Blog


COMUNICATO STAMPA UIL TRENTINO –2 /12/2017
ANCHE LA UIL ALZA LA GUARDIA RIGUARDO ALL’ENTRATA INGOMBRANTE DI “CENTRALE CASA” (Cassa Centale Banca) NEL MERCATO DEL MATTONE TRENTINO: PREOCCUPAZIONE PER LA TENUTA OCCUPAZIONALE ( almeno 400 dipendenti) DEL SETTORE.
La UIL del Trentino coglie il grido di allarme delle Associazioni di categoria degli agenti immobiliari ed in particolare del Presidente di Fimaa Severino Rigotti, per l’entrata sul mercato di Centrale Casa, l’agenzia immobiliare delle Casse Rurali, rilanciato a margine della presentazione dei dati riguardanti la compravendita di immobili attraverso il canale appunto dell’intermediazione professionale delle Agenzie Immobiliari trentine.
L’iniziativa infatti di Cassa Centrale Banca di avviare un’agenzia immobiliare come “Centrale Casa”, al momento solo in Trentino, sarà certamente legittima, ma presenta evidenti rischi di turbativa del mercato per la capillarità di presenza sul territorio e di asimmetria informativa a favore delle credito cooperativo e della sua agenzia a discapito degli altri agenti immobiliari. E’ da verificare ,secondo il sindacato, anche il rispetto della “terzietà” che l’intermediario dovrebbe garantire alle parti e che pare difficile una banca possa assumere, visto appunto il diverso osservatorio e gli strumenti di cui può fruire.
La preoccupazione della UIL va inoltre, soprattutto, alle possibili negative ripercussioni anche occupazionali, dato che sono alcune centinaia i dipendenti tecnici ed amministrativi, che l’ingombrante intervento sul mercato immobiliare di Centrale Casa potrebbe provocare alle decine di Agenzie Immobiliari locali, per la loro evidente difficoltà di far fronte alla forte e probabilmente sleale concorrenza venutasi a creare.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: centrale casa fimaa COM 021217

DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, SODDISFAZIONE PER L’APPROVAZIONE
Cgil Cisl Uil : la democrazia paritaria è segno di civiltà per la nostra comunità
“Finalmente anche il Trentino ha una legge sulla democrazia paritaria.
Con il voto di oggi in Consiglio provinciale la nostra comunità compie un passo avanti nell’affermazione di uguali opportunità tra i generi, promuovendo la parità di accesso alle istituzioni ad entrambi i sessi.
La nostra democrazia viene rafforzata”. I segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino commentano con soddisfazione l’approvazione delle “quote rosa”. Dalle prossime elezioni anche il Trentino avrà una legge elettorale che garantisce la doppia preferenza di genere, liste elettorali paritarie tra uomini e donne e parità di condizioni e visibilità in campagna elettorale. “Abbiamo sostenuto fin dall’inizio questa battaglia e abbiamo manifestato insieme ad altri il nostro profondo disappunto nel maggio scorso quando la legge venne bloccata dall’ostruzionismo delle opposizioni e dalle incertezze della
maggioranza – ricordano Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Oggi si pongano le basi per rimuovere parte degli ostacoli che fino a
questo momento non hanno favorito la partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale della nostra Provincia. C’è voluto molto tempo, arriviamo tra gli ultimi a questo risultato, ma questo provvedimento è un segno di civiltà per la nostra comunità”.
_Trento, 1° dicembre 2017_

Icef, l’indicizzazione diventi strutturale
Cgil Cisl Uil: Bene l’adozione della misura almeno per il canone Itea 2018
“Bene l’adeguamento dell’indice Icef all’inflazione per il calcolo del canone Itea relativo al 2018. E’ importante adesso che questa misura diventi strutturale e sia estesa a tutte le politiche”. Cgil Cisl Uil del Trentino esprimono soddisfazione per l’approvazione ieri in IV Commissione per l’approvazione della delibera sull’indicizzazione dell’Icef. “Grazie a questo provvedimento l’affitto mensile si ridurrà per quelle famiglie che hanno avuto un miglioramento della loro situazione economica legata alla variazione dell’inflazione – dicono i sindacati -. E’ fondamentale adesso che la giunta adotti celermente il provvedimento”.
La questione resta comunque ancora aperta per il futuro. I sindacati ribadiscono, infatti, la necessità che l’indicizzazione dell’Icef diventi strutturale e che sia esteso a tutte le politiche sociali a cui si accede attraverso l’indicatore della condizione economica, allo scopo di renderle maggiormente attinenti alla condizione economica reale delle famiglie.
Trento, 29 novembre 2017
Scarica il pdf: 20171129_idicizzazione Icef

Cassa integrazione ordinaria, basta alibi: l’ammortizzatore è disponibile
Incontro tra Provincia, parti sociali e Inps. Da subito un confronto strutturale sulle situazioni problematiche
Cgil Cisl Uil: il tema della concessione dell’integrazione salariale ordinaria nella delega sugli ammortizzatori sociali
Un confronto strutturale tra Inps, Provincia e parti sociali sulla cassa integrazione ordinaria, per garantire ai lavoratori la copertura salariale in costanza di rapporto, evitando alle imprese di licenziare e nello stesso tempo di far lavorare i propri addetti in condizioni rischiose per la salute e la sicurezza, soprattutto nei mesi invernali. E’ questo il significativo passo avanti raggiunto ieri durante un incontro tra Cgil Cisl Uil del Trentino, le associazioni datoriali, la direzione regionale dell’Inps e l’assessorato al Lavoro. Al centro le problematiche legate alla concessione della cassa ordinaria anche per i mesi invernali, per alcuni specifici settori, in particolare l’edilizia. Problematiche più volte denunciate dalle parti sociali. “Grazie anche all’intervento dell’assessore Olivi abbiamo concordato la creazione di questo luogo di confronto trilaterale, per affrontare i nodi legati alla concessione di questo ammortizzatore sociale a normativa vigente – spiegano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Gianni Tomasi per Cgil Cisl Uil del Trentino -. Questa sorta di commissione si riunirà almeno quattro volte l’anno per analizzare le situazioni più difficili e garantire la tutela e la copertura a tutti gli addetti”.
Questo in attesa che trovi piena attuazione la delega sugli ammortizzatori sociali anche su questo punto. “Abbiamo chiesto che, come previsto dalla delega e dalla legge provinciale sul lavoro, si proceda alla costituzione di commissioni provinciali trilaterali Inps, Pat e parti sociali – proseguono i sindacati -. E’ chiaro però che questo passaggio richiede più tempo, mentre lavoratori e imprese hanno bisogno di risposte immediate”.
L’incontro di ieri è stato utile a chiarire anche che ormai esistono le condizioni per chiedere la cassa integrazione ordinaria, grazie ad un’interpretazione meno rigida della norma fornita dalle recenti circolari Inps, come ha spiegato la stessa direzione regionale. “A questo punto riteniamo che gli imprenditori non abbiamo più alibi per non chiedere la cassa – insistono i sindacati -. Lo strumento c’è ed è accessibile a precise condizioni, come le avverse situazioni meteorologiche in inverno. Nessuno potrà più dire che ricorre al licenziamento perché non viene concessa la cassa integrazione ordinaria”.
Trento, 29 novembre 2017
Scarica il pdf: 20171129_cassaordinaria




