4 marzo 2017 – Trentino

Coop, lavoratori verso la mobilitazione

Assemblea ieri meno partecipata, ma calda: si cercano forme di protesta per riportare l’azienda al tavolo delle trattative

Cala sensibilmente la partecipazione all’assemblea dei lavoratori indetta dalle sigle sindacali di categoria (Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uiltucs) a seguito della rottura del tavolo delle trattative per la riscrittura dell’integrativo con Coop Alto Garda. Si sono presentati in poco più che sessanta ad ascoltare le evoluzioni riguardanti il dialogo tra presidenza e direzione di Coop e sindacati. Obiettivo riguadagnare il tavolo anche con azioni forti di mobilitazione sul festivo e per tutto l’anno. «Ci dobbiamo riguadagnare il tavolo della trattativa ha chiarito Mirko Carotta Cgil anche facendo azioni di pressione e mobilitazione». Il dialogo sembra non essere mai veramente partito con le parti in causa fisse sulle proprie posizioni. Un’apertura la si aspettava proprio nell’ultimo incontro con la Cooperativa altogardesana che aveva annunciato di giungere in trattativa con una bozza di accordo stilata a quattro mani con la Federazione delle Cooperative Trentine. Il testo non ha soddisfatto le aspettative dei sindacati che si sono presi qualche ora per fare una controproposta a seguito della quale l’azienda ha abbandonato definitivamente il tavolo delle trattative. Il tempo concesso per la proroga dell’attuale integrativo scadrà il 31 marzo dopo il quale si andrà ad applicare il solo contratto nazionale. «Due gruppi di persone attorno a un tavolo hanno presentato le proprie proposte – ha sintetizzato ai lavoratori Lamberto Avanzo (Cisl) – poi la parte aziendale ha preso e se ne è andata abbandonando il tavolo: è mancato il rispetto tra le parti». «Ci hanno presentato delle porcherie – ha dichiarato Mirko Carotta Cgil – ma il vero problema sono le conseguenze e le ricadute di queste proposte». «Ogni capo negozio continua Carotta al fine di raggiungere gli obiettivi cercherà di ridurre la presenza dei lavoratori innescando altresì un meccanismo di competizione spietata basata unicamente su chi lavora più ore». «Quando sono tornati con la valutazione sulle nostre proposte – ha voluto ricordare Vasillios Bassios (Uil) – non sapevano i contenuti, dimostrando di non voler ascoltare e dialogare». Si è quindi passati ad analizzare la bozza di contratto della Cooperativa. «Negli ultimi 5 anni – ha chiarito Avanzo – i dipendenti hanno perso 500 mila euro in retribuzione corrispondente al disavanzo. Devono ancora pagare i lavoratori?». Roland Caramelle (Cgil) invita alla presa di responsabilità chiamando all’attenti sia i presenti che gli assenti affinché venga presa una posizione chiara e decisa. La mobilitazione declinata in atti concreti potrà essere annunciata con precise modalità nei prossimi giorni.

Scarica il pdf: Coop ART 040317