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CONGEDO PARENTALE COVID
È riconosciuto alternativamente ad un solo genitore a condizione che:
- Il genitore richiedente abbia un rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato
- Il genitore non si trovi in “smart working” durante i giorni di congedo
- L’altro genitore non sia genitore disoccupato o non lavoratore
- Il figlio per il quale si fruisce il congedo sia convivente e di età inferiore ai 14 anni
Potrà essere richiesto nei seguenti casi:
- Sospensione attività didattica in presenza
- Il figlio ha contratto l’infezione COVID SARS 19
- Il figlio è in quarantena da contatto (disposta dall’ASL)
Il lavoratore dipendente privato deve inoltrare la richiesta all’Inps, verrà poi retribuito dal datore di lavoro, il lavoratore dipendente pubblico deve fare richiesta al proprio ente.
La procedura è attiva da oggi, i lavoratori privati possono contattare il patronato Ital Uil da lunedì per fare domanda all’Inps e coprire anche i periodi pregressi.
Non c’è un limite fisso di giorni, ma solo un arco temporale che va dal 13/03 2021 al 30/06/ 2021
Scarica il pdf: CONGEDO PARENTALE COVID 19 ITAL UIL rev

Primo Maggio. “Sostenere i lavoratori colpiti dalla pandemia e riconoscere la centralità del lavoro”
Primo Maggio. “Sostenere i lavoratori colpiti dalla pandemia e riconoscere la centralità del lavoro”
Appello di Cgil Cisl Uil da Cavalese, Riva del Garda e Tione. Le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori del turismo. Presenti anche Zanon (Comunità Valle di Fiemme), Felicetti (Asat) e Serafini (Anef). I sindacati: “Grande opportunità da vaccini e Recovery Plan. Non sprechiamola”
Pubblicato da Uil del Trentino su Sabato 1 maggio 2021
E’ un appello a più voci quello che giunge dalle iniziative organizzate da Cgil Cisl Uil del Trentino in occasione della Festa dei lavoratori. Il Primo Maggio di quest’anno, intitolato “Il Trentino si cura con il lavoro”, ha visto la presenza dei segretari generali delle tre organizzazioni confederali in tre delle maggiori località turistiche del Trentino con Walter Alotti (Uil) a Cavalese, Michele Bezzi (Cisl) a Riva del Garda e Andrea Grosselli (Cgil) a Tione.
“Siamo in questi luoghi – hanno spiegato i tre sindacalisti – perché in queste valli la pandemia ha impedito l’avvio delle stagioni turistiche cancellando migliaia di posti di lavoro nei settori degli alberghi, del commercio al dettaglio, delle terme e delle funivie. Bisogna ripartire da qui, da queste valli, dando risposta ai bisogni di migliaia di stagionali che ancora oggi sono senza occupazione e senza ammortizzatori sociali”.
Dopo un minuto di silenzio, in ricordo dell’operaio rumeno morto nei boschi della val di Fiemme pochi giorni fa, proprio ai lavoratori stagionali il sindacato ha dato voce durante una diretta streaming sulle pagine Facebook delle tre organizzazioni organizzata nel rispetto delle restrizioni imposte dal Covid-19. Hanno quindi preso la parola cuochi, camerieri, addetti al pulimento e operatori funiviari con impieghi stagionali che non lavorano ormai da ottobre e che hanno ricevuto fino ad oggi solo i bonus Inps statali considerato il fatto che le misure provinciali di sostegno sono state per loro del tutto inaccessibili. “Questo non è il giorno delle polemiche – hanno detto i sindacati – ma confidiamo che su questo punto la Giunta Fugatti metta in campo un sostegno al reddito forte, rapido e ben disegnato, che tenga insieme possibilmente anche la necessità di qualificazione e aggiornamento professionale di questi impieghi nel turismo, perché le politiche attive del lavoro sono un aspetto fondamentale per il futuro del Trentino”.
Alle tre iniziative di Cavalese, Riva e Tione hanno partecipato anche Giovanni Zanon, commissario della Comunità territoriale della Valle di Fiemme, che ha portato l’esempio dell’intervento a sostegno degli stagionali messo in atto dalla comunità, Emanuela Felicetti in rappresentanza degli albergatori di Asat e Roberto Serafini, presidente della Funivie Pinzolo in rappresentanza degli impiantisti di Anef.
