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20 Nov
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Il Sait rovescia il tavolo coi sindacati

15 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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16 Nov
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SALARI E STIPENDI. TRENTINO A.A. E NORD-EST, UNA COMPARAZIONE

SALARI E STIPENDI

TRENTINO A.A. E NORD-EST, UNA COMPARAZIONE

Come recuperare il terreno perduto?

MARTEDÌ 20 novembre

SALA FALCONETTO

TRENTO Via Belenzani, 20 ORE: 14.30-17.00

Illustrazione dati e dibattito con:
Walter Alotti (Segretario Generale UILTN) Gianni Tomasi (Segretario Confederale UILTN) Marco Zanotelli (Direttore Regionale INPS) Guglielmo Loy (UIL – Presidente CIV INPS)

Scarica il pdf: evento salari 201118

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15 Nov
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CONVEGNO della POLIZIA LOCALE del TRENTINO. “Sicurezza e nuovi aspetti organizzativi e professionali, vision nazionale e territoriale a confronto”

CONVEGNO della POLIZIA LOCALE del TRENTINO

“Sicurezza e nuovi aspetti organizzativi e professionali, vision nazionale e territoriale a confronto”

21 NOVEMBRE 2018 SALA CONFERENZE MUSE

La UIL FPL Enti Locali ha organizzato un convegno sulla tematica sempre più attuale della sicurezza, intesa quale sistema rafforzato in termini di adozione di adeguate politiche per la sicurezza, lotta all’immigrazione clandestina e implementazione dei servizi di polizia del territorio. Tale convegno si presenta come un’ottima occasione per dibattere e confrontarsi su tali tematiche con i rappresentanti politico-istituzionali del nuovo assetto provinciale.

Possono parteciparvi tutti gli agenti di polizia locale iscritti alla UIL FPL Enti Locali (e coloro che desiderano iscriversi in occasione del Convegno), prevedendo la loro partecipazione ad un assemblea sindacale retribuita che si terrà il giorno 21 novembre 2018 dalle ore 9.00 alle ore 14.00.

In tale occasione sarà, inoltre, presente il Segretario Organizzativo della UIL FPL, Daniele Ilari, promotore del Convegno annuale della Polizia Locali, tenutosi a Riccione dal 20 al 22 settembre 2018, ed impegnato al tavolo di confronto con il Governo per la revisione della normativa nazionale sulla Polizia Locale.

Programma:

9.00

Registrazione dei partecipanti.

9.30

Apertura dei lavori da parte della Segretaria Provinciale UIL FPL del Trentino – Settore Enti Locali, Marcella Tomasi

9.45

Intervento del Segretario Organizzativo UIL FPL, Daniele Ilari, sulla modifica normativa nazionale della Polizia Locale e i nuovi aspetti professionali.

11.00

Intervento della Segretaria Provinciale UIL FPL del Trentino – Settore Enti Locali, Marcella Tomasi, sulla normativa provinciale: da “Progetto Sicurezza” alla nuova realtà trentina.

11.30

Coffee break

11.45

Tavola rotonda con i Comandanti dei Corpi Territoriali e alcuni rappresentanti della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento.

13.00

Interventi del pubblico e chiusura dei lavori.

13.30

Light lunch.

Informazioni e adesioni:

Sono previsti massimo 120 partecipanti. Per aderire contattare CLAUDIA LENARDUZZI e-mail: c.lanarduzzi@uiltn.it tel.: 0461-376192

Scarica il pdf: CONVEGNO della POLIZIA LOCALE del TRENTINO 21112018

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15 Nov
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Le priorità di CGIL, CISL e UIL
per la legge di bilancio 2019

Le priorità di CGIL, CISL e UIL
per la legge di bilancio 2019

19 novembre ore 9.00 presso Sala Circoscrizionale Oltrefersina Trento, Via Clarina

