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Terremoto in centro Italia, si estenda la durata del fondo di solidarietà
Cgil Cisl Uil del Trentino: “Di fronte a questa nuova terribile devastazione tutti dobbiamo fare la nostra parte per sostenere le popolazioni colpite dal sisma, nell’emergenza e per la ricostruzione”
Cgil Cisl Uil del Trentino esprimono solidarietà e vicinanza alle popolazioni del centro Italia nuovamente colpite dal terremoto.
Di fronte alla devastazione provocata dal sisma e alla situazione di estremo bisogno, anche per l’inverno ormai prossimo, è importante dare subito un aiuto concreto a chi ha perso tutto o quasi tutto e in queste ore fatica a pensare al proprio futuro.
Ed è altrettanto importante pensare e attivarsi per la ricostruzione.
Per questa ragione i sindacati trentini propongono di estendere la durata del fondo di solidarietà attivato il 2 settembre scorso con la Provincia autonoma di Trento, gli enti locali e parti sociali.
Tutti i lavoratori possono donare l’equivalente di almeno un’ora del proprio lavoro, e i datori di lavoro, pubblici e privati, possono donare una somma pari a quella donata dai propri dipendenti.
“Dopo il sisma del 24 agosto il Trentino ha dimostrato un forte senso di solidarietà e la nostra protezione civile ha dato un contributo fondamentale per restituire un minimo di normalità dove non esiste quasi più nulla – dicono i tre segretari Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti.
Adesso, dopo l’ennesima e fortissima scossa di ieri che ha portato ulteriore distruzione è’ importante che ci sia un coinvolgimento di tutti per sostenere la ricostruzione.
Il fondo di solidarietà è lo strumento più adatto.
Fin da subito ci attiveremo per portare al comitato di coordinamento la nostra proposta e far arrivare come in passato, il sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori trentini ai tanti italiani che da ieri non hanno più una casa”.
Dolomiti Energia-Agsm, salta l’accordo. Alotti: “Adesso si guardi ad Alperia”
Dichiarazione stampa Walter Alotti Uil del Trentino 1 novembre 2016
Rossi guardi a Nord, ad Alperia, non solo per cappelli piumati e cinturoni tirolesi, ma anche per le strategie concrete dell’ economia trentina. E si metta di buzzo buono a fare “I compiti in casa”, provvedendo alle fusioni delle piccole/ medie società di produzione idroelettriche locali, azione che la Uil predica da anni.
Ancora, non si pensi troppo ai peraltro legittimi interessi ed ai dividendi degli azionisti “pubblici” e “privati”, ma piuttosto agli investimenti ed a fare sistema e ridurre il costo industriale per le aziende energivore e per le famiglie residenti in Trentino.
La Uil del Trentino sollecita inoltre la Giunta a riconsiderare funzioni, amministrazione e coinvolgimento dei BIM (Bacini Imbriferi Montani), sia per gli investimenti che per il ruolo finanziario che essi assumono nel contesto della complessa partita dell’energia, in Trentino.
Segretario Generale
UIL del Trentino
Walter Alotti
Leggi la notizia da Il Dolomiti: http://bit.ly/2ez89aC