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03 Feb
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Progettone. Cgil Cisl Uil. “I dati dimostrano che gli slogan non risolvono nulla”

Progettone. Cgil Cisl Uil. “I dati dimostrano che gli slogan non risolvono nulla”

Per i sindacati il vero tema è gestire il progressivo invecchiamento della forza lavoro insieme alle aziende e sostenere la crescita economica. “Entro i prossimi dieci anni, il 30% dei lavoratori avrà più di 55 anni”

Aumento del requisito di residenza, introduzione dell’Icef e maggiore selezione in ingresso. Sono alcune delle ipotesi al vaglio della Giunta provinciale per ridurre il costo del Progettone, l’intervento attivo ormai da oltre 30 anni per offrire occupazione ai lavoratori senior licenziati nelle crisi aziendali. Per i sindacati i dati riportati dalla stampa locale sugli ingressi negli ultimi due anni smentiscono l’utilità di queste misure. “La realtà – scrivono in una nota Andrea Grosselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Gianni Tomasi (Uil) – è solo una: la Giunta lancia slogan perché non sa bene da che parte cominciare. Ma il fatto che gli ingressi nel Progettone siano in calo dimostra incontrovertibilmente che solo una dinamica economica più sostenuta permette di ridurre i costi legati al collocamento dei disoccupati più anziani. Bisogna quindi partire da qui, ossia dall’impulso ad una crescita economica davvero sostenibile”.
Cgil Cisl Uil del Trentino ricordano che il tema più impellente è quello dei lavoratori senior. “Entro il 2030 – avvertono i sindacalisti – il 30% della popolazione lavorativa in Trentino avrà più di 55 anni. L’obiettivo sarebbe quello di garantire condizioni di lavoro adeguate a questo esercito di lavoratori e magari aiutare le imprese a valorizzare le competenze dei senior così che non siano i primi ad essere espulsi di fronte ad una crisi. Servono investimenti nell’organizzazione del lavoro, nella formazione continua e in una flessibilità buona per chi lavora. Solo così si potrà gestire il mercato del lavoro locale e garantire una reale sostenibilità del Progettone”.
Per quanto riguarda il complesso dei lavori socialmente utili, i sindacati convengono sull’opportunità di un maggior coordinamento dei diversi strumenti attraverso Agenzia del Lavoro. “Se la Giunta Fugatti – incalzano Grosselli, Pomini e Tomasi – vuole tornare a parlare di come meglio organizzare la presa in carico e l’orientamento dei disoccupati over 50 noi siamo pronti a dare il nostro contributo perché siamo certi che affrontando nel merito questo tema sarà agevole trovare una soluzione efficace. Non siamo invece disponibili a tagli lineari delle risorse per il Progettone.”
L’auspicio  di Cgil Cisl Uil è quello che la Giunta voglia davvero affrontare con un atteggiamento costruttivo un nuova fase di dialogo e confronto con le organizzazioni dei lavoratori, a partire dall’individuazione di nuove risorse per la gestione delle età nei contesti lavorativi, a partire dalla staffetta generazionale. “E’ tempo che Fugatti e la sua giunta smettano di lanciare slogan: la campagna elettorale è finita ormai un anno e mezzo fa. Ora bisogna risolvere i problemi dei trentini e disegnare un futuro più solido e dinamico per la nostra terra.”

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03 Feb
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Cordoglio per il decesso della giovane guardia forestale

Cordoglio per il decesso della giovane guardia forestale

Cgil Cisl Uil: è il primo incidente sul lavoro dall’inizio dell’anno. Anche gli infortuni in itinere costituiscono un grave problema da monitorare

01 febbraio 2020

Cgil Cisl Uil del Trentino esprimono profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Daniele Asson, la giovane guardia forestale morta in un incidente mentre si recava sul posto di lavoro. “E’ il primo infortunio mortale sul lavoro del 2020 – commentano con amarezza Manuela Faggioni della segreteria Cgil e presidente del Co.co.pro (comitato consultivo provinciale Inail) Michele Bezzi segretario generale della Cisl e Walter Alotti segretario generale della Uil -. Dopo il drammatico aumento di morti bianche registrato lo scorso anno è ora che anche il Trentino ponga la massima attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro. Il percorso su cui muoversi è quello di maggiore formazione, maggiore informazione e più controlli. Per farlo serve impegno da parte di tutti, imprese, sindacati e politica, ma anche risorse. Già lunedì quando si riunirà il tavolo di coordinamento provinciale su salute e sicurezza sul lavoro per programmare l’attività dei prossimi anni porremo massima attenzione al problema degli infortuni in itinere, avviando un ragionamento sulle strategie e le misure per ridurre questa casistica”.