CGIL CISL e UIL continuano ad affermare con forza la necessità che lo sviluppo del Paese sia supportato da politiche espansive e sostengono, in coerenza con le linee espresse dalla Confederazione Europea dei Sindacati, che sia necessario il superamento delle politiche di austerity che, in Italia come in Europa, hanno determinato profonde disuguaglianze, aumento della povertà, crescita della disoccupazione in particolare giovanile e femminile.
La manovra del Governo, pur rappresentando una prima inversione di tendenza, mostra elementi di inadeguatezza ed è carente di una visione del Paese e di un disegno strategico che sia capace di ricomporre e rilanciare le politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo sostenibile e al lavoro. L’utilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla manovra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualità, in particolare per i giovani e le donne, che siano in grado di contrastare l’esclusione sociale e la povertà; che determinino processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno; che prevedano investimenti in infrastrutture materiali e sociali; innovazione, scuola, formazione e ricerca, prevenzione e messa in sicurezza del territorio e che sostengano le politiche industriali. La manovra traccia, invece, un percorso diverso: mancano le risorse per gli investimenti poiché si privilegia invece la spesa corrente, si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determinano creazione di lavoro ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza. Il contrasto alla povertà è senza dubbio una priorità per il Paese, ma la povertà non si combatte se non c’è lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche del Paese: sanità, istruzione e servizi all’infanzia e assistenza. Del tutto assenti sono i riferimenti all’innovazione nella Pubblica Amministrazione e al rinnovo di contratti in essere e di quelli futuri. Sulla previdenza è positiva l’apertura di una base di confronto su “quota 100”, ma manca qualunque riferimento alla pensione di garanzia per i giovani, agli interventi a favore delle donne, ai lavoratori precoci e lavori gravosi e la separazione tra previdenza e assistenza.
Sul versante fiscale i provvedimenti annunciati sono iniqui e sbagliati in quanto si sceglie di introdurre un nuovo condono premiando gli evasori e non si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori e per i pensionati, non si prevedono né una maggiore progressività delle imposte e interventi sui patrimoni dei più ricchi e non si programma un deciso contrasto all’evasione.
Per queste ragioni riteniamo che il confronto con l’Europa sulla manovra dovrebbe essere caratterizzato più che da atteggiamenti strumentali spesso reciproci e da tensioni anti – europeiste, da una grande e seria battaglia per cambiare lo statuto economico europeo e le politiche economiche attraverso lo scomputo delle spese per investimenti materiali e sociali dal deficit, l’aumento delle risorse europee per gli investimenti; per la sostenibilità ambientale e per le politiche di coesione.
Questo documento contiene le proposte che CGIL CISL e UIL intendono presentare per la prossima legge di bilancio, che verranno arricchite e discusse con i lavoratori, le lavoratrici, le pensionate e i pensionati in tante assemblee nei luoghi di lavoro e negli attivi unitari in tutti i territori.
Su questa base intendiamo aprire il confronto con il Governo sostenendo le nostre proposte, anche con le forme e gli strumenti propri dell’esperienza sindacale.
Queste proposte delineano un modello di sviluppo del Paese fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale, sulla solidarietà nazionale, anche in netto contrasto con scelte autonomiste che la potrebbero compromettere.
CGIL CISL e UIL vogliono un Paese che riparta dalla coesione, dall’inclusione e dall’integrazione, antidoti alle paure dell’altro, in un sistema virtuoso di convivenza in cui il lavoro può favorire le politiche di integrazione dei migranti, evitando forme di sfruttamento, di caporalato, che negando le condizioni di vita e di lavoro dignitoso, favoriscono le speculazioni malavitose che si nutrono del disagio sociale.
Un Paese che costruisce il proprio futuro e lo rappresenta a partire dal lavoro, libero, dignitoso e di qualità, si basa su di un sistema virtuoso di convivenza, rispettoso delle necessità e dei bisogni delle persone, in un’ottica di reciprocità, chiave di volta per una reale integrazione. Soltanto una buona politica di accoglienza, equa, solidale e sostenibile può permettere una corretta integrazione, mettendoci al riparo da possibili degenerazioni razziste e xenofobe di cui l’Italia non ha certo bisogno.

Scarica il pdf con le richieste di CGIL, CISL e UIL: VolantoneA3-Attivi-Unitari-Cgil-Cisl-Uil

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14 Nov
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Donne libere dalla violenza nel lavoro

Donne libere dalla violenza nel lavoro

25 novembre 2018

Giornata internazionele per l’eliminazione della violenza contro le donne.

