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Numero verde per le informazioni: 800867388
DIECI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE
1. Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
2. Mantieni almeno un metro di distanza dagli altri ed evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
6. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
7. Usa i dispositivi e le misure di protezione
8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
9. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
10. Se pensi di essere stato contagiato non recarti al pronto soccorso: chiama il tuo medico di famiglia, la guardia medica o il 112

25/2/2020
Comunicato stampa: Accesso Patronato e CAF Uil Trentino aperto su appuntamento fino a cessato allarme Corona Virus.
Non è un momento facile quello che sta vivendo anche il Sindacato a causa dell’Emergenza Corona Virus. Soprattutto per le attività di assistenza ai lavoratori, alle lavoratrici, ai pensionati, alle pensionate ed alla cittadinanza tutta.
I nostri operatori di tutte le sedi provinciali del Patronato Ital e del Centro Servizi caf Uil operano ed opereranno comunque nei prossimi giorni al servizio della cittadinanza trentina. Spesso quella più bisognosa, specialmente in questa fase, di attenzione e vicinanza.
Alla luce delle due ordinanze del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, informiamo però che siamo costretti a ridimensionare ed ad adottare forme organizzative per i nostri servizi di Patronato e fiscali, con decorrenze e scadenze imposte dall’Autorità pubblica, che ottemperino all’ordinanza provinciale del 22 u.s., ove si dispone “l’adozione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati di misure idonee alla permanenza in luoghi chiusi pubblici o aperti al pubblico di un numero di persone pari a un individuo ogni due metri quadrati” .
A causa di ciò, e della conseguente riduzione degli sportelli negli Uffici, per garantire una concentrazione umana più rarefatta e quindi le condizioni igienico sanitarie richieste, abbiamo deciso di mantenere comunque aperto l’accesso ai servizi, ma solo “su appuntamento telefonico” allo 0467 376180 per il Patronato Ital e allo 0461 1533133 per il Centro Servizi UIL -Caf.
Tutto ciò a dimostrazione della responsabilità e dello spirito di servizio della UIL, dei nostri operatori e consulenti; certi della comprensione e della collaborazione di tutti, auspicando una celere e positiva soluzione del problema ed assicurando immediata comunicazione in caso di modifiche organizzative che dovessero riguardare i Servizi ad utenti, clienti ed alla cittadinanza tutta.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: servizi UIL in fase di Corona Virus
Vai a: Coronavirus. Le misure precauzionali adottate in Trentino

Emergenza Coronavirus. CGIL CISL UIL: “Attenzione sui luoghi di lavoro, evitando allarmismi”.
La Giunta provinciale chiude le scuole e ordina un rapporto di una persona ogni 2 mq in luoghi pubblici o aperti al pubblico. “Serve un comitato ristretto del Tavolo di coordinamento salute e sicurezza per garantire informazioni uniformi e condivise sui luoghi di lavori”. Il rebus insegnanti.
Cgil Cisl Uil del Trentino hanno partecipato questo pomeriggio con le loro delegazioni all’incontro
promosso dalla Provincia autonoma di Trento sulla gestione dell’emergenza Covid-19 anche per
illustrare i contenuti della nuova ordinanza firmata oggi dal Presidente Maurizio Fugatti, che
sospende le attività didattiche e ordina che in luoghi chiusi pubblici o aperti al pubblico si limiti la
permanenza di un numero di persone superiore ad un individuo ogni due metri quadri.
“In generale – affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele
Bezzi e Walter Alotti – abbiamo apprezzato lo sforzo della Giunta e di tutte le strutture interne della
Provincia nel garantire costantemente la massima tutela della salute pubblica, mantenendo alta
l’attenzione anche sui luoghi di lavoro senza però creare inutili allarmismi nella popolazione. Anche
per noi la priorità in questa fase va data ovviamente agli aspetti sanitari e di prevenzione. Gli
aspetti economici e produttivi sono certo importanti e andranno valutati successivamente quali
strumenti attuare per mitigare gli effetti. In questo momento di incertezza e di emergenza
ribadiamo la massima fiducia nel lavoro che stanno svolgendo le istituzioni locali”.
