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Laborfonds
27 Nov
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Pensione integrativa, Roma blinda Laborfonds

26 novembre 2017 – Trentino

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27 Nov
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MANIFESTAZIONE NAZIONALE 30 NOVEMBRE 2017 – ROMA PENSIONI PIÙ EQUE PER GIOVANI, DONNE, LAVORATORI E PENSIONATI

   MANIFESTAZIONE NAZIONALE 30 NOVEMBRE 2017 – ROMA

PENSIONI PIÙ EQUE PER GIOVANI, DONNE, LAVORATORI E PENSIONATI

Palazzo dei Congressi ORE Piazza J. F. Kennedy 10:00

RINNOVARE I CONTRATTI E TUTELARE IL LAVORO.

UNA BRECCIA NELLA LEGGE FORNERO.

IL NOSTRO IMPEGNO CONTINUA.

Scarica il pdf: Manifesto 30 novembre 2017

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biblioteca
27 Nov
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Biblioteca, la “Euro&Promos” non tratta

26 novembre 2017 – Trentino

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scuola
27 Nov
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Scuola, con la manovra mille stabilizzazioni

26 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

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finanziaria
24 Nov
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Sgravi alle imprese, i sindacati: «Rinnoviamo il patto per lo sviluppo»

24 novembre 2017 – Trentino

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24 Nov
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Finanziaria, gli sgravi fiscali non sono l’unico strumento per sostenere la crescita Rinnoviamo insieme il “Patto per lo sviluppo e il lavoro” del 2014

Finanziaria, gli sgravi fiscali non sono l’unico strumento per sostenere la crescita

Rinnoviamo insieme il “Patto per lo sviluppo e il lavoro” del 2014

Dichiarazione dei segretari generali Cgil Cisl Uil del Trentino Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti

Le agevolazioni fiscali non possono essere l’unico fattore su cui puntare per sostenere lo sviluppo del nostro territorio. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo ancora, nella ferma convinzione che la manovra fiscale per il 2018 non deve essere interpretata dai diversi portatori di interesse, aziende comprese, come una cassaforte a cui attingere per soddisfare logiche di parte.

E’ opportuno, invece, coinvolgere tutte le parti sociali nella definizione dei meccanismi di sussidio alle imprese e di avviare un’analisi puntuale sulle ricadute che le agevolazioni fiscali alle aziende hanno prodotto fino a questo momento, vista la consistenza del loro valore, pari a circa 200 milioni di euro l’anno.

Gli sgravi hanno senso e compiutezza se inseriti in un serio quadro di selettività, che a nostro modo di intendere vuol dire legare gli sgravi per le imprese agli investimenti in innovazione e in occupazione di qualità, agli investimenti in conoscenza. E’ puntando su fattori strategici come questi che vince tutta la comunità trentina, lavoratori e imprese comprese.

Per questa ragione le agevolazioni fiscali per le imprese devono restare in equilibrio con quanto previsto a favore di famiglie, lavoratori e pensionati. Se la riduzione del carico fiscale sulle imprese può dare un sostegno alle economia, allo stesso modo il sostegno alle famiglie dà ossigeno ai consumi. Senza dimenticare che sebbene la fiscalità per le imprese in regione sia la più favorevole in Italia non è emersa finora alcuna correlazione tra il risparmio per le imprese e il suo reinvestimento nelle attività aziendali.

Per dare futuro al Trentino è necessario che tutti gli attori cerchino di migliorare, pubblica amministrazione e parti sociali comprese. Sicuramente il sindacato non è esente da responsabilità, ma una palese difficoltà la notiamo anche nel tessuto imprenditoriale trentino quando fatica a fare rete per accrescere la competitività sui mercati ma anche per partecipare ad importanti partite sul nostro territorio, come nel recente caso del bando per la Loppio-Busa.

Alla politica chiediamo di non inseguire tutte le richieste di tutte le associazioni di categoria, compresa quella Cooperazione che più che di nuove protezioni e aiuti ha bisogno del contributo di tutti per ritrovare un equilibrio tra esigenze di mercato e doverosa responsabilità sociale verso le persone.

