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29 Nov
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Assegno unico. I sostegni alle famiglie trentine oggi non si possono toccare. Cgil Cisl Uil e Acli preoccupati per l’assenza di una clausola di salvaguardia per Trento e Bolzano. “Agire subito recuperare prima del varo definitivo del nuovo assegno statale. Dalla Giunta solo silenzio”

Assegno unico. I sostegni alle famiglie trentine oggi non si possono toccare. Cgil Cisl Uil e Acli preoccupati per l’assenza di una clausola di salvaguardia per Trento e Bolzano. “Agire subito recuperare prima del varo definitivo del nuovo assegno statale. Dalla Giunta solo silenzio”

A pochi giorni dall’avvio del Festival della Famiglia e di fronte al silenzio della Giunta provinciale, Cgil Cisl Uil e Acli esprimono forte preoccupazione per l’impatto che l’assegno universale nazionale potrà avere sul welfare familiare trentino e, dunque, anche sulle tasche delle famiglie che risiedono in provincia. “Siamo molti preoccupati – spiegano i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti con il presidente delle Acli, Luca Oliver – perché, pur avendo sollecitato la Provincia da ormai due anni ad un confronto su tema delle politiche familiari, ad oggi non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale sulle possibili modalità di coordinamento tra la nuova misura statale e quelle provinciali e tra l’Icef e l’Isee. Non sarebbe in alcun modo accettabile però che a pagare il conto di difficoltà amministrative o contabili, fossero le famiglie trentine. Le risorse per sostegni provinciali non si possono toccare”.
Nel decreto legislativo che dà il via libera al nuovo assegno nazionale per i figli, sarebbe assente una norma che renda pienamente complementari i sostegni statali con quelli provinciali. Ciò potrebbe riservare brutte sorprese ai nuclei trentini. L’urgenza per sindacati e Acli è che la Giunta provinciale faccia pressing sul governo perché nella versione definitiva del decreto sia inserita la clausola di salvaguardia che renda gli interventi di Trento e Bolzano integrativi rispetto a quelli statali, permettendo quindi di scomputarli dalle dichiarazioni Isee.
In attesa e nella speranza che ciò si concretizzi, bisogna evitare ogni ipotesi di taglio, riduzione o peggio sospensione delle misure provinciali a favore della famiglie. “Sarebbe davvero un controsenso” mettono le mani avanti i tre segretari provinciali e il presidente delle Acli. “Nel momento in cui i nuclei familiari vivono ancora l’incertezza dell’emergenza pandemica sarebbe gravissimo se si vedessero rimodulati gli assegni unici provinciali. Adesso serve ampliare gli interventi economici per i nuclei familiari con figli, sicuramente non ridurli, né sospenderli” Per questo sindacati e Acli chiedono alla Giunta massima chiarezza e maggiore condivisione nella gestione di questa delicata partita.

Trento, 25 novembre 2021

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29 Nov
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Covid. Anche in Trentino massima spinta sulle vaccinazioni. Cgil Cisl Uil: per evitare nuove restrizioni e mettere in sicurezza la stagione invernale serve accelerare sulle terze dosi e fare ogni sforzo per convincere i contrari al vaccino.

Covid. Anche in Trentino massima spinta sulle vaccinazioni. Cgil Cisl Uil: per evitare nuove restrizioni e mettere in sicurezza la stagione invernale serve accelerare sulle terze dosi e fare ogni sforzo per convincere i contrari al vaccino.

Dichiarazioni dei segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

Questo non è il momento dei tentennamenti nella lotta alla diffusione del Covid 19. In ballo c’è la salvaguardia della salute pubblica, la messa in sicurezza della stagione turistica e con essa il reddito di moltissime lavoratrici e lavoratori trentini e delle loro famiglie. Per questa ragione ha fatto bene il presidente Maurizio Fugatti a seguire la linea del rigore scelta dal Governo nazionale e dalla altre Regioni, senza alcuna eccezioni per il nostro territorio.
A questo punto, però, serve uno sforzo straordinario per accelerare sulle vaccinazioni, sia sulla somministrazione delle terze dosi, sia nel convincere quanti ancora non si sono immunizzati. Nessuno vuole che si inasprisca la tensione sociale, ma non bisogna cedere alle intimidazioni di chi si oppone ideologicamente all’immunizzazione. Perché il vaccino ad oggi resta l’unica arma efficace per contrastare l’avanza del virus con varianti sempre più contagiose e non c’è altra strada che investire con determinazione per superare le paure e i dubbi del più ampio numero possibile di contrari all’immunizzazione. Abbiamo infatti la possibilità di evitare l’introduzione di nuove restrizioni che sarebbe pericolose sia in termini di tenuta sociale, sia per la nostra economia.