Per affrontare una situazione che, anche dal punto di vista sanitario, cambia di giorno in giorno, le
organizzazioni sindacali hanno proposto di istituire un comitato ristretto all’interno del Tavolo
provinciale di coordinamento salute e sicurezza che rappresenta il luogo di confronto tra parti
sindacali, datoriali, Azienda Sanitaria e Inail su tutti gli aspetti inerenti la tutela della salute delle
lavoratrici e dei lavoratori. “Serve – spiegano Grosselli, Bezzi e Alotti . un luogo agile dove
scambiarsi velocemente le informazioni utili per gestire l’emergenza anche sui luoghi di lavoro e
monitorare l’evoluzione del quadro. Sul punto l’assessore al lavoro, Achille Spinelli, ha confermato
la disponibilità a mettere in atto questa e ogni altra forma di coordinamento“.
Per quanto riguarda l’ordinanza Cgil Cisl Uil chiedono fin da subito il pieno rispetto dei vincoli alla
permanenza delle persone nei luoghi aperti al pubblico. “Anche all’interno delle nostre sedi
sindacali attueremo le disposizioni per cui ogni persona deve avere uno spazio minimo di 2 metri
quadri, anche se ciò renderà meno agevole all’utenza l’accesso ai servizi. Chiediamo però che lo
stesso principio venga fatto rispettare in tutti i luoghi di lavoro e in tutti i contesti aperti al pubblico,
a partire dagli uffici della pubblica amministrazione. Considerato il tenore dell’ordinanza se non c’è
la possibilità di rispettare questi parametri deve essere prevista la chiusura degli uffici o il
contingentamento degli accessi”.
Ultimo punto la sospensione delle attività didattiche nelle istituzioni scolastiche fino a lunedì 2
marzo prossimo, quando le scuole dovrebbero riprendere l’attività salvo diversa indicazione. Sulla
questione i sindacati hanno chiesto una serie di chiarimenti. “Il Presidente Fugatti – ricordano i
segretari di Cgil Cisl Uil – ha ribadito che tutti gli insegnanti debbono essere presenti a scuola nelle
giornate di sospensione delle attività didattiche. Non ne capiamo la ragione visto che le normative
vigenti non lo impongono. Tra l’altro il personale docente non potrà chiedere ferie, nemmeno se
avesse problemi di conciliazione e quindi di accudimento dei figli. Per questo abbiamo chiesto che
il personale della scuola resti a casa”. In serata una circolare emanata ai dirigenti scolastici dal
Dipartimento istruzione della Provincia sembra smentire il presidente Fugatti dando ragione alle
organizzazioni sindacali.
C’è poi il tema dei servizi scolastici esternalizzati – dalle pulizie alle mense passando per quelli
educativi – rispetto ai quali non è chiara la gestione nelle giornate di sospensione delle attività
didattiche. “Per noi – concludono Grosselli, Bezzi e Alotti – il personale di questi servizi, gestiti da
cooperative o da imprese private, non deve presentarsi a scuola e le aziende debbono attivare gli
ammortizzatori sociali, a partire da quelli garantiti dal Fondo di Solidarietà del Trentino”.
Per quanto riguarda le lavoratrici ed i lavoratori del settore privato i sindacati chiedono che le
aziende agevolino l’accesso alle ferie e ai permessi qualora, anche a causa della chiusura delle
scuole, il personale debba assentarsi dal lavoro per accudire i figli.
Scarica il pdf: 20200224_nota_unitaria_incontro_pat_emergenza_coronavirus
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CONSIGLI DI BASE E FAQ CORONAVIRUS
WWW.SAVEACADEMY.IT
- Che cos’̀e il coronavirus, come si trasmette, quali sono i sintomi e quanto ̀e pericoloso: il Ministero della Salute Italiano, ha aperto un portale online dedicato al Covid- 19 per informare e aggiornare progressivamente i cittadini.