Riteniamo comunque opportuno rinnovare, in questo finale di legislatura il “Patto per lo sviluppo e il lavoro” dell’aprile 2014 per rinsaldare gli obiettivi comuni. Pilastri di questo patto non possono che essere, come alla fine riconoscono nel loro comunicato le categorie economiche, l’innovazione, la formazione continua e l’apprendimento permanente, fattori chiave a cui dovrebbero essere legate anche le agevolazioni fiscali per le imprese, a prescindere dalla loro dimensione.

Scarica il pdf: 20171123_agevolazioni fiscali imprese

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operai agricoli
23 Nov
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Firmato il contratto per gli operai agricoli I 15 mila addetti del settore avranno un aumento del 2% e il raddoppio del comporto per malattia

22 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

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finanziaria
23 Nov
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Sindacati: sbloccare i salari Le richieste per la Finanziaria. Dirpat: «Premiare il merito»

22 novembre 2017 – Trentino

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CgilCislUil
21 Nov
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Partecipate, senza la disdetta pronti a riaprire il confronto L’assemblea dei delegati dà mandato per sedersi nuovamente al tavolo. Sindacati: la trattativa sui contratti non può prescindere dalla riorganizzazione delle società, che dovrà vedere il coinvolgimento dei lavoratori e la valorizzazione delle loro professionalità

Partecipate, senza la disdetta pronti a riaprire il confronto

L’assemblea dei delegati dà mandato per sedersi nuovamente al tavolo.

Sindacati: la trattativa sui contratti non può prescindere dalla riorganizzazione delle società, che dovrà vedere il coinvolgimento dei lavoratori e la valorizzazione delle loro professionalità

 

I sindacati sono disponibili a riaprire il confronto contrattuale per tutti i lavoratori delle società partecipate, vista la significativa apertura sul ritiro della disdetta di tutti i contratti integrativi. E’ questo il mandato che l’assemblea dei delegati ha dato alle confederazioni, Cgil Cisl Uil, nella riunione di oggi pomeriggio.

L’incontro è servito per fare il punto sulle novità emerse dal confronto tra i segretari generali e il presidente Rossi, ieri pomeriggio.

“Abbiamo ribadito al governatore i punti cardini della nostra proposta – hanno detto in assemblea Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Per i sindacati è necessaria una riorganizzazione delle società partecipate per poli, che non può comunque prescindere dal coinvolgimento dei lavoratori e dalla loro partecipazione a questo processo”. L’obiettivo da perseguire deve essere un miglioramento organizzativo nell’azione delle società partecipate.

Sul fronte dei dipendenti è necessario realizzare percorsi trasparenti per il riconoscimento delle competenze e delle professionalità, anche favorendo la mobilità tra enti. “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla proposta di contratto unico presentata dalla Provincia – hanno proseguito i tre segretari -, sottolineando il malessere dei lavoratori, che hanno vissuto la proposta come orientata esclusivamente al contenimento dei costi. Pur consapevoli di questa necessità, riteniamo che essa debba avvenire dentro una strategia condivisa sugli obiettivi delle società, nel loro rapporto con la Provincia e con l’intera comunità”.

Preso atto, dunque, dell’importante disponibilità espressa dal presidente Rossi di ritirare la disdetta degli integrativi i sindacati sono pronti a sedersi nuovamente al tavolo di confronto sul contratto, cercando di definire un accordo da applicare nell’ambito della riorganizzazione per poli delle società. “E’ possibile individuare, tra quelli attualmente applicati, uno o più contratti di riferimento, previa garanzia della salvaguardia dei trattamenti in essere ai dipendenti mediante processi di omogeneizzazione, così come può essere utile la definizione di “linee generali” su cui innestare la contrattazione integrativa aziendale. In ogni caso la valutazione complessiva su questo strumento, per le organizzazioni dei lavoratori, dipenderà dal contributo effettivo che questo passaggio riuscirà a dare al miglioramento del sistema pubblico allargato trentino” concludono Ianeselli, Pomini e Alotti.

Scarica il pdf: partecipate COM 171117

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21 Nov
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Fezzi a Olivi: non accettiamo ultimatum La Cooperazione difende gli esuberi. Intanto Dalpalù prova a mediare con i sindacati: «Sempre disponibili a trattare»

21 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

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