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«Bene l’accordo su ristornati ed estetisti, ora servono protocolli sui test rapidi»

17 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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«Rsa e protocollo sicurezza accolte le nostre richieste»

17 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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Parrucchieri, via libera al protocollo. E lavoreranno anche di domenica

16 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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C’è l’intesa: clienti ad un metro. I sindacati: «Garantire chiarezza ai lavoratori»

16 maggio 2020 – Corriere del Trentino (altro…)

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Aquafil e Covid: primi tre mesi senza sorprese

16 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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«Bus, pessima la gestione»

16 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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Manodopera in agricoltura, Coldiretti chiede una svolta

16 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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18 Mag
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Fase 2. Cgil Cisl Uil: “Positivo l’accordo tra Stato e Regioni sulle riaperture” Per i sindacati però non è tempo di abbassare la guardia.

Fase 2. Cgil Cisl Uil: “Positivo l’accordo tra Stato e Regioni sulle riaperture”
Per i sindacati però non è tempo di abbassare la guardia. Appoggio alle richieste degli ordini delle professioni sanitarie per i piano per la fase 2. “L’accordo con Confindustria non basta. Test sierologici efficaci disponibili a tutta la popolazione”

 

Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

 

“L’accordo tra il Governo Conte e le Regioni e le Province autonome è sicuramente positivo, un risultato soddisfacente. Anche in Trentino lunedì potranno quindi essere riaperte le attività economiche di bar, ristoranti e servizi alla persona senza fughe in avanti ma dentro un quadro nazionale omogeneo, con protocolli su salute e sicurezza condivisi e regole chiare e certe per le imprese. Ora però, mitigando le prescrizioni, aumentano le responsabilità di Regioni e Province autonome nel gestire la fase 2. Dipenderà quindi da noi se riusciremo a gestire le conseguenze sanitarie delle riconquistate libertà. Per questo in Trentino dobbiamo fare chiarezza una volta per tutte sui dati epidemiologici che trasferiamo a Roma, dobbiamo moltiplicare l’impegno per monitorare il rispetto delle regole per la salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e rafforzare gli strumenti di prevenzione della sanità territoriale pena l’attuazione di prescrizioni più severe.
Nel pomeriggio di ieri, durante un incontro con il Presidente Fugatti, avevamo avuto modo di apprezzare la volontà della Giunta di adeguarsi alle regole Inail nazionali, in un momento in cui non era ancora chiaro se le Regioni sarebbero riuscite a trovare un accordo su protocolli omogenei anche se meno restrittivi. Il risultato finale è più che soddisfacente, per la nostra Provincia, per le nostre imprese e per nostri lavoratori.
Ora però non è il momento di abbassare la guardia. Il nuovo coronavirus è ancora in circolazione e dobbiamo mantenere alta l’attenzione di tutti i nostri concittadini. La battaglia contro il Covid-19 non è ancora vinta, anzi questo è il momento più delicato perché non possiamo permetterci che la diffusione del SARS-CoV-2 si allarghi, pena un ritorno al lockdown.
Per questo appoggiamo con forza l’iniziativa degli ordini delle professioni mediche che in un documento hanno chiesto alla Provincia un piano sanitario condiviso per la Fase 2. Quella proposta ha il merito di nascere su un’idea di sanità pubblica focalizzata sulla prevenzione, sulla medicina territoriale e sulla diffusione di strumenti di screening.
A questo proposito riteniamo che l’ipotesi di accordo tra Provincia e Confindustria per i test sierologici sia un primo passo, ma non sia ancora sufficiente. E’ tempo che la Provincia tramite l’Azienda sanitaria fissi dei protocolli specifici sui test rapidi, individui i prodotti più efficaci sul mercato e ne permetta la diffusione alla fetta più ampia della popolazione, facendo comprendere ai cittadini l’utilità e i limiti di questi test. Per contenere il virus in una fase molto delicata considerata la riduzione dei vincoli ai movimenti delle persone, è fondamentale disporre di una pluralità di strumenti di prevenzione e tracciamento.
Lo ripetiamo: sebbene i dati siano in miglioramento non si conosce ancora bene l’evoluzione dell’epidemia che potrebbe comunque riprendere. Il Trentino per numero di decessi e di contagiati nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria e fino a pochi giorni fa è stato in una posizione molto peggiore di tante regioni anche del nord. Non possiamo permetterci di tornare a quei giorni così drammatici”.