Ecco alcune delle cose da sapere sul nuovo coronavirus e sull’epidemia.
- Che cos’̀e il coronavirus? I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a forme pìu gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Il Covid-19 ̀e un nuovo ceppo di coronavirus che non era mai stato identificato nell’uomo e che ̀e stato segnalato per la prima volta a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.
- Quali sono i sintomi del coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi pìu comuni includono febbre, tosse, difficolt̀a respiratorie. Nei casi pìu gravi, l’infezione pùo causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e anche la morte.
- Qual ̀e la differenza con i sintomi dell’influenza? I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di coronavirus, ̀e necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
- Come si trasmette il coronavirus? Il Covid-19 si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette, per esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo, oppure tramite contatti diretti personali o ancora attraverso le mani, toccando con le mani contaminate (ciòe non ancora lavate) bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio pùo avvenire attraverso contaminazione fecale.
- Esiste un vaccino? Trattandosi di una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus e i tempi per realizzarne uno ad hoc possono essere anche relativamente lunghi (si stimano 12-18 mesi).
- Come si pùo prevenire? Nell’attesa di un vaccino, il Ministero della Salute consiglia di mantenersi informati sulla diffusione dell’epidemia, per esempio attraverso il sito dell’Organizzazione mondiale della sanit̀a, e di adottare misure di protezione personale quali lavarsi spesso le mani ed evitare il contatto ravvicinato con persone che tossiscano, starnutiscano o che abbiano la febbre.
- Come si diagnostica il coronavirus? L’unico modo per confermare la diagnosi di Covid-19 ̀e sottoporsi ad esami di laboratorio.
- Quanto ̀e pericoloso? Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus pùo causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi pìu severi quali polmonite e difficolt̀a respiratorie. Raramente pùo essere fatale. Le persone pìu suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, come diabete e malattie cardiache.
- L’infezione pùo essere contratta da una persona che non presenta sintomi? Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa pìu frequente di diffusione del nuovo coronavirus. L’Oms considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus da persone che non abbiano ancora sviluppato sintomi.
- Quanto dura l’incubazione? Il periodo di incubazione, e ciòe il periodo di tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, si stima attualmente che vari tra i 2 e gli 11 giorni, fino a un massimo di 14 giorni.
- Le mascherine servono? Come si usano? L’Oms raccomanda di indossare una mascherina solo a chi sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e presenta sintomi quali tosse o starnuti, oppure a chi si prende cura di una persona con sospetta infezione da Covid-19. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Il ministero suggerisce di lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica prima di indossarla, farla aderire bene coprendo bocca e naso, evitare di toccarla mentre la si indossa (se lo si fa, lavarsi le mani), sostituirla con una nuova quando diventa umida, toglierla prendendola dall’elastico senza toccare la parte anteriore della mascherina e infine gettarla subito in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani. Indossare pìu mascherine sovrapposte non serve a nulla.
- Quali sono i rischi per chi viaggia? Il ministero raccomanda di posticipare i viaggi non necessari nelle aree a rischio della Cina, consultabili sul sito dell’Oms. Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, l’invito ̀e di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio, in modo da rendere pìu semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti. Si raccomanda anche di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, di evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori e di lavare frequentemente le mani.
- Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori, l’indicazione perentoria ̀e di non recarsi in Pronto Soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuter̀a ogni singola situazione e attiver̀a percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. Niente panico, attenersi alle indicazioni e fiducia nel nostro sistema di controllo.
PER INFO, CHIAMA IL TUO MEDICO, PER URGENZE IL 112/118 E RIMANI A CASA!
NIENTE PANICO!!
Scarica il pdf: Consigli di base e faq coronavirus_SaveAcedemy-3