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Carissime/i
anche se i dossier più recenti ci dicono che c’è un calo dei reati in Italia, la violenza sulle donne purtroppo non accenna a diminuire.
La violenza nei confronti delle donne, è bene ricordarlo, è una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata (Convenzione di Istanbul).
Sono tante, quasi nove milioni, secondo gli ultimi dati Istat, le donne che nel corso della vita hanno subito molestie sessuali: da quelle verbali a quelle fisiche, a quelle sul web.
Molto diffusi i ricatti sessuali sul lavoro, anche se in larga misura sommersi. Uomini che chiedono prestazioni sessuali in cambio di un posto di lavoro o di un avanzamento di carriera, usando il potere e sfruttando la vulnerabilità di chi cerca un impiego o una promozione. Sebbene il fenomeno riguardi anche i lavoratori, sono le lavoratrici ad esserne maggiormente colpite.
Sono un milione e 173 mila le donne che hanno subito molestie o ricatti sul posto di lavoro durante la loro vita lavorativa, pari all’8,5% delle lavoratrici, nonostante l’obbligo da parte dei datori di lavoro di tutelare l’integrità fisica e morale delle/dei dipendenti. Ma solo lo 0,7% delle donne ha denunciato, per paura di perdere il lavoro e la vergogna di essere giudicate dalla società e dai familiari, per mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine, perché pensano che sia meglio trovare soluzioni individuali. In tante preferiscono lasciare il lavoro o rinunciare alla carriera.
Quella che avviene nei luoghi di lavoro è la forma di violenza in assoluto meno denunciata.
Tutto questo ci chiama in causa come organizzazioni sindacali, ed è su questo che vogliamo mettere l’accento quest’anno in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, per portare alla luce quanto di nascosto ancora rimane e per proporci, attraverso le nostre strutture territoriali (sportelli, centri servizi) come interlocutori credibili per l’ascolto, la presa in carico e la gestione dei diversi casi di violenza.
Va in questa direzione anche il recepimento dell’Accordo Quadro Europeo contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, siglato nel 2016 da Cgil, Cisl Uil e Confindustria per promuovere nelle aziende la cultura del rispetto e aumentare la consapevolezza dei datori di lavoro, delle lavoratrici, dei lavoratori e dei loro rappresentati.
Sono ormai centinaia nel territorio le declinazioni di questo accordo tra sindacati, aziende, enti pubblici, che lo hanno individuato come terreno di contrattazione, e che sarà importante estendere ulteriormente, rafforzare, implementare, per renderlo maggiormente efficace.
Anche le iniziative del movimento “#MeToo” hanno rotto il silenzio, facendo emergere ricatti, molestie e violenza in alcuni comparti di lavoro, incoraggiando altre donne ad uscire dall’ombra per affrancarsi definitivamente dalla violenza. E’ compito delle organizzazioni sindacali ora fare in modo che l’atto della denuncia attraversi tutti i contesti lavorativi fino a pervadere il mondo del lavoro nella sua totalità, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, in linea con il nostro impegno a sostegno della proposta di Convenzione e Raccomandazione dell’ILO per dire ovunque “Stop alla violenza nei luoghi di lavoro”.
Il Manifesto unitario che abbiamo preparato per il 25 Novembre, “Donne libere dalla violenza nel lavoro” e che farà da sfondo alle diverse iniziative che si stanno organizzando a livello locale, vuole ribadire questo nostro impegno per fare dell’ambiente di lavoro un luogo sicuro e rispettoso della dignità non solo delle lavoratrici e dei lavoratori ma di tutte le persone che vi operano.
Cordiali saluti.
i Segretari Generali
CGIL
Susanna Camusso
CISL
Annamaria Furlan
UIL
Carmelo Barbagallo

Scarica il pdf: giornata internazionaleliminazioneviolenza contro ledonne

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14 Nov
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A Cles autobus sempre a mollo. Il deposito della Trentino Trasporti fa pena, ma costa più di 5 mila euro al mese

14 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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14 Nov
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Capannoni indecenti. Denuncia del sindacato

Trento, 13 novembre 2018

Capannoni indecenti. Denuncia del sindacato

 

La federazione Uiltrasporti denuncia lo stato di degrado in cui versa il deposito Bentivoglio di Trentino Trasporti a Cles, una struttura fatiscente in cui gli autisti rischiano, ad ogni giornata di pioggia, di rimanere folgorati. Le perdite dal tetto, infatti, bagnano, tra l’altro, componenti elettrici creando una situazione oggettivamente rischiosa per chiunque vi metta piede. I portoni, poi, sono in condizioni precarie e nei bagni si rischia una malattia ogni volta che li si utilizza. Il piazzale antistante, inoltre, ricorda una pista da motocross. Tutto questo a fronte di un affitto esorbitante a carico di Trentino Trasporti, circa 65.000 euro l’anno. E’ ora di cambiare e investire nella sicurezza.

 

Cordiali saluti

 

Per la UILTRASPORTI del Tentino

Il segretario generale

Nicola Petrolli

Scarica il pdf: Comunicato Cles 2018

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14 Nov
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Coop, accordo integrativo soluzione più vicina

13 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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14 Nov
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Maltempo. Ricostruzione, il sindacato chiede più personale da mettere in campo

10 novembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

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14 Nov
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Vertenza Sait, continua lo scontro Pericolo di un dicembre «caldo»

10 novembre 2018 – Corriere del Trentino

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