05 giugno 2022 – l’Adige

Caro-bollette, 3.000 famiglie senza aiuto

La scadenza per presentare la domanda per l’aiuto caro bollette della Provincia è stata prorogata dal 31 maggio al 30 giugno. La procedura on line, che richiede l’identità digitale Spid e una serie di documentazioni, riguarda i nuclei familiari che devono integrare la domanda di assegno unico con una autocertificazione e tutti gli altri soggetti interessati. Finora Il bonus provinciale è stato garantito in automatico a 3.000 famiglie della Vallagarina e degli Altipiani Cimbri, oltre 17mila in tutto il Trentino, che già hanno presentato domanda di Assegno unico provinciale e che rientrano in determinate fasce di Icef. Ma nella proposta originaria della giunta provinciale, i nuclei beneficiari avrebbero dovuto essere qui da noi oltre 10mila, almeno 60mila in provincia. È vero che è già scattata l’estensione del bonus energia nazionale alle famiglie con disagio economico, che oltre 3.500 nuclei della nostra zona si ritrovano direttamente in bolletta. Ma allo stato dell’arte restano almeno tremila famiglie lagarine che avrebbero bisogno di aiuto per pagare le bollette e non lo stanno ricevendo.
Intanto i rincari stanno crescendo. Secondo il portale offerte dell’Arera, l’Autorità nazionale per l’energia e le reti, a Rovereto oggi la spesa per il gas nel servizio di maggior tutela è pari a più di 2.300 euro l’anno, 760 euro in più del conto che si faceva sei mesi fa, a novembre. Per quanto riguarda l’energia elettrica, la spesa annua per famiglia calcolata ai prezzi di questi giorni si attesta sui 1.300 euro, 710 euro in più di sei mesi prima. In tutto, quindi, un aggravio annuo che sfiora i 1.500 euro, mentre il rincaro medio calcolato dall’Arera a marzo rispetto al 2021 era di 1.100 euro. Naturalmente si possono sempre trovare offerte migliori sul libero mercato, ma ora lo scarto con la maggior tutela è diventato minimo. La migliore offerta di Dolomiti Energia per il gas corrisponde ad una spesa annua di 2.346 euro, per la luce a 1.235 euro. Ed è di questi giorni la lettera della società trentina pubblico-privata a molti clienti che annuncia la fine dei prezzi fissi che avevano finora risparmiato ad una parte delle famiglie gli aumenti dell’energia.
Qualche sollievo è arrivato dalla riduzione dell’Iva sul gas decisa dal governo. E sempre da Roma a luglio arriva il bonus statale in busta paga, ma bisogna vedere se le famiglie finora senza sostegno rientrano tutte almeno nei 200 euro previsti dallo Stato.
Secondo i segretari di Cgil Cisl e Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, però, i bonus statali per lavoratori e pensionati in regione non sono sufficienti a garantire il potere d’acquisto delle famiglie: troppo elevati gli aumenti. La Provincia, dal canto suo, non fa abbastanza. «Il bonus bollette voluto dalla giunta Fugatti è un pannicello caldo che esclude migliaia di famiglie con figli minori e redditi bassi. Da settimane chiediamo inascoltati che la giunta riveda questo intervento ampliando la platea a tutte le famiglie con bambini e rendendo davvero equa e accessibile la domanda prevista per chi non percepisce l’assegno unico provinciale. Vanno quindi utilizzati fin da subito tutti i 25 milioni di euro stanziati nominalmente dalla giunta e va garantito un aiuto ad almeno 60-70mila famiglie (10mila in Vallagarina ndr) come promesso ormai tre mesi fa».
La stessa procedura in atto per le domande è complessa e anche per questo la scadenza è stata spostata di un mese: troppo poco tempo c’era dal 16 maggio, data di avvio delle domande, a fine maggio per raccogliere la documentazione e, per chi non l’ha, dotarsi dell’identità digitale Spid.

Scarica il pdf: ADIGE ART carovita 050622