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28 Nov
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«Al Trentino serve l’iperbarica» Alotti (Uil): «Non costa tanto ed eviterebbe a tanti pazienti viaggi fuori provincia»

28 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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28 Nov
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La UIL: a quando una Camera Iperbarica in Trentino?

 

COMUNICATO STAMPA

UIL DEL TRENTINO

27/11/2018

 

La UIL: a quando una Camera Iperbarica in Trentino?

 

L’utilizzo, per l’ennesima volta, della camera iperbarica di Bolzano per gli intossicati da ossido di carbonio degli incidenti domestici di Terragnolo, Calliano e Ala – 8 persone in poco meno di un mese – ripropone l’esigenza posta da tempo dalla UIL e da altre associazioni trentine, senza positiva soluzione, ai diversi Assessori alla Sanità trentini, di dotare anche la nostra Azienda Sanitaria di questa determinante struttura. Oggi lo chiediamo al nuovo Assessore alla Salute ed alle Politiche sociali Stefania Segnana.

Questa tecnologia, dal costo (c.a.1.500.000€) non così rilevante in relazione all’enorme bilancio della nostra sanità, sarebbe molto utile non solo per i casi di emergenza o legati agli incidenti dei praticanti sportivi dell’alpinismo e dell’attività subacquea, ma soprattutto di gran sollievo per le centinaia di malati di penose malattie croniche (diabete, vascopatie, ustioni…) che oggi sono costretti a spostarsi o a Bolzano o in Veneto per poter seguire i cicli delle prestazioni di ossigenoterapia previsti appunto dalle specifiche terapie mediche. Analogo ragionamento vale per la litotrissia extracorporale ESWL, tecnica che consente la frantumazione dei calcoli mediante onde d’urto e che riduce notevolmente il ricorso alla chirurgia.

Fra l’altro l’utilizzo della camera iperbarica comporta trasferimenti anche di centinaia di chilometri in autoambulanza, assai faticosi per questi malati, ad un costo per la Sanità trentina crediamo rilevante.

Come rilevante, anche nel “Trentino Felix”, è comunque il costo complessivo del cosiddetto “turismo sanitario”: i penosi trasferimenti anche dei malati trentini fuori provincia, spesso proprio per diagnostica o la cura specialistica con strumentazioni tecniche, anche non d’avanguardia, come quelle menzionate.

Probabilmente il mantenimento extra provinciale di queste tecnologie, e nulla fa pensare che nemmeno il futuro Nuovo Ospedale di Trento la preveda, è legato ad equilibri finanziari fra le Aziende Sanitarie confinanti, o alla necessità di mantenere in piedi finanziamenti alle peraltro benemerite associazioni volontarie del mondo sanitario, purtroppo a spese, oltre che delle nostre tasche, anche della già di per sé scadente qualità della vita di tanti malati, spesso cronici.

Ci auguriamo quindi che accanto alla struttura per la “protonterapia” ed all’infinito continuo finanziamento dell’espansione e manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura del Vecchio Ospedale S.Chiara, destinato a non si sa bene ancora quali future diverse funzioni, si proceda anche alla realizzazione ed all’attivazione almeno di una semplice, ma crediamo indispensabile, camera iperbarica trentina.

 

Segretario Confederale

UIL del Trentino

Walter Alotti

Scarica il pdf: camera iperbarica 2018

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27 Nov
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«Dieci milioni per i lavori socialmente utili Vertice, l’annuncio del governatore ai sindacati. Coinvolte 1500 persone

27 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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27 Nov
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26/11/2018 Comunicato unitario: Primo confronto con il presidente Fugatti, Cgil Cisl Uil puntano su formazione e welfare

 

Primo confronto con il presidente Fugatti, Cgil Cisl Uil puntano su formazione e welfare

All’incontro anche l’assessore all’Economia Spinelli. Ribadita dai sindacati la disponibilità ad avviare la raccolta fondi tra i lavoratori per l’emergenza maltempo

 

Primo confronto questa mattina tra Cgil Cisl Uil del Trentino e il presidente della giunta provinciale Maurizio Fugatti. All’incontro, chiesto dalle organizzazioni sindacali, hanno partecipato i tre segretari generali, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, e l’assessore all’Economia Achille Spinelli.

