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COMUNICATO STAMPA UIL TRENTINO – 3 AGOSTO 2017
BENE L’ESITO “TRENTINO” DELL’ASTA FOLGARIDA MARILLEVA, MA RIMANE LA BOCCA AMARA PER IL COSTO “PUBBLICO” DELL’OPERAZIONE E LA CONCLAMATA INDOLENZA E DEBOLEZZA DEGLI INVESTITORI LOCALI PRIVATI.
Certo le Funivie di Folgarida restano in mani trentine, ma la UIL stigmatizza il forte costo “pubblico” dell’operazione.
Ricordiamoci che se gli investitori privati locali e la stessa PAT si fossero mossi prima il prezzo sarebbe stato di 28 milioni, quindi di ben 2,8 milioni in meno dei 30,8 milioni che la cordata trentina ha doluto sborsare in seconda battuta, per rimediare al ritardo. La “pigrizia finanziaria”, abbinata all’indolenza degli imprenditori locali, è costata quindi anche qualche milione in più. E se i privati non si sono mossi spontaneamente prima, ma lo hanno fatto in modo “spintaneo” dopo, la domanda che ora tutti si dovrebbero porre è : in cambio di cosa? Quali saranno le condizioni poste dai privati alla PAT per mettere mano al portafoglio? Come farà la PAT a “restituire” il favore? Si accollerà anche le ingenti spese di ripristino ambientale dei villaggi-vacanza in disfacimento o che destino avranno i 70.000 metri cubi che tanto solleticano l’appettito degli immobiliaristi? Ed il gruppo di investitori solandri sono gli stessi che hanno venduto, come soci di minoranza, le loro quote alla società finanziaria milanese?
Il Presidente parla di riappropriazione dell’ente pubblico del ruolo di “acceleratore” di processi a vantaggio della competitività territoriale, ma avendolo fatto con ritardo ciò è costato appunto più denaro, (quando hai perso il treno devi recuperare con il taxi, che costa di più…), ma si son spesi oltretutto 21 milioni di denaro pubblico sui quali bisogna fare altre osservazioni:
1) il denaro che Trentino Sviluppo mette a disposizione per acquistare i prestiti obbligazionari non piove dal cielo. A Trentino Sviluppo lo dà direttamente la PAT oppure Trentino Sviluppo si indebita a sua volta per averlo. In questo caso si tratterebbe di fare debito per comperare altro debito. E sarebbe conveniente solo se il tasso del primo fosse inferiore al tasso del secondo, altrimenti ci si perde anche in termini di interessi.
2) Gli 11 milioni di prestito obbligazionario convertibile in azioni: una volta che la PAT avrà in mano le azioni dovrà effettuare una procedura di evidenza pubblica per venderle al miglior offerente, non a chi vuole ed al prezzo che vuole l’offerente (altrimenti si rischia un secondo caso Mediocredito dove è il credito cooperativo a dettare tempi e condizioni di acquisto).
Infine, la UIL non è d’accordo rispetto all’affermazione che “grazie a questo fondamentale lavoro di squadra si è data dimostrazione di come un piccolo territorio come il nostro possa davvero essere competitivo in scenari finanziari e di sviluppo così importanti”. Sarebbe stata condivisibile se un gruppo di privati del territorio di Folgarida avesse vinto la prima asta, magari anche con la “regia pubblica”, ma senza il bisogno del denaro pubblico. Per come invece si sono svolte le cose ci sembra di poter dire che finora il “metodo trentino” non ha saputo ancora evolversi da quello dei decenni passati. Speriamo fortemente che in una prossima simile situazione la PAT o le sue società controllate sappiano muoversi per tempo, con conseguente risparmio di denaro pubblico, ricordiamolo sempre.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: esito asta Folgarida COM 030817

COMUNICATO STAMPA
3 agosto 2017
Contestazione malattie, le precisazioni della UIL del Trentino.
La UIL del Trentino, in riferimento alle lettere della Sede Regionale dell’INPS che contestano ai lavoratori ed alle lavoratrici alcuni periodi di malattia che non risulterebbero essere coperti da certificazioni mediche od ospedaliere all’Istituto previdenziale, osserva e precisa quanto segue.
