la riqualificazione e la ricollocazione dei disoccupati.

Politiche del lavoro. Potenziare i centri per l’impiego per massimizzare i risultati. Cgil Cisl Uil: le risorse che il Pnrr ci assegna su Gol vanno spese per attuare le condizionalità e rendere più efficace la nostra rete di servizi per la riqualificazione e la ricollocazione dei disoccupati.

“Quarantatré milioni di euro nei prossimi 5 anni per la riqualificazione e ricollocazione di disoccupati e inoccupati sono un’ottima notizia”. Sono soddisfatti Cgil Cisl Uil del piano attuativo di Gol, il programma di Garanzia per l’occupabilità dei disoccupati, presentato ieri in Commissione per l’impiego e rivendicano anche di essere stati tra i primi, ancora un anno fa, a spingere la Giunta provinciale ad attivarsi per intercettare le risorse previste dal Pnrr. “Scrivemmo alla Giunta a marzo del 2021. Adesso la sfida sarà sfruttare al meglio queste risorse per favorire la ricollocazione di quanti, anche a causa della pandemia e delle transizioni produttive, sono o rischiano di restare senza lavoro, ma anche per riqualificare e rendere più coerenti con il mercato le competenze di chi già lavora”, dicono Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Gianni Tomasi che per Cgil Cisl Uil seguono il mercato del lavoro.
I tre sindacalisti sottolineano che sulle politiche del lavoro il Trentino non è all’anno zero. Anzi. I nostri centri per l’impiego superano già i target fissati da Anpal in termini di presa in carico dei disoccupati. “E’ da oltre dieci anni che la nostra provincia investe in questa direzione. La vera sfida adesso è quella di potenziare, affinare, rendere più efficaci e mirati questi strumenti. Obiettivi ambiziosi che dal nostro punto di vista devono prevedere un potenziamento anche dei centri per l’impiego, ampliando gli organici e alzandone la professionalità, come succederà in tutta Italia grazie al Pnrr. 
Preoccupa in tal senso il temporeggiare della Giunta su un piano assunzioni straordinario, ma non possiamo permetterci di fallire questa occasione. Dobbiamo al contrario massimizzare il vantaggio che abbiamo grazie agli investimenti fatti fino ad oggi”.
E’ anche per questa ragione che le tre sigle ritengono importante creare una rete forte tra pubblico e privato per potenziare la riqualificazione e ricollocazione dei disoccupati. “L’obiettivo prioritario e quello di rafforzare e attuare le condizionalità: chi percepisce un sussidio deve attivarsi, uscendo dalla situazione di mero sostegno e rimettersi in gioco sfruttando i servizi che verranno messi in campo. Solo in questo modo le politiche di sostegno al reddito e quelle di attivazione saranno realmente efficaci”.
Primo passo per facilitare la ricollocazione è accorciare la distanza tra domanda e offerta di lavoro quindi è importante, per Cgil Cisl Uil, che anche coerentemente a quanto deciso nel percorso degli Stati Generali, si arrivi finalmente alla realizzazione di un osservatorio sui fabbisogni formativi e occupazionali delle imprese trentine.

Altro tassello significativo è l’apprendimento permanente: nell’ambito del Gol potranno essere messe in atto delle sperimentazioni per portare a sistema il diritto all’apprendimento permanente per disoccupati, inoccupati e occupati e per tradurre attraverso il bilancio e la certificazione delle competenze quanto acquisito in skills spendibili sul mercato del lavoro.
Infine accanto alla presa in carico individuale Gol offre strumenti per il sostegno al reddito, la riqualificazione e l’eventuale ricollocazione di lavoratori e lavoratrici coinvolti in processi di ristrutturazione aziendale e di transizione produttiva di interi settori e filiere. “Abbiamo un’arma in più per gestire in modo sistemico casi di crisi, magari di realtà che operano in settori obsoleti. Anche su questo fronte dobbiamo essere pronti”, concludono Zabbeni, Pomini e Tomasi.

15 febbraio 2022

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17 Feb
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Richiesta di incontro con i vertici di Dolomiti Energia per il “caro bollette energia” da parte di ADOC, FEDERCONSUMATORI e ADICONSUM, le associazioni dei consumatori di UIL CGIL e CISL del Trentino.

Richiesta di incontro con i vertici di Dolomiti Energia per il “caro bollette energia” da parte di ADOC, FEDERCONSUMATORI e ADICONSUM, le associazioni dei consumatori di UIL CGIL e CISL del Trentino.

ADOC, FEDERCONSUMATORI e ADICONSUM hanno richiesto un incontro tecnico con gli amministratori di Dolomiti Energia per una prima disanima della situazione “caro bollette  energia”  allo scopo di agevolare le famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze di luce e gas.