E’ stata l’occasione per confrontarsi su alcune delle tematiche che i sindacati ritengono strategiche per il futuro del territorio, cioè per gestire le sfide imposte dalla globalizzazione e dal cambiamento tecnologico. Non affrontare con determinazione queste questioni, secondo Cgil Cisl Uil, esporrebbe il Trentino al rischio di tornare in situazione periferica rispetto alle dinamiche di sviluppo in atto con pesanti ripercussioni per i lavoratori, ma anche per le imprese.
Da qui la necessità, per le organizzazioni sindacali, di investire nella formazione a tutti i livelli per favorire la creazione di competenze spendibili nell’economia del futuro. Dall’altra parte anche la necessità di continuare a puntare su politiche sociali e del lavoro efficaci, favorendo nel miglior modo possibile l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il che impone un rafforzamento dei centri per l’impiego con il potenziamento del numero di addetti e una loro migliore qualificazione professionale. “Su queste questioni gli imprenditori hanno spesso visioni diverse dalle nostre – hanno sottolineato Ianeselli, Pomini e Alotti -. Per noi non è sufficiente dire che non si trovano sul mercato del lavoro risorse adeguate alle offerte di lavoro delle aziende. Serve, invece, avvicinare domanda e offerta di lavoro dando avvio finalmente ad un osservatorio sui fabbisogni che individui le professionalità di cui ha bisogno il tessuto imprenditoriale trentino, come già accade in Alto Adige. E al contempo proporre offerte di lavoro all’altezza delle attese economiche e professionali di molti nostri giovani qualificati”.

E riguardo al confronto con le associazioni datoriali, Cgil Cisl Uil hanno ribadito l’impegno a costruire una contrattazione integrativa che dia risposte ai lavoratori sia in termini salariali sia di partecipazione. “Ne avrebbero un beneficio non solo i dipendenti, ma le stesse imprese”.
Nell’incontro di questa mattina i sindacati hanno espresso ancora una volta la disponibilità ad un accordo con le parti datoriali per avviare una raccolta fondi tra i lavoratori e le aziende per sostenere quanti hanno subito pesanti danni dal maltempo di fine ottobre.

Cgil Cisl Uil hanno avuto inoltre rassicurazioni dal presidente Fugatti sulle risorse, circa 10 milioni di euro per le assunzioni nel 2019 dei lavoratori dell’Intervento 19, dopo le preoccupazioni dei giorni scorsi. Il confronto ha toccato anche le questioni relative all’aggiornamento dell’Icef e alla sicurezza sul lavoro.

Le tre confederazioni hanno, dunque, sottolineato la necessità di portare a conclusione le trattative sui contratti pubblici ed in particolare quello della sanità.

E’ stata altresì ribadita, dai sindacati, la questione centrale dell’Autonomia.

Infine i sindacati hanno avanzato la richiesta di incontri periodici, per rendere strutturali i rapporti tra confederazioni e giunta provinciale. Richiesta accolta dal presidente Fugatti.

Al confronto di oggi ne seguiranno altri più specifici nelle prossime settimane tra le categorie sindacali e l’assessore all’Economia su alcune specifiche vertenze e con l’assessora alla Salute sul welfare.

 

Trento, 26 novembre 2018

Scarica il pdf: 20181126_incontro unitario fugatti

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27 Nov
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26 novembre 2018. Incontro fra il presidente Fugatti, l’assessore Spinelli e i sindacati: al centro il tema del lavoro. I segretari di Cgil, Cisl. Uil, Ianeselli, Pomini e Alotti oggi in Provincia.