L’INPS ha inviato, pur legittimamente, in ossequio alla propria circolare 147 del 1996, delle comunicazioni di contestazione in un periodo non felice dell’anno, quello spesso concomitante con le ferie degli interessati e della breve chiusura per ferie anche degli uffici dei Patronati (il Patronato ITAL UIL chiuderà i propri uffici dal 10 al 18 agosto p.v. a cui possono rivolgersi gratuitamente tutti gli interessati.
Proprio per queste ragioni, e per evitare fenomeni di intasamento degli uffici per richiesta di assistenza o informazione, si precisa che il termine di 15 giorni per rispondere alla contestazione, è riferito solo al caso in cui la persona intenda giustificare subito le assenze contestate. Magari inviando la documentazione in suo possesso di facile reperimento (ad es. certificato di degenza ospedaliera locale) a comprova di quanto affermato.
E’ comunque ammesso l’eventuale ricorso al provvedimento entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera raccomandata, tempo utile alla ricerca di documenti e certificazioni mediche non immediatamente fornibili all’Istituto, ma reperibili presso altri enti, istituti di cura o medici curanti.
Per quanto riguarda il merito della vicenda, l’ITAL UIL conferma che l’INPS ha agito secondo quanto previsto dalla normativa e precisamente come specificato al punto 3 dalla circolare INPS 147 del 1996. Non di rado, purtroppo, anche i medici che certificano le malattie dei lavoratori e delle lavoratrici sbagliano nel rilascio dei certificati, soprattutto in quelli di “continuazione di stato di malattia”, non coprendo i festivi fra un certificato e il successivo.
Questo tipo di contestazioni, oggi, probabilmente è più rilevante che in passato. Non è più scontato che la prestazione lavorativa sia circoscritta ai canonici cinque giorni feriali e nell’attuale quadro di flessibilità del lavoro e del contrasto al fenomeno dell’assenteismo, l’assenza per malattia che i medici devono certificare deve essere effettivamente concessa e calibrata sull’effettivo stato di salute del lavoratore e non sul calendario dei suoi riposi settimanali o di turno.
Il Segretario Generale
UIL del Trentino
Walter Alotti
Scarica il pdf: contenstazione malattie INPS, le precisazioni della UIL del Trentino



COMUNICATO UIL DEL TRENTINO
2 agosto 2017
LA UIL: VIOLENZA SULLE DONNE – URGENTE INTERVENTO CHIARIFICATORE SULL’ARTICOLO 162 TER.
“Nessuna denuncia per il reato di stalking può rientrare in una sanzione riparatoria”
In riferimento ai gravi fatti di femminicidio, stolking e violenza sulle donne che continuano ad avvenire anche in Trentino, la UIL chiede attenzione e mobilitazione di tutte le associazioni politiche e sociali, rispetto all’entrata in vigore della Legge di riforma del sistema penale, prevista per il 3 agosto 2017, che verrà introdotto nel codice penale il nuovo articolo 162 ter sull’estinzione di alcuni reati a seguito di condotte riparatorie. I cosiddetti reati a querela remissibile, tra cui sono comprese anche le forme “meno gravi” di stalking, potranno d’ora in avanti essere estinti tramite un risarcimento e senza il consenso delle vittime.
CGIL CISL e UIL avevano espresso forte preoccupazione e richiesto un incontro al Ministro della Giustizia che in più occasioni aveva dichiarato il proprio impegno a valutare attentamente le possibili incongruenze della legge rispetto al reato di stalking. Purtroppo a tutt’oggi non si hanno avuto riscontri positivi di nessun tipo.
Ciò significa che dal prossimo settembre, alla ripresa dei processi, per molti stalker si aprirà la possibilità di estinguere il reato commesso pagando una “congrua” cifra, anche in comode rate, e senza interpellare la persona offesa. Diventa prioritario e urgente quindi un intervento chiarificatore sull’articolo 162 ter affinché nessuna denuncia per il reato di stalking possa in alcun modo rientrare in una sanzione riparatoria.
La Uil, così come sta avvenendo già in molti territori, assieme alle altre confederazioni, mettera’ in campo tutte le necessarie iniziative per giungere nel più breve tempo possibile alle giuste modifiche di una norma che tende ad allentare le briglie della tutela nei confronti delle tantissime vittime di stalking.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: violenza art 162