Le tre confederazioni esprimono la loro vicinanza alla famiglia della vittima e mettono a disposizione i loro servizi.

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03 Feb
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Trasporti. Diffide incrociate tra Petrolli e Andreatta

01 febbraio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

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03 Feb
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I sindacati: «Semplificazione la giunta si confronti»

01 febbraio 2020 – Trentino

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03 Feb
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Semplificazione, a rischio le relazioni sindacali con la Giunta

Semplificazione, a rischio le relazioni sindacali con la Giunta


Cgil Cisl Uil: siamo di fronte ad una provocazione. Si esclude chi rappresenta lavoratori, cittadini e pensionati. Così si compromette la tenuta del protocollo sui contratti pubblici.

“La giunta Fugatti vuole semplificare la pubblica amministrazione, obiettivo meritevole. Peccato che intanto l’unica cosa che ha semplificato, in maniera superficiale e semplicistica, è il confronto con le parti sociali tagliando fuori i sindacati che rappresentano gli interessi dei lavoratori privati e pubblici, le loro famiglie, i cittadini, i pensionati; insomma tutte quelle persone che di quella stessa pubblica amministrazione sono gli attori e gli utenti”. Per Cgil Cisl Uil del Trentino è assolutamente inaccettabile il metodo adottato dal presidente Fugatti, un metodo che sembra mettere al centro solo gli interessi del mondo imprenditoriale. “Siamo di fronte ad una vera e propria provocazione – incalzano Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. La semplificazione riguarda anche i cittadini, i lavoratori e i pensionati e l’Esecutivo ha deciso di escludere chi rappresenta tutti questi trentini. In questo modo sono a rischio le relazioni sindacali con la Giunta provinciale”.

Per Cgil Cisl Uil, inoltre, è fuori da ogni logica che nell’illustrare il percorso di semplificazione della macchina amministrativa si faccia riferimento al protocollo sul rinnovo dei contratti pubblici firmato da Cgil Cisl Uil il 13 gennaio scorso. “Come è possibile escludere chi ha sottoscritto quel documento? – si chiedono le confederazioni -. Così si rischia di compromettere la tenuta del protocollo, vanificandone gli obiettivi e si svilisce il ruolo dei pubblici dipendenti”.

Anche perché, come fanno notare le tre sigle, ad oggi quel documento è solo una dichiarazione di impegni. “La giunta non ha attivato fino a questo momento i tavoli di confronto né ha dato l’input per attivare, per ciascun comparto, i tavoli di contrattazione La questione degli orari degli sportelli e del personale va affrontata infatti nell’ambito della contrattazione con i sindacati di categoria garantendo contestualmente le necessarie assunzioni per rafforzare gli organici. Aprire gli sportelli con personale ridotto sarebbe ridicolo”.

Sulla questione della semplificazione si intreccia anche il tema della riforma degli incentivi alle imprese, attraverso la revisione della legge 6. Anche in questo caso la giunta ha scelto un solo interlocutore: il mondo delle imprese. “Abbiamo chiesto un incontro il 27 dicembre scorso, la giunta non ha neppure risposto alla nostra richiesta, mentre il confronto con le categorie economiche va avanti da giugno scorso. Forse pensano che le questioni relative all’economica trentina e al loro funzionamento siano esclusivo appannaggio delle imprese e non un argomento da affrontare in una logica di sistema, per sostenere la crescita della nostra comunità. Purtroppo ancora una volta siamo di fronte non a ragionamenti che dimostrano una visione di ampio respiro per il Trentino, ma che tradiscono logiche finalizzate ad accontentare interessi di parte”.

 

Trento, 31 gennaio 2020

Scarica il pdf: 20200131_unitariosemplificazione

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