31 agosto 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Cartiere del Garda, timori sull’indebitamento

Sindacati preoccupati. La possibile ristrutturazione delle obbligazioni (bond) alza il livello di attenzione. Tancredi (Uil): «Un anno orribile». Lecta: «Iniziative per rafforzare la liquidità»

Nuovi problemi, per le Cartiere del Garda. Stavolta l’allarme riguarda le obbligazioni (in pratica, la sostenibilità dell’indebitamento) del gruppo Lecta, a cui fa capo l’azienda rivana. Il quotidiano economico finanziario “Investire Oggi” parla addirittura di Lecta che «viaggia verso il default» (in sostanza, il “fallimento” per impossibilità di pagare i creditori) visti i «bond in picchiata».
Al riguardo Lecta ha diffuso un comunicato: «Lecta ha dato incarico a Evercore e Rothschild & Co. come consulenti finanziari di analizzare e implementare alternative strategiche. L’obiettivo di questo processo è garantire una struttura di capitale che supporti il business in futuro e fornisca a Lecta la flessibilità finanziaria e i finanziamenti. A tal fine, Lecta si trova nelle fasi preliminari con un consulente finanziario in rappresentanza di un gruppo di detentori delle obbligazioni che hanno espresso una posizione costruttiva a supporto del rafforzamento della struttura patrimoniale del gruppo. Lecta ha adottato iniziative per rafforzare la propria posizione di liquidità e continuerà a operare nel normale svolgimento dell’attività con il supporto delle sue riserve di liquidità esistenti e dei suoi fornitori di capitale operativo, che non dovrebbero essere influenzati dal processo di revisione strategica in corso». “Tradotto”, pare si vada verso una ristrutturazione delle obbligazioni (bond). Secondo “Investire Oggi”, interessati alla ristrutturazione sarebbero portatori di obbligazioni per complessivi 600 milioni di euro, bond «collocati presso investitori istituzionali nel 2016 e quotati alla borsa del Lussemburgo con rating già abbastanza precario. Col tempo sono finiti anche nelle tasche di altri investitori. Oggi i titoli godono di una valutazione B3 per Moody’s e Bper Standard & Poor’s con outlook negativo e prezzano circa il 35% del valore nominale per un rendimento a scadenza che supera il 45%. A breve, subiranno quasi certamente un ulteriore taglio di rating».
I sindacati esprimono preoccupazione: «L’anno 2019 – dice Alan Tancredi (Uilcom-Uil) verrà ricordato come un “annus horribilis” per Cartiere del Garda. Tra le difficoltà di un prodotto che è in contrazione anche in relazione alle sofferenze e trasformazioni del settore grafico, quest’anno oltre a non poche giornate di cassa integrazione si è aggiunto un grave problema al sistema informatico che ha messo in ginocchio la produzione; ora arriva questa ulteriore notizia negativa che aggiunge preoccupazione a quella già accumulata nel corso dell’anno. La monoproduzione sarà sicuramente un tema cruciale per il futuro perché se è vero che nel gruppo Lecta è stata concentrata la produzione di carta grafica a Riva è altrettanto vero che questo prodotto (patinata senza legno) è in costante calo nel mercato per via delle evoluzioni tecnologiche che hanno portato molte aziende a convertire la produzione in carte speciali. Sarà nostra cura chiedere chiarimenti».

Scarica il pdf: cartiere ART 310819