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23 Apr
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Comunicato stampa 19 aprile 2019. Amianto: la UIL sollecita la Provincia Autonoma di Trento ad approvare il Piano Amianto Regionale. E’ una delle poche Regioni italiane a non averlo fatto.

Comunicato stampa 19 aprile 2019

 

Amianto: la UIL sollecita la Provincia Autonoma di Trento ad approvare il Piano Amianto Regionale. E’ una delle poche Regioni italiane a non averlo fatto.

 

 

La notizia di cronaca odierna del sequestro di tonnellate di rifiuti speciali, eternit ed amianto compresi, in città a Trento e della denuncia per reati ambientali conseguenti, consente alla UIL di sollecitare la Provincia Autonoma di Trento, una delle poche regioni italiane a non averlo ancora fatto, ad approvare ed attivare il Piano Amianto Regionale (Legge 257/92) e, soprattutto, il Piano Nazionale di Prevenzione , come disposto dalla Conferenza Governativa del novembre 2012, a tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza del lavoro.

In effetti la nostra Provincia ha concluso nel 2015 la prima mappatura sistematica delle coperture in cemento-amianto (avviata nel 2009) per la quale sono risultati da bonificare 1426 immobili, la metà dei quali risultano oggi o bonificati o monitorati per verificarne man mano, nel tempo, l’indice di degrado.

Sono stati peraltro stanziati grazie alla cosiddetta legge provinciale “Nardelli” del 2008 diversi milioni di euro di contributi per supportare i privati nell’opera di rimozione e smaltimento delle coperture in cemento amianto, pericoloso residuo di tante costruzioni edili civili ed industriali costruite dal dopoguerra agli anni ’90, proprio con quell’Eternit, rinvenuto nella discarica abusiva di via Maccani.

Quello che al sindacato preme e che sollecita al Dipartimento Salute e sicurezza sul lavoro e ad Uopsal in particolare è però l’attivazione del Piano Nazionale di Prevenzione per i lavoratori, che individua in primis proprio l’esposizione all’amianto fra i fattori di rischio sul luogo e nell’ambiente di lavoro e quindi la necessità di operare per ridurne od eliminarne possibilmente la presenza.

Un’altra azione di monitoraggio e prevenzione che dovrà essere sviluppata e che non riguarda solo i luoghi di lavoro ed i lavoratori attivi, ma tutti quelli che hanno avuto la sfortuna di aver subito, anche in passato, un’esposizione all’amianto e quindi il rischio di contrarre gravi patologie neoplastiche (mesotelioma).

Essa dovrà essere diretta quindi anche a chi ha cessato l’esposizione lavorativa all’amianto ed a chi è sottoposto a rischio non professionale e ambientale, per la semplice presenza di questo tipo di fibra cancerogena in altri materiali oltre che in tutti gli ambienti di vita dei residenti in Trentino. Un impegno importante, non più rimandabile che la nuova Giunta ed il nuovo dirigente generale del Dipartimento della Salute Provinciale devono assumersi e realizzare, al più presto.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

Uil del Trentino

Scarica il pdf: sicurezza piano amianto

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Centro Servizi Culturali Santa Chiara. «Per risparmiare sugli appalti si fanno contratti peggiorativi»

19 aprile 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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23 Apr
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«Mancano medici? Togliere subito il numero chiuso a medicina»

18 aprile 2019 – Trentino (altro…)

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23 Apr
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«Semplificazione, una sfida sentiremo i professionisti»

17 aprile 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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23 Apr
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Pulicenter, chiesta una proroga a Sandoz. Mossa dei sindacati per attivare la cassa. «Glas», ai 26 licenziati 10.000 euro

17 aprile 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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23 Apr
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Semplificazione, al centro la qualità del lavoro e delle opere

Semplificazione, al centro la qualità del lavoro e delle opere
Cgil Cisl Uil del Trentino: approfondiremo la proposta della giunta, in ogni caso la sburocratizzazione non può essere a scapito della sicurezza e della tutela del lavoro

 

 

“La semplificazione della burocrazia è un obiettivo condivisibile sul piano teorico, ma va prestata la massima attenzione nel merito: non è pensabile che norme ideate per sburocratizzare il sistema abbiano effetti negativi sulla garanzia della qualità del lavoro, delle opere che vengono realizzate e dei servizi che per noi restano le priorità assolute”. E’ questa la posizione di Cgil Cisl Uil del Trentino in merito al disegno di legge della giunta provinciale sulla semplificazione. “Nelle prossime settimane approfondiremo i testi e faremo le nostre osservazioni – spiegano i tre segretari generali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti con i rappresentanti confederali al tavolo provinciale per gli appalti, Maurizio Zabbeni, Michele Bezzi e Matteo Salvetti -. In questa prima fase ci sentiamo di condividere le perplessità del presidente trentino di Confindustria, Manzana, sul passaggio dall’offerta economicamente più vantaggiosa a quella al massimo ribasso: dubitiamo che questo secondo criterio sia in grado di tutelare efficacemente lavoro e imprese se non si prevedono dei correttivi. In questo modo, inoltre, si stravolge l’obiettivo che nel 2016 era alla base delle direttive europee fare ricorso al massimo ribasso solo in modo residuale. Valutiamo comunque positivamente la disponibilità ad accogliere la nostra richiesta di prevedere maggiori controlli e attendiamo di vedere come questo impegno sarà tradotto nella norma”.

