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COMUNICATO STAMPA UIL DEL TRENTINO
21/9/2018
MARANGONI RISPETTI I VINCOLI E I CONTRIBUTI PUBBLICI
La UIL del Trentino coglie la sollecitazione di Fraccaro e dei 5Stelle a chiedere un tavolo al Ministero del Lavoro sulla nota vicenda Marangoni e se l’imminente incontro con la proprietà non dovesse chiarire la situazione societaria e le prospettive per le maestranze che insistono sullo stabilimento di Rovereto, certamente indirizzerà la propria azione verso l’apertura di un tavolo di crisi presso il ministero del lavoro a Roma.
Senza dubbio crediamo che nell’ultimo Decreto in materia di lavoro e delocalizzazione del nuovo governo nazionale esistano degli spazi per indurre Marangoni spa a reinvestire in Trentino, visto lo spostamento all’estero di parte dell’attività e l’aver più volte beneficiato di aiuti e contributi pubblici.
Sono peraltro anni che la situazione è precaria e che a fronte dei grandi sacrifici dei lavoratori e del grande senso di responsabilità espresso dalle organizzazioni sindacali confederali, oltre ai i sostanziosi aiuti della Provincia Autonoma di Trento, la Marangoni “galleggia” in Trentino, sviluppandosi in europa e nel mondo, riducendo di contro sempre più attività ed investimenti sul sito produttivo lagarino.
In ultimo ci si augura che questa improvvisa attenzione della politica non sia solo una “boutade” legata alla campagna elettorale trentina.
Walter Alotti
Segretario Generale
Uil del Trentino
Scarica il pdf: Fraccaro e Marangoni COM 210918



COMUNICATO STAMPA 19/09/18
ASSEMBLEA DEL PERSONALE AUTONOMIE LOCALI
APPROVATO ALL’UNANIMITA’ L’IPOTESI D’ACCORDO
PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AUTONMIE LOCALI.
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL esprimono grande soddisfazione per l’estesa partecipazione all’assemblea di oggi, mercoledì 19 settembre, presso il Teatro Cuminetti a Trento.
Le OO.SS. confederali hanno incontrato i lavoratori delle Autonomie Locali trentine per esporre le novità dell’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto collettivo sottoscritta il 10 settembre u.s., che riguarda circa 15.000 persone dipendenti di Provincia, Comuni, Comunità e APSP.
L’esposizione si è concentrata su alcuni argomenti della trattativa perché le modifiche agli articoli apportate al testo del contatto sono molteplici (circa 60 su 137 totali).
In particolare è stata apprezzata l’istituzione della 5° posizione retributiva, che riconosce una posizione in più per dipendenti con più 25 anni di servizio; inoltre è stato istituito in via sperimentale un articolo sul “ricambio generazionale” che consente di andare a part time, con la copertura della perdita retributiva, per chi è a 2 anni dalla pensione.
Innovazioni anche sulla maternità, con il riconoscimento del congedo parentale retribuito al 30% per 10 mesi, fino ai 6 anni di vita del bambino, e l’opportunità di permessi retribuiti, anche orari, per l’accompagnamento di figli minori e di parenti e affini.
L’assemblea ha approvato all’unanimità il lavoro fatto da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, dando loro mandato alla sottoscrizione definitiva del contratto collettivo.
Per la FP CGIL | Per la CISL FP | Per la UIL FPL |
Giampaolo Mastrogiuseppe | Beppe Pallanch | Marcella Tomasi |
Scarica il pdf: 19_09_2018 Comunicato stampa assemblea FP CGIL, CISL FP, UIL FPLUil

Comunicato stampa 18/9/2018
Compensi alle partecipate: non avevamo capito bene!
L’idea di Olivi e Rossi di agevolare l’aumento dei redditi e delle retribuzioni riguardava, da subito, gli amministratori delle società partecipate, non i comuni lavoratori e lavoratrici del Trentino?
La UIL qualche giorno fa, in relazione alla proposta dell’Assessore Olivi e del Presidente Rossi di ragionare sull’opportunità di innescare dei meccanismi per far ripartire i redditi e le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti in Trentino, aveva dichiarato che sarebbe stata pronta a sedersi immediatamente al tavolo con politici ed imprenditori per l’individuazione di modalità organizzative e fiscali indirizzate all’aumento della produttività del lavoro, al fine di perseguire un aumento delle retribuzioni sia nel settore privato, sia in quello pubblico per tutti i lavoratori.
Avevamo affermato, peraltro, che per sedersi a quel tavolo sarebbe stato necessario un iniziale “buon esempio” da parte provinciale, nel proprio ruolo di datore di lavoro: si chiudessero tempestivamente i contratti di lavoro pubblici di primo livello e/o integrativi, quello della Sanità in primis; si rinnovassero – adeguassero – modificassero i diversi, molteplici contratti delle proprie aziende partecipate. Magari partendo proprio da quelle retribuzioni ferme da troppo tempo.