26 novembre 2018

PAT. Incontro con i segretari Cgil Cisl Uil: Fugatti, “Per la salute del sistema Trentino è necessario puntare sulle risorse umane, che vanno coltivate e valorizzate”

Incontro fra il presidente Fugatti, l’assessore Spinelli e i sindacati: al centro il tema del lavoro. I segretari di Cgil, Cisl. Uil, Ianeselli, Pomini e Alotti oggi in Provincia.

 

Primo incontro stamani in Provincia fra il presidente Maurizio Fugatti, l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli e i segretari di Cgil, Cisl, Uil, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti.

Al centro il tema del lavoro, in tutte le sue sfumature: la domanda delle aziende, l’occupazione giovanile, gli over 50, il lavoro femminile, il ruolo di Agenzia del lavoro, la ricerca e l’innovazione, gli strumenti di sostegno al reddito e di contrasto alla disoccupazione. Proprio riguardo al welfare, Fugatti ha nnunciato il prossimo sblocco dei fondi necessari ad Azione 19, 10 milioni di euro da destinare ai lavori socialmente utili per tipologie di disoccupati particolarmente “deboli”, in tutto circa 1500 persone.

“Una delle sfide principali – ha detto ancora il presidente della Provincia autonoma – è capire perché gli imprenditori sono a caccia di professionalità e molti giovani trentini, anche già formati, scelgono di andare a lavorare fuori. Per la salute del sistema- Trentino è necessario puntare sulle risorse umane, che vanno coltivate e valorizzate”.

Si è parlato inoltre della raccolta fondi per i danni prodotti dalla recente ondata di maltempo, anche con il contributo spontaneo dei lavoratori e dei datori di lavoro. L’incontro si è concluso con la volontà, condivisa da tutti i partecipanti, di rendere strutturali questi momenti di confronto, 3 o 4 volte all’anno, coinvolgendo anche gli assessori che hanno deleghe specifiche in questo settore, nella consapevolezza che esperienze come Laborfonds, Sanifond, o il Fondo solidarietà territoriale sono frutto di questo dialogo fra parti sociali e istituzioni.

Nel corso del colloquio i sindacati hanno sottolineato come un tema ineludibile in questa legislatura dovrà essere quello degli effetti della globalizzazione e del progresso tecnologico. L’innovazione infatti crea nuovi posti di lavoro e consente ai territori di “irrobustire” i propri punti di forza ma può creare anche disoccupazione, e se chi viene espulso dal mercato del lavoro ha un’età “critica”, tipicamente fra 45 e 55 anni, le sue difficoltà a reinserirsi sono maggiori. Strumenti come i lavori socialmente utili sono molto importanti ma accanto ad essi si possono collocare anche altre esperienze, che si stanno testando in Europa, come le “staffette generazionali”.

Agenzia del Lavoro dal canto suo, per i sindacati ha svolto un ruolo importante, contribuendo ad evitare il conflitto fra giovani che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro e lavoratori più anziani. E’ necessario monitorarne attentamente i risultati degli sforzi fatti nel campo della formazione e riqualificazione per valutare la loro efficacia e se necessario introdurre anche delle novità, tenendo presente che la formazione deve diventare un diritto per tutti i lavoratori.

C’è poi l’ampio capitolo contrattuale e salariale. Utili e fatturati ora sono in crescita, cosa che non si vedeva da molto tempo, ma secondo i segretari di Cgil, Cisl, Uil non si stanno traducendo in stabilizzazioni e aumenti salari. Il Trentino ha retto bene l’impatto della crisi e non si sono persi tantissimi posti di lavoro, ma sono stati anche chiesti sacrifici importanti, ad esempio sul versante della riduzione dell’orario. Ora servono persone che guadagnano, consumano, e fanno girare economia. Bene comunque la ripresa, specie se si traduce in un accrescimento di competitività che passa per forza di cose attraverso la ricerca.

Ancora: per i sindacati bisogna riprendere e chiudere la partita dei contratti del pubblico impiego, soprattutto nel comparto sanità. mentre sullo sfondo rimane la questione del contratto unico, ancora aperta. Si è parlato infine di Icef, di sicurezza sul lavoro, di banche e Mediocredito, del problema casa.

