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Comunicato stampa Uil Trentino. Scuola trentina: si rispetti il mondo della scuola e si proceda con una riforma condivisa da corpo docente, famiglie e istituzioni
La pandemia ha posto in tutta evidenza come sulla scuola non si possa più risparmiare, né si possano continuare le politiche dei tagli draconiani subite anche in Trentino negli ultimi dieci anni.
Anziché perdere tempo in estemporanee e confuse iniziative, volte a discutere di lavoro a giugno – luglio e agosto, un dibattito che affascina sia il Governo nazionale che quello provinciale e tanti colleghi sindacalisti, UIL chiede provvedimenti coordinati volti all’avvio regolare a settembre con tutte le tessere del puzzle (trasporti, mensa, presîdi sanitari, sicurezza del personale) al loro posto.
Di più. Ci permettiamo di avanzare una proposta al Presidente Fugatti.
Le necessità delle famiglie di avere proposte educative e di socializzazione per i ragazzi, anche in periodo estivo, deve far ripensare ad una Legge, quella sulla Scuola, che è vecchia di quindici anni. Con l’obiettivo di creare un’alleanza, una sinergia tra istruzione – formazione, compito della Scuola, e assistenza / socializzazione tra pari, che può essere proposta da enti non formali.
Walter Alotti
Segretario Provinciale
UIL Trentino

Dichiarazione stampa dell’8 maggio di Walter Alotti, Segretario Provinciale Uil del Trentino, su presentazione Giunta Fugatti della manovra covid Pat.
A margine del comunicato stampa sindacale unitario sulla manovra covid Pat il Segretario della Uil osserva alcune forti incongruenze e contraddizioni che denotano la miopia, ovvero lo “strabismo” cronico del provvedimento, già denunciato alla solo generica presentazione in Commissione provinciale della manovra.
Una prima osservazione riguarda gli interventi di politica fiscale, legati alla manovra, che riguardano unicamente le imprese, agevolate oltremisura, addirittura con lo slittamento dei nuovi canoni di concessione per le acque minerali, mentre nessuna riduzione o calcolo di agevolazione, ad esempio per l’addizionale Irpef, viene adottato per lavoratori e pensionati.
Poi lasciano esterrefatti, anche perché’inseriti in questo contesto, la straordinaria partecipazione, per una decina di milioni, all’aumento di capitale dell’aeroporto di Verona Catullo, che leggiamo come l’ennesimo ossequio della Giunta Fugatti a Marchi ed alla finanza veneta, che continua a “succhiare” risorse finanziarie trentine. Non bastano forse le sempre più ampie aperture alla finanza veneta di Finint? Di cui è patron proprio l’immancabile Marchi?
E che dire della partecipazione diretta in Itas? Potrebbe essere positiva solo in cambio di un impegno della Mutua in Mediocredito: per rafforzare i soci trentini della neo banca d’investimento locale e confinando ai margini, anche qua, gli arrembanti finanzieri veneti.
Che c’entrano queste mosse prettamente finanziarie col Covid e perche’ distrarre tante e tali risorse all’aiuto alle famiglie ed ai lavoratori e alle lavoratrici in difficolta’ che stanno aspettando un contributo della Provincia concreto, peraltro ormai in ritardo?
Speriamo che in Consiglio provinciale si riescano a correggere almeno alcune di queste proposte e a cambiarne per tante altre proprio il verso e la direzione.