“Siamo ancora dentro l’emergenza sanitaria – hanno ricordato Grosselli, Bezzi e Alotti – dopo un anno drammatico di pandemia, con più di 1.400 morti di Covid. Si tratta in particolare dei quindicenni e dei ventenni degli anni ‘50. Quei giovani, con il sudore della propria fronte, hanno ricostruito il Trentino che oggi conosciamo dalle macerie della Seconda Guerra mondiale. Oggi dobbiamo onorare il loro ricordo”.
In questi mesi di pandemia per il sindacato le contraddizioni e le diseguaglianze sono cresciute. “Anche da noi c’è chi ha lavorato fino allo spasimo – gli operatori sanitari e i ricercatori – e chi ha perso il proprio impiego e non lavora da mesi. A tutti va data un risposta riconoscendo l’impegno e le difficoltà vissute in questo anno drammatico. Ma il lavoro va valorizzato tutti i giorni, anche garantendo a chi ha lavorato per mesi nei supermercati senza protezione che il Primo Maggio sia una giornata di festa e di riposo, non un normale giorno di lavoro”.
Per raggiungere questi obiettivi per Cgil Cisl Uil del Trentino bisogna condividere le scelte perché dalla crisi si esce insieme. In particolare chiedono tre cose alle imprese: mettere al bando i fenomeni di evasione fiscale che azzoppa la nostra Autonomia per tolgono risorse al welfare, alle infrastrutture, alla manutenzione di un territorio fragile, tornare ad investire con forza sui propri prodotti e servizi aumentando l’innovazione e la dimensione delle nostre aziende e infine riconoscendo il valore della contrattazione come strumento per garantire il ruolo dei delegati, migliorare l’organizzazione del lavoro e aumentare le retribuzioni.
“Grazie a vaccini e Recovery Plan abbiamo una grande opportunità per metterci alle spalle la crisi sanitaria ed economica. Non possiamo sprecarla. Lo dobbiamo in particolare ai quindicenni e ai ventenni di oggi, i giovani studenti che durante la pandemia hanno sofferto l’assenza della scuola in presenza. Dobbiamo mettere in atto investimenti e politiche coraggiose che creino buona occupazione per i nostri giovani e che non lascino indietro nessuno. Solo grazie alla coesione il Trentino potrà essere anche in futuro un territorio economicamente ricco, socialmente responsabile e ambientalmente sostenibile”.
Trento, 2 maggio 2021

Primo Maggio. Il Trentino si cura con il lavoro
Cgil Cisl Uil saranno a Cavalese, Riva del Garda e Tione per una diretta streaming a fianco dei lavoratori più colpiti dalla crisi
Pubblicato da Uil del Trentino su Sabato 1 maggio 2021
Rimettere al centro il lavoro e accelerare sulla campagna vaccinale. Sono queste le uniche strade per portare il Trentino e l’Italia fuori dalla crisi, per dare spinta alla crescita e avviare una fase di ricostruzione che tenga insieme tutta la comunità. Parte da questa consapevolezza il Primo Maggio di Cgil Cisl Uil, “Il Trentino si cura con il lavoro”. Per il secondo anno consecutivo, a causa delle limitazioni imposte dalle norme anti Covid 19, i sindacati organizzano una manifestazione puramente simbolica, con la partecipazione anche del corale Bella Ciao.
Sabato mattina alle 10,30 Cgil Cisl Uil saranno a Cavalese, Riva del Garda e Tione per una diretta streaming sulle pagine facebook delle tre confederazioni.
La scelta delle tre località non è casuale: i sindacati vogliono dare voce ad uno dei segmenti del mondo del lavoro che ha sofferto di più in questi mesi, cioè gli stagionali del turismo. “Si tratta di lavoratori e lavoratrici senza occupazione ormai da mesi. Per molti di loro sono ormai esauriti anche gli ammortizzatori sociali e fino a questo momento la Giunta provinciale ha elaborato solo risposte fallimentari, che non hanno risolto minimamente la situazione di intere famiglie piegate dalla crisi”, dicono i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
A Cavalese, Riva e Tione accanto ai tre segretari ci saranno dunque le testimonianze di alcuni di questi lavoratori, che racconteranno come è cambiata la loro vita nell’ultimo anno.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per chiedere maggiore attenzione al mondo del lavoro locale, per fronteggiare la crisi occupazionale già in essere, per sostenere le famiglie che hanno visto eroso il loro potere d’acquisto. Cgil Cisl Uil chiedono un investimento adeguato sul sostegno al reddito di disoccupati e cassintegrati, ma anche un rafforzamento delle politiche attive del lavoro e un potenziamento dei centri per l’impiego per favorire la riqualificazione e la rioccupazione.
Trento 28 aprile 2021
Scarica il pdf: 20210428_primomaggio