25 novembre 2021

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26 Nov
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Edilizia, costruzioni in crescita. I sindacati: «La ripresa del settore sia anche rilancio della contrattazione collettiva»

Edilizia, costruzioni in crescita. I sindacati: «La ripresa del settore sia anche rilancio della contrattazione collettiva»

Il settore delle costruzioni, come provano i dati forniti da Cassa edile, grazie soprattutto alle misure governative legale ai lavori di efficientamento energetico del cosiddetto “Superbonus 110%”, sta vivendo, anche in Provincia di Trento, un momento di forte crescita. Le aziende edili lamentano da tempo difficoltà nella ricerca di manodopera e la PAT si è fatta in tal senso promotrice nel settembre scorso, di un “Protocollo d’intesa” per far incontrare domanda e offerta di lavoro nel comparto delle costruzioni. Tale iniziativa – peraltro mai decollata- rischierebbe in ogni caso di non produrre alcun risultato tangibile in un contesto nel quale le retribuzioni dei lavoratori del settore rimangono ferme, con un contratto nazionale in attesa di rinnovo e trattative per la sottoscrizione del nuovo contratto provinciale – scaduto nel febbraio scorso – di fatto bloccate da ATE ANCE e Artigiani.

Da un lato, le associazioni dei datori di lavoro, denunciano l’aumento dei prezzi delle materie prime e chiedono una revisione dell’” Elenco prezzi della Provincia autonoma di Trento”, così come avverrà durante l’incontro previsto in Provincia per il giorno 30 novembre prossimo. Dall’altra, a fonte di una manifesta carenza di forza lavoro – che si vuole in maniera semplicistica ricondurre ad una scarsa propensione al lavoro da parte dei giovani- non sono disposti a concedere alcuna miglioria economica nelle trattative per il rinnovo del contratto provinciale. Così facendo, le buste paga degli operai edili finiscono per risultare poco attrattive rispetto a quelle di altri settori, a fronte di un lavoro evidentemente più “fisico” e quindi usurante.

Ad ATE ANCE e Associazione artigiani, i Segretari generali di Feneal UIL Matteo Salvetti, FILCA CISL Fabrizio Bignotti e FILLEA CGIL Sandra Ferrari, chiedono pertanto di riprendere immediatamente le trattative per arrivare velocemente alla definizione di un contratto che tenga in considerazione la necessità di rilanciare la buona e regolare occupazione nel settore. Alla Giunta provinciale va l’invito a convocare da subito un tavolo di confronto, che agevoli lo sblocco delle trattative tra le parti, nella consapevolezza che non esistono scorciatoie per il rilancio dell’occupazione nel settore, che deve necessariamente passare per il rilancio della contrattazione collettiva, anche a livello territoriale.

Scarica il pdf: edilizia COM 26112021 unitario rinnovo contratto provinciale edile

 

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26 Nov
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«Contratti pubblici, Fugatti irresponsabile»

25 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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26 Nov
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Lavoro, sindacati netti: «Immigrati decisivi per l’economia. Evitiamo le ideologie»

25 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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26 Nov
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I sindacati: «Riaprire le trattative in Trentino per il rinnovo del contratto nell’edilizia»

26 novembre 2021 – Trentino (altro…)

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24 Nov
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Altri due incidenti sul lavoro, l’ira dei sindacati

24 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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Prende il via la campagna di crowdfunding “Sos Afghanistan – A riflettori spenti”

24 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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Contratti pubblici, nessuna intesa. «Il 16 dicembre faremo sciopero»

23 novembre 2021 – Corriere del Trentino (altro…)

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24 Nov
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  •  le detrazioni fiscali per i figli a carico, che attualmente non

    raggiungono gli incapienti Irpef;

  •  gli assegni al nucleo familiare per figli minori, destinati ai soli lavoratori dipendenti (non ne beneficiano i lavoratori autonomi), per i quali ogni anno va rinnovata la domanda;

  •  gli assegni al nucleo per le famiglie numerose che viene erogato per 13 mesi a partire dal terzo figlio in caso di ISEE inferiore a 8.788,99 euro;

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