L’assessore Spinelli, dal canto suo, ha ripreso l’invito del sindacato a discutere di globalizzazione e cambiamento tecnologico, condividendo la necessità di provare a spingersi oltre e di sperimentare soluzioni innovative. La consapevolezza è che il cambiamento non si ferma, ma che deve accompagnarsi ad un’attenzione costante e continua al tema lavoro. In quanto alla formazione dei giovani, essa rappresenta senza dubbio un costo ma rimane una sfida imprescindibile: più persone qualificate rimangono sul territorio più si aumenta la competitività del sistema nel suo complesso, e in una terra di Autonomia questo è fondamentale. Nel prossimo futuro verrà approfondito anche il tema dei lavoratori anziani, specie in relazione ai lavori usuranti.

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27 Nov
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“Diritti-Doveri”, la UIL c’è.

“Diritti-Doveri” è il titolo dell’iniziativa proposta dal servizio attività culturali – Sistema bibliotecario trentino e dall’ufficio provinciale competente per riflettere sulla validità universale dei diritti proclamati dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. La proposta ha permesso di attivare una rete di enti, associazioni, organismi, soggetti sensibili al tema e singoli cittadini che partecipano in vario modo e si sono iscritti alla Maratona di letture in programma il 9 e 10 dicembre in Sala Depero. La seconda parte del titolo “Doveri” fa leva sulla ravvisata necessità di declinare, accanto ai diritti, i doveri di umanità.

E’ sempre possibile aderire ed iscriversi alla Maratona di letture sul sito

https://www.cultura.trentino.it/Biblio

Sul sito https://www.cultura.trentino.it/Biblio e, precisamente a questo indirizzo https://www.cultura.trentino.it/Biblio/Rubriche2/70-dichiarazione/10-dicembre-1948/Maratona-di-letture è possibile aderire alla Maratona di letture scegliendo la fascia oraria, indicando il brano scelto che, naturalmente, deve avere attinenza ail tema dei Diritti Umani. Sul sito, inoltre, sono proposte alcune bibliografie dedicate a letture per bambini, ragazzi ed adulti e a film che trattano i temi dei Diritti Umani.

A quest’altro indirizzo https://www.cultura.trentino.it/Biblio/Rubriche2/70-dichiarazione/10-dicembre-1948/Iniziative-su-DIRITTI-DOVERI gli enti, le associazioni gli organismi e soggetti sensibili al tema hanno la possibilità di favorire la conoscenza e la realizzazione anche di un particolare diritto. Se hanno un reading, una mostra, uno spettacolo, un flash mob o altro da proporre per far riflettere sul valore universale dei diritti dell’umanità e sulla necessità di declinare accanto ad essi i doveri di umanità, possono aderire. Fino ad ora lo hanno già fatto oltre 25 soggetti. Ecco l’elenco delle adesioni https://www.cultura.trentino.it/Biblio/Approfondimenti/Partner

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26 Nov
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Alotti (UIL): «Edilizia pubblica contro il caro affitti»

25 novembre 2018 – Trentino

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26 Nov
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Emergenza Casa. La UIL chiede alla nuova compagine di governo provinciale un focus sull’edilizia pubblica sociale. A Trento troppi gli alloggi sfitti, gli sfratti per morosità e, “nota dolente” canoni d’affitto ancora in crescita: +3,2% nel 2018. Si riformi la “legge Dalmaso” del 2005, cambiato in una dozzina d’anni il concetto stesso dell’ “l’abitare” .

Emergenza Casa. La UIL chiede alla nuova compagine di governo provinciale un focus sull’edilizia pubblica sociale. A Trento troppi gli alloggi sfitti, gli sfratti per morosità e, “nota dolente” canoni d’affitto ancora in crescita: +3,2% nel 2018.
Si riformi la “legge Dalmaso” del 2005, cambiato in una dozzina d’anni il concetto stesso dell’ “l’abitare” .