In Trentino Trasporti, il contratto è bloccato dal 2001. A fronte di interessanti e virtuose assunzioni di macchinisti, assistiamo alla loro fuga, una volta formati e avviati al lavoro, verso altre aziende ferroviarie. Ciò per un semplice fenomeno di dumping contrattuale che la Provincia Autonoma, padrone di quella società di servizi, subisce e non affronta.
Ed invece di affrontare questo nodo cosa fa la Giunta Provinciale? Modifica la delibera nr. 787 del maggio scorso, delibera che in ossequio alla “Legge Madia” testo unico sulle società a partecipazione pubbliche fissava i nuovi limiti dei compensi degli organi di amministrazione delle società pubbliche partecipate prevedendo, con un’integrazione ad hoc della stessa delibera, la triplicazione dei limiti di indennità individuali per tutti gli amministratori di tutte le spa pubbliche con un valore di produzione di 50 milioni di euro (ad esempio Trentino Trasporti).
Quello che salta subito agli occhi, e crea enorme sconcerto, è la curiosa coincidenza del provvedimento con la travagliata fine della legislatura e con il coinvolgimento di nomi di amministratori saliti alla ribalta per la loro possibile discesa nell’agone politico ed elettorale. Senza peraltro voler dimenticare il coinvolgimento personale del Presidente Rossi (assente in quella specifica Giunta), quale dirigente in aspettativa politica della società pubblica Trentino Trasporti stessa.
Non possiamo che rilevare un ulteriore esempio di mancanza di sensibilità, di visione politica dallo sguardo corto da parte della Giunta provinciale rispetto al momento politico attuale ed alle imminenti elezioni provinciali. Certo che provvedimenti di questo genere non potranno altro che indebolire il fronte politico oggi al governo, creando nel contempo le condizioni, già piuttosto visibili, di un assai probabile cambio di maggioranza.
Segretario Generale
UIL del Trentino
Walter Alotti
Scarica il pdf: compensi PARTECIPATE e TT FINE 2018_2



La UIL chiede una nuova legge di edilizia abitativa sociale, per far fronte all’emergenza casa. In Trentino fiammata degli sfratti esecutivi e dei costi dell’abitazione +4,7% su base annua, contro una media nazionale del +2,8% e di +3,6% a Bolzano.
La UIL lancia l’allarme relativamente all’escalation delle procedure di sfratto esecutivo per morosità in Trentino, che dai dati 2017 pubblicati dal Servizio Aree Urbane casa della UIL nazionale, forniti dall’Ufficio Centrale di statistica Ministero dell’Interno, si sono incrementate del 16,41% , in controtendenza rispetto al resto d’Italia dove sono generalizzate le riduzioni sia delle emissioni dei provvedimenti di sfratto, che le richieste di esecuzione degli sfratti stessi. Le esecuzioni sono percentualmente maggiori solo in provincia di Bolzano (25,25%), e Valle d’Aosta (+18,75%).
In Trentino incide fortemente sul fenomeno della morosità, oltre al costo degli affitti (+6,3% nel 2017) quello dei costi vivi dell’abitazione (acqua, luce, riscaldamento, energia) che ha avuto una impennata percentuale del + 4,7% in provincia, su base annua, contro una media nazionale del +2,8% e del +3,6 % a Bolzano.
Un’emergenza, quella della casa, che porta la Uil a chiedere una rivisitazione in Trentino della relativa strategia politica, con particolare riguardo all’edilizia pubblica sociale e quindi l’abrogazione della “legge Dalmaso”, risalente al lontano 2005. Ed a interrogare le forze politiche sulle loro proposte e programmi riguardo a questo tema, concreto e scottante, che riguarda tante famiglie.
Infatti, nonostante la situazione del mercato offra buone condizioni per l’acquisto e le ristrutturazioni (in Trentino supportate anche dalle misure pubbliche di incentivo all’acquisto ed alla ristrutturazione delle abitazioni), sempre più trentini optano per una soluzione flessibile come l’affitto, un fenomeno già affermato a livello europeo che va affermandosi anche in Italia, per via della crisi economica e per il cambiamento dello stile di vita e condizioni lavorative dei cittadini anche residenti nella nostra provincia.
Rimane peraltro assolutamente enorme e bloccato il numero di alloggi privati sfitti, una situazione scandalosa che la UIL ha rimarcato più volte nel tempo e per la quale non si parla più del Fondo di garanzia per l’affitto, proposto dal sindacato, varato un paio di anni fa e finito nell’oblio, per inspiegate complicazioni burocratiche, unico strumento annunciato, ma appunto mai decollato, per rimettere sul mercato i tanti alloggi sfitti dei sempre più cari locatori privati.