Trento, 16 maggio 2020

 

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18 Mag
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La zoppicante ripartenza del trasporto pubblico locale – Comunicato Stampa UILTrasporti del Trentino

La zoppicante ripartenza del trasporto pubblico locale – Comunicato Stampa UILTrasporti del Trentino

 

Trento, 15 maggio 2020

La zoppicante ripartenza del trasporto pubblico locale

Comunicato Stampa UILTrasporti del Trentino

Crediamo non si possa criticare l’operato delle aziende e delle istituzioni ad inizio pandemia, quando, tra febbraio e marzo, i numeri dei contagi e delle terapie intensive si avvitavano in una spirale inflazionistica senza precedenti richiedendo sforzi enormi per farvi fronte.

Ora però siamo a metà maggio, e in mezzo abbiamo avuto un mese e mezzo di lockdown nel quale le società e la politica avrebbero dovuto riorganizzarsi e pianificare il “dopo emergenza” per ripartire velocemente ed efficacemente.

Come siamo messi oggi nel trasporto pubblico locale?

Beh, potremmo iniziare dalla fornitura dei dpi, che qui in periferia (Rovereto nel nostro caso) scarseggiano, per usare un eufemismo, costringendo i responsabili a centellinare mascherine e gel sanificante, costringendo gli autisti a seguire complicati e controproducenti protocolli (per poter accedere alla fornitura) che risultano una perdita di tempo, come il fatto di dover recarsi il giorno prima al movimento per richiedere appunto i dpi spettanti (e se un dipendente fosse in ferie o di riposo e abitasse a 30 km?), oppure di dover riportare il flacone di gel vuoto per averne uno pieno (senza che ciò fosse stato detto con anticipo), oppure, ancora peggio, di non aver un riferimento in azienda che risponda prontamente ai problemi legati a tutto il contesto Covid, lasciando ognuno in balia di sé stesso o delle sue conoscenze interne (se ha la fortuna di averne), confidando in fondo ad ogni direttiva aziendale nella “responsabilità singola” di ogni lavoratore, un buon modo questo per non decidere scaricando sempre la responsabilità a valle.

Come per l’apertura della porta anteriore e dello spazio limitrofo all’operatore d’esercizio, che lascia l’autista alla mercé dell’utenza che gli passa a pochi centimetri, e alla quale dovrebbe pure controllarne il corretto uso della mascherina, della distanza interpersonale e il conteggio di fermata in fermata del numero complessivo per non superare i limiti imposti dagli ordini di servizio in base al tipo di bus. Naturalmente, poi, se qualcosa non andasse nella giusta direzione, fermarsi, invitare l’utenza a regolarizzarsi e qualora questa declinasse l’offerta invitarla a scendere, infine, chiamare le forze dell’ordine… Il tutto, naturalmente, senza creare situazioni di conflittualità e mantenendo le distanze previste.

Regole scritte da responsabili dietro una scrivania d’avorio che non vogliono assumersi responsabilità e men che meno prendere decisioni con coraggio per cercare di guardare oltre risolvendo i problemi (almeno quelli macroscopici) prima che questi si manifestino.

Per non farci mancare proprio nulla, resta l’unico bagno in utilizzo agli autisti, quello cioè della stazione FS Rovereto che da lunedì non erogherà più il servizio gratis al personale di TT in quanto la società che gestisce il servizio avrebbe “problemi” di natura economica con l’azienda. Ottima notizia questa, così, con tutti i bar chiusi, finalmente il personale viaggiante potrà godere di una delle tante viste panoramiche della nostra splendida valle durante l’espletamento dei propri bisogni alla prima piazzola utile durante la linea!

Stamane, come UILTrasporti del Trentino, abbiamo manifestato in forma scritta il nostro disappunto per quel che riguarda la pessima gestione del servizio Urbano tutto, evidenziando le problematiche di cui sopra, che sono solo alcune delle tante e chiedendo all’Azienda di prendere in seria considerazione un cambio ai vertici per la gestione dei Servi Urbani, preso atto dell’evidente incapacità di far fronte ai problemi impellenti e improrogabili di questo periodo.

Il Segretario Uiltrasporti del Trentino Nicola Petrolli

Scarica il pdf: trasporti COM 150520

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15 Mag
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«Infortunio alla centrale: fatto grave»

15 maggio 2020 – Trentino (altro…)

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