Tra le questioni che preoccupano i sindacati c’è il tema del subappalto. “Riteniamo pericoloso prevedere un maggiore ricorso ai subappalti perché in questo modo si indebolisce la filiera delle responsabilità così come è per noi negativo pensare che aziende che in fase di bando di gara erano concorrenti, possano associarsi in cordate dopo l’aggiudicazione. E’ un elemento che induce scarsa trasparenza”.

Cgil Cisl Uil del Trentino chiedono, dunque, di aprire un confronto costruttivo che porti alla definizione di un testo normativo equilibrato e innovativo. “Il confronto farà sicuramente emergere i vari punti di vista, è fondamentale però che si faccia sintesi al fine di privilegiare non l’interesse delle singole parti, ma quello collettivo che è quello che non contrappone interessi delle imprese a quelle dei lavoratori, ma quello che privilegia lo sviluppo dell’economia per l’intera collettività. La pubblica amministrazione ha il compito di perseguire l’interesse generale”.

I sindacati esortano, dunque, la giunta e lo stesso consiglio provinciale ad esercitare fino in fondo in tema di appalti le potestà dell’autonomia. “Le scelte normative assunte a livello locale possono anticipare le decisioni di cui si sta discutendo a livello nazionale, ma è importante che lo si faccia con intelligenza per innovare in chiave positiva. Sarebbe poco utile e dannoso arrivare prima su norme che rischiano di non fare il bene della comunità o che sono ancora in fase di discussione e modifica”, concludono.
Trento, 16 aprile 2019

Scarica il pdf: Semplificazione BUROCRATICA COM UNITARIO CGIL CISL UIL TRENTINO

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23 Apr
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Sanità. Sindacati duri «Sul contratto solo silenzi Inaccettabile»

16 aprile 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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Lavoratori delle funivie. 72 euro di aumento

16 aprile 2019 – Trentino (altro…)

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23 Apr
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Emergenza Pronto Soccorso. La Uil: ok intervenire sulla carenza di medici, accelerare i tempi di attesa delle visite specialistiche e riorganizzare il servizio di medicina di base territoriale.

Emergenza Pronto Soccorso. La Uil: ok intervenire sulla carenza di medici, accelerare i tempi di attesa delle visite specialistiche e riorganizzare il servizio di medicina di base territoriale.

La nuova giunta comincia finalmente a muovere qualche passo, a fare qualche proposta o perlomeno a mettere  attenzione riguardo alle grandi difficoltà dei “Pronto soccorso” trentini e di quello di  Trento e Rovereto in particolare.
Per la Uil la prima necessità conc!amata sta nel  reperire, assumere, formare specialisti della medicina d’urgenza e quindi si immagina, giustamente, di supplire la carenza d’organico, con un maggior coinvolgimento ad esempio  delle guardie mediche, perlomeno nella gestione dei cosiddetti ™codici bianchi e verdi”, quelli che in effetti maggiormente congestionano il Pronto Soccorso.
Si ventilano altre proposte di soluzione,  che variano da quella (più facile a dirsi che a farsi) del Direttore generale dell’Apss Bordon di reperire i Medici tirocinanti di medicina generale, a quella più drastica di ridurre i posti letto delle osservazioni brevi del pronto soccorso del Santa Chiara, proposta dal Direttore della stessa U.O. Dottor Claudio Ramponi. Proposta quella di Ramponi, come l’inasprimento dei ticket o dell’utilizzo in deroga dello straordinario del personale, a suo tempo già attuate, che non hanno mai prodotto purtroppo miglioramenti della situazione,  ma anzi forse solo un ulteriore aumento della negativa percezione del rapporto qualità/costo del servizio, da parte della cittadinanza, soprattutto di  quella che si reca saltuariamente, solo quando in vera emergenza o quando  mandata dagli altri  medici, al Pronto Soccorso.

La UIL del Trentino e UIL FPL Sanità hanno da molti anni  evidenziato questa criticità e a fronte di chi continua a predicare ulteriori inasprimenti della compartecipazione o tagli dei servizi ribatte che  troppe sono le spese sanitarie, anche in Trentino, che restano a carico delle famiglie. Vuoi per le “regole restrittive” della nostra ASL e/o per le difficoltà organizzative, tempi e distanze  in primis, di fruizione di tutti i servizi sanitari ospedalieri e di assistenza sanitaria continuativa territoriale.

La Uil propone perciò da tempo una riorganizzazione del servizio di medicina generale, con ampliamento dei giorni e delle fasce di apertura degli ambulatori dei “medici di famiglia”, e di quelle degli ambulatori ospedalieri, con una rivisitazione dell’ “intramoenia”, che oggi  allunga le liste d’attesa, costringendo molti, sbagliando, ma comprensibilmente, a rifugiarsi proprio al Pronto Soccorso.
In ultimo, ma non per ultimo, la Uil chiede all’Assessora Segnana di attivarsi in Giunta e presso l’Apran per la definizione del contratto di lavoro del comparto del personale tutto ( medico , infermieristico, tecnico, amministrativo ) della Sanità operante in Trentino, che da troppo tempo attende, esso solo, la definizione delle ultime partite contrattuali e, ancora, un’interlocuzione seria per esporre le proprie ipotesi di  riorganizzazione dei servizi sanitari trentini.

Trento, 15 aprile 2019

Walter Alotti                       Giuseppe Varagone

UIL del Trentino

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23 Apr
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Centro culturale Santa Chiara. Maschere, contratto rifiutato

14 aprile 2019 – Trentino (altro…)

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