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ll Trentino accoglie, il 6 dicembre fiaccolata in piazza Duomo

Il Trentino accoglie, il 6 dicembre fiaccolata in piazza Duomo

Associazioni, istituzioni e tantissimi esponenti della società civile manifestano per la solidarietà e contro intimidazioni e paure

Dopo gli inaccettabili atti intimidatori di Soraga e Lavarone la comunità trentina non può restare immobile, ma deve riaffermare il valore della solidarietà e dell’accoglienza che da sempre l’ha contraddistinta. Per questa ragione martedì 6 dicembre organizzazioni, associazioni, amministrazioni, rappresentanti della società civile e religiosi organizzano una fiaccolata per ribadire di fronte alla chiusura e alle paure, alla violenza e alle intimidazioni che “IL TRENTINO ACCOGLIE” e riaffermare il valore della solidarietà verso chi fugge da guerra, violenza e miseria. Di fronte al dramma dei profughi, che rappresenta la più grave emergenza umanitaria dagli anni della seconda guerra mondiale, anche le comunità del Trentino sono chiamate a dare una risposta di solidarietà e di accoglienza. Le popolazioni di questa terra hanno sperimentato sulla propria pelle la condizione di profugo e migrante, le sue durezze e le sue speranze. Non possiamo rimanere insensibili di fronte alla disperata domanda di aiuto che ci viene rivolta da tante persone in fuga dagli insanguinati paesi del Medio Oriente e dell’Africa e che approdano alle nostre coste dopo viaggi pericolosi nel corso dei quali tanti dei loro familiari e amici hanno perso la vita”.

Il corteo partirà alle 18,30 da Piazza Duomo, percorrerà le strade del centro storico cittadino per concludersi sotto la Fontana del Nettuno con gli interventi di alcuni organizzatori e i concerti dei Rebel Rootz e Milo Brugnara. Sarà una manifestazione trasversale, che raccoglie le diverse sensibilità presenti nella nostra società, unite tutte per condannare gli attentati delle scorse settimane e ribadire “che il confronto di idee deve avvenire sempre civilmente rifiutando qualsiasi comportamento violento, confermi la propria disponibilità all’accoglienza dei profughi che veda il coinvolgimento e la partecipazione responsabile di tutte le nostre comunità locali, delle istituzioni, delle organizzazioni sociali, civili, religiose e del mondo del volontariato con la grande ricchezza di esperienze di solidarietà concreta che esso da sempre esprime e di cui il Trentino va giustamente fiero”.

All’appello per l’accoglienza hanno aderito moltissime persone e ogni giorno la lista pubblicata sulla pagina facebook Il Trentino Accoglie si allunga. “Occorre che la società civile trentina, nelle sue varie articolazioni e nella diversità degli orientamenti culturali, politici, religiosi che essa esprime, manifesti pubblicamente e unitariamente la più netta condanna di questi atti”.

Attualmente in Trentino ci sono 1440 migranti richiedenti protezione internazionale. Il 73% è proveniente dall’Africa Subsaharia (Nigeria, Mali, Gambia) e il restante dall’Asia (Pakistan, Bangladesh, Afghanistan). Il 15% sono donne. Sono in gran parte giovani. L’età media, infatti, è di 24 anni. I migranti accolti in provincia sono distribuiti su 45 territori comunali diversi; la maggioranza (67%) è accolta a Trento e Rovereto.

Oltre la metà dei migranti richiedenti protezione internazionale (53%) sono accolti in strutture collettive di prima accoglienza e i rimanenti in appartamenti da circa 4 persone (dati Cinformi).

Per aderire pagina facebook Il Trentino Accoglie o all’indirizzo mail trentinoaccoglie@gmail.com. L’elenco completo dei firmatari è sulla pagina facebook.

Scarica il pdf: comunicato-stampa-trentino-accoglie

Evento facebook

Scarica il volantino: doit_vol_accoglienza

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Tim, martedì pomeriggio presidio dei lavoratori

Tim, martedì pomeriggio presidio dei lavoratori

I dipendenti protestano contro la disdetta unilaterale dell’integrativo. Sindacati: “I tagli pesano solo sui dipendenti e non intaccano le pesanti buste paga dei manager”.

I lavoratori di Tim e Tim.it protestano contro la disdetta unilaterale del contratto integrativo e il mancato rinnovo del contratto collettivo scaduto ormai da due anni. Martedì prossimo 29 novembre alle 15.08 è in programma un presidio sotto la sede Telecom di via Zambra, a Trento. Nello stesso giorno e anche mercoledì 30 novembre, i lavoratori incroceranno le braccia per 90 minuti a fine turno. La mobilitazione è indetta unitariamente dalle federazioni provinciali di Scl Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. “Non è più possibile tollerare una situazione che vede i lavoratori e le lavoratrici pagare sempre di tasca loro – spiegano i sindacalisti delle tre sigle -. Dopo un contratto scaduto da due anni adesso il management aziendale ha deciso di disdettare anche l’integrativo di secondo livello. Il tutto mentre non si toglie nemmeno un euro dai pesanti compensi dei manager e i bilanci della società sono in crescita”.

Cgil Cisl e Uil puntano il dito contro l’assenza di un piano industriale e le esternalizzazioni dei servizi e definiscono “pessima” l’organizzazione del lavoro che influisce negativamente sulla qualità del servizio ai clienti. “E non c’è nessuna intenzione di investire concretamente sull’innovazione visto che i lavoratori che fanno ricerca, in collaborazione con l’Università di Trento e Fondazione Fbk sono abbandonati totalmente e non hanno nessuna certezza che i progetti di innovazione e ricerca che stanno portando avanti avranno futuro. L’azienda più che obiettivi industriali persegue solo fini finanziari e preferisce affidare la gestione a manager che sono “tagliatori di professione”.

Iniziative analoghe a quella di Trento si svolgeranno in questi e nei prossimi giorni in tutta Italia la protesta continuerà con lo sciopero dell’intera giornata di lavoro il il 13 dicembre.

Scarica il pdf: comunicato-stampa-tim-tn-29-11-16

Scarica il volantino: volantino-sciopero-2-29-11-16

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