Per la UIL del Trentino le soluzioni nella nostra Provincia non possono passare solo per l’estensione della platea dei beneficiari dell’integrazione canone delle locazioni private, misura richiesta dal Sindacato unitariamente ed accolta dalla Giunta anche in questa Legge di Bilancio, ma piuttosto, attraverso il rilancio dell’edilizia pubblica, dei piani di hausing territoriale che realizzano alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale e con l’individuazione appunto di sistemi di garanzia ai proprietari privati, spesso piccoli, che non affittano più i loro immobili. Fondi di Garanzia pubblici, assicurativi, di Fondazioni bancarie e finanziare in grado di coprire i rischi delle possibili morosità o danni di questi locatari privati che potrebbero così affittare i tanti, troppi alloggi sfitti, che proprio per paura della morosità dilagante, gli stessi non affittano, con grave turbamento del mercato della locazione, sia dal punto di vista dei prezzi, che dell’aumento delle richieste di accesso all’edilizia pubblica.
Trento, 17 settembre 2018
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: Sfratti esecutivi 2017 in forte crescita. La UIL chiede ai partiti quali sono le proposte sul tema casa alle prossime elezioni.
X RAPPORTO UIL: New-provvedimenti-sfratti

COMUNICATO STAMPA ENFAP del Trentino del 16/9/18
Un turismo di qualità: personale ed organizzazione al passo coi tempi!
Un successo per ENFAP Trentino, l’ente di formazione di emanazione UIL, ed i partner ENAC-ENTE NAZIONALE CANOSSIANE E IAL NAZIONALE, il Piano Fondimpresa “Re. Ti reti per un turismo innovativo” per la valorizzazione del territorio di 63 aziende trentine e venete. Più di 400 lavoratori e lavoratrici hanno investito nell’innovazione del servizio offerto nella promozione dei prodotti tipici del made in Italy.
Si è chiuso al 18 agosto u.s. il percorso formativo “Re. Ti reti per un turismo innovativo”, nato per sostenere le aziende nella necessità di implementare percorsi che siano in grado di fornire una risposta immediata, concreta ed organica alle esigenze di aumentare la propria competitività, grazie al sostegno dei progetti di sviluppo e qualificazione delle servizi/prodotti offerti, commercio elettronico nonché di internazionalizzazione in atto attraverso processi di formazione continua.
Il piano formativo proposto da Enfap Trentino, l’ente per la formazione e l’addestramento professionale, emanazione della UIL del Trentino, che ha utilizzato un finanziamento da parte di Fondimpresa totale di € 360.751,73, ha visto il coinvolgimento di 63 aziende totali (di cui 25 neo beneficiarie), di cui 35 trentine e 28 venete, tutte aderenti a Fondimpresa, il maggior Fondo interprofessionale italiano di cui sono promotori Confindustria, CGIL, CISL e UIL.
Il Soggetto Proponente, che ha visto l’approvazione da parte di Fondimpresa il 19 giugno 2017, è costituito dall’ATI composta da: E.N.F.A.P. Trentino (capofila), Ente nazionale Canossiane – ENAC (mandante) e IAL NAZIONALE SRL (mandante), tutti soggetti accreditati Fondimpresa.
Sono stati coinvolti 439 lavoratori di cui 432 lavoratori formati, con l’erogazione di 2096 ore formative. Dei 432 lavoratori formati, 191 sono donne, 128 “over 50”- stranieri e 102 “under 29 anni”. I partecipanti delle azioni formative con durata pari o superiore alle 24 ore, hanno avuto la possibilità di validare le competenze acquisite durante la formazione seguendo il processo di certificazione approvato sul piano.
E.N.F.A.P del Trentino, esprime grande soddisfazione anche per i positivi risultati riportati dal report di monitoraggio e valutazione previsto e curato dall’Università di Trento: i partecipanti hanno infatti espresso complessivamente dei giudizi molto positivi in merito alla formazione erogata, eccellenti in merito all’attrezzatura didattica utilizzata, alla programmazione della formazione e alla spendibilità delle abilità raggiunte.
Il Presidente di ENFAP Walter Alotti, sottolinea infine che anche nel comparto turistico, è ormai inderogabile un’attenzione alla formazione del personale ed all’adeguamento delle ultime normative di contesto in tema di qualità dei servizi alla clientela e quindi di comunicazione e gestione dei processi produttivi. Si tratta, per le imprese ed aziende, anche le più piccole, di non perdere il treno dell’innovazione nella comunicazione e nella gestione organizzativa per restare e possibilmente avanzare posizioni d’eccellenza sul mercato; per i lavoratori acquisire professionalità e competenze, in primis per rimanere “adeguati” all’evoluzione organizzativa delle imprese in cui sono occupati, nonché per dotarsi di migliori profili professionali, spendili, anche per le categorie di lavoratori più svantaggiate ( donne, under 29 anni, over 50, stranieri) nel nuovo, esigente e complesso mondo del lavoro.
Segreteria ENFAP del Trentino
Scarica il pdf: Comunicato stampa AVS_068B_16II