Secondo il rapporto sulle locazioni 2018 di “Solo Affitti” il prezzo degli affitti ha accelerato anche nel 2018.Nel 2017 Trento risultava la seconda piazza d’Italia (+6,3%) per aumento percentuale dopo Trieste (+10,3%). Nel 2018, a fronte di un aumento medio nazionale del +3,1%, in provincia l’aumento medio della locazione residenziale risulta essere del +3,2% e le punte massime vengono registrate a Bologna (+10,9%) e Milano(+10,2%).

E nonostante la situazione del mercato locale offra buone condizioni per l’acquisto e le ristrutturazioni (in Trentino supportate anche dalle misure pubbliche provinciale di incentivo all’acquisto ed alla ristrutturazione delle abitazioni), sempre più italiani e trentini optano per una soluzione flessibile come l’affitto, un fenomeno già affermato a livello europeo che va affermandosi anche in Italia, per via della crisi e per il cambiamento dello stile di vita e condizioni lavorative dei cittadini italiani. Richiedono infatti la casa in affitto soprattutto giovani coppie senza figli, single e sempre più lavoratori in trasferta, che stanno lentamente avvicinandosi al numero degli inquilini studenti. Le famiglie con uno o più figli ritornano a poter aspirare all’acquisto dell’immobile, di qui l’aumento dei mutui bancari registrato nell’ultimo anno sia a livello nazionale che locale.

In Trentino rimane assolutamente enorme e bloccato il numero di alloggi privati sfitti, una situazione scandalosa che la UIL ha rimarcato più volte nel tempo e per la quale non si parla più del Fondo di garanzia per l’affitto, varato un paio di anni fa e finito nell’oblio, per inspiegate complicazioni burocratiche, unico strumento annunciato, ma appunto mai decollato, per rimettere sul mercato i tanti alloggi sfitti dei locatori privati.

Per la UIL del Trentino le soluzioni nella nostra Provincia non possono passare solo per l’estensione della platea dei beneficiari dell’integrazione canone delle locazioni private, ma piuttosto, attraverso il rilancio dell’edilizia pubblica, dei piani di hausing territoriale che realizzano alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale e con l’individuazione di sistemi di garanzia ai proprietari privati, spesso piccoli, che non affittano più i loro immobili. Fondi di Garanzia pubblici, assicurativi, di Fondazioni bancarie e finanziare in grado di coprire i rischi delle possibili morosità o danni di questi locatari privati che potrebbero così affittare i tanti, troppi alloggi sfitti, che proprio per paura della morosità dilagante, gli stessi non affittano, con grave turbamento del mercato della locazione, sia dal punto di vista dei prezzi, che dell’aumento delle richieste di accesso all’edilizia pubblica.

La UIL chiede quindi che, al più presto, si proceda alla riforma della Legge Dalmaso (2005), non più adeguata al cambio epocale subìto anche dalla società trentina, per soddisfare le mutate esigenze date da diverse condizioni di lavoro e familiari dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate che hanno sì bisogno di un’abitazione, ma sempre più in affitto, non in proprietà, e per trovare dei meccanismi in grado rimettere in circolo, oltre agli ancora troppi alloggi pubblici non locati, quel rilevante patrimonio privato abitativo “sfitto” cui si accennava poc’anzi.

La UIL del Trentino chiede quindi una maggior concentrazione degli amministratori e della nuova Giunta provinciale rispetto all’emergenza casa, che in tempo di crisi in modo particolare, come confermato anche da recenti inchieste sociologiche anche locali, resta per i giovani, per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati uno dei temi più attuali, scottanti.

Trento, 24 novembre 2018

Walter Alotti Segretario Generale UIL del Trentino

Scarica il pdf: 2018 Affitti in crescita a Trento .

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23 Nov
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«Polizia locale, un solo corpo provinciale»

22 novembre 2018 – Trentino

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22 Nov
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Sindacati: «Tutelare gli addetti nei boschi».

21 novembre 2018 – Trentino

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