In attesa delle riduzioni di costo dell’energia, grazie ai provvedimenti in gestazione del governo statale, si chiede a livello locale:

 

  • un superamento, un allungamento dei tempi e degli importi minimi di rateizzazione, oltre quanto già previsto da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e già concesso da altre Multiservizi italiane (Hero, Iren, Acea, CVA….) con accordi regionali con le associazioni consumatori;
  • la proroga della data di scadenza dell’offerta scontata al 30% pubblicizzata in questi giorni da Dolomiti Energia, che scade oggi 15 febbraio e per la quale arrivano decine di richieste di delucidazione ad ADOC, FEDERCONSUMATORI e ADICONSUM, a cui nessuna comunicazione della Società è pervenuta e che si chiede ci venga presentata e spiegata nel dettaglio;
  • incontri periodici con le associazioni per fare il punto della situazione anche riguardo all’andamento delle sospensioni attuate.

 

Siamo certi dell’attenzione che Dolomiti Energia, la più grande Multiservizi trentina, ci riserverà ed intenzionati a coinvolgere ed interrogare anche le altre aziende energetiche che operano sul territorio a tutela delle famiglie ed utenti  trentini di uno dei beni essenziali  irrinunciabili.

 

Per le Presidenze      ADOC   FEDERCONSUMATORI  ADICONSUM   del Trentino

L.Cabras    R.Tranquillini     R.Berloffa

 

Scarica il pdf: comunicato stampa def consumatori

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15 Feb
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Cresce l’Irpef per i redditi oltre i 50mila Imprenditori contrari: ulteriore aggravio

15 febbraio 2022 – Corriere del Trentino (altro…)

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15 Feb
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Fisco. Stop agli sgravi non selettivi alle imprese e sostegni alle famiglie per il caro bollette. Cgil Cisl Uil in I Commissione: fino ad oggi l’esecutivo Fugatti ha aumentato le tasse su lavoratori e pensionati. Seguire Bolzano anche sull’Irap

Fisco. Stop agli sgravi non selettivi alle imprese e sostegni alle famiglie per il caro bollette. Cgil Cisl Uil in I Commissione: fino ad oggi l’esecutivo Fugatti ha aumentato le tasse su lavoratori e pensionati. Seguire Bolzano anche sull’Irap

Rivedere le agevolazioni fiscali per le aziende, eliminando gli sgravi a pioggia e e ripristinare l’esenzione dell’addizionale regionale Irpef per i redditi fino a 20mila euro anche per contenere l’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie dovuto al caro bollette. E’ duplice la richiesta che Cgil Cisl Uil hanno consegnato questa mattina alla I commissione consiliare durante l’audizione sul disegno di legge 128/XVI relativo alla revisione degli scaglioni per l’addizionale Irpef per adeguare le aliquote sui redditi più alti a quelle previste dallo Stato a livello nazionale. “Nel merito concordiamo con la scelta proposta dall’esecutivo – hanno chiarito i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Crediamo però che questa modifica debba essere accompagnata da un’altra e cioè l’esenzione dell’addizionale Irpef per le famiglie di lavoratori e pensionati che hanno redditi fino a 20mila euro. L’unico provvedimento con cui la Giunta Fugatti si è discostata dai precedenti governi provinciali è stata proprio la cancellazione di questa agevolazione, aumentando di fatto le tasse alle fasce più povere”.

In questo modo la riduzione è passata da 24 milioni annui del 2016 ai circa 11 milioni previsti nel 2022. “Mancano all’appello – incalzano i sindacalisti – circa 13 milioni di euro che sarebbe utilissimi oggi alle famiglie per far fronte all’aumento dei costi di elettricità e gas. Per questo ci attendevamo un intervento immediato sull’addizionale già in questo provvedimento”.
Invece questi soldi, pagati da lavoratori e pensionati, rimarranno nelle casse di Piazza Dante, mentre solo quest’anno gli sgravi fiscali alle aziende peseranno sul bilancio provinciale per 91 milioni di euro, 68 milioni solo per l’Irap. Buona parte di questa somma è destinata a sgravi fiscali senza nessuna selettività, semplicemente agevolazioni a pioggia. “Per intenderci queste risorse finanziano anche le aziende come la conceria Vallarsa dove si lavorava al di sotto delle condizioni minime di sicurezza e questo per noi è inaccettabile”, sottolineano ancora Grosselli, Bezzi e Alotti che ricordano come a Bolzano la giunta guidata dal presidente Kompastcher abbia eliminato quest’anno gli sgravi Irap per le aziende liberando risorse per finanziare la sanità pubblica.
“A Trento è mancata la stessa lungimiranza e lo stesso coraggio e si sono mantenute scelte che, nei fatti, sottraggono risorse alla fiscalità generale, dunque alla sanità pubblica, al welfare, alla scuola e così via. Crediamo utile e urgente, invece, aprire un confronto sugli sgravi Irap non selettivi”, concludono i tre segretari provinciali.

 

 

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