Il T – 08 settembre 2023

Cassa integrazione per 138 alla cartiera Sappi di Condino

 

Borgo Chiese Da lunedì 18 settembre gli operai e gli impiegati della cartiera di Condino saranno messi in cassa integrazione. Fino a un massimo di 138 dipendenti lavoreranno a orario ridotto e/o verranno sospesi dal lavoro a zero ore settimanali per un periodo di tredici settimane. Ad annunciarlo è la Sappi Italy operations, la società subentrata nel 2017 e che oggi gestisce l’impianto di Condino. «La società – scrive l’azienda – si trova nella necessità di ridurre la propria attività produttiva a causa di una temporanea riduzione di ordinativi, determinata dalla difficile fase congiunturale sui mercati di riferimento».scrive l’azienda – si trova nella necessità di ridurre la propria attività produttiva a causa di una temporanea riduzione di ordinativi, determinata dalla difficile fase congiunturale sui mercati di riferimento».
Per la cartiera di Condino non si tratta della prima misura di questo tipo varata quest’anno. Già a giugno l’azienda aveva optato per due settimane al mese di cassa integrazione. Stessa storia anche a maggio, ma pure a dicembre del 2022. Perché a mettere in ginocchio la cartiera di Condino (così come le cartiere del Garda che ieri hanno comunicato la stessa decisione: sempre 13 settimane, per 392 lavoratori a partire dal prossimo 20 settembre) è un calo della domanda in tutti i settori (negli scorsi giorni abbiamo dato notizia della stessa decisione per la Marangoni e il Manica di Rovereto nonché per lo stabilimento di Fucine in Val di Sole). Dopo nove mesi di boom nel 2022, è dall’inizio del 2023 che il settore della carta è in sofferenza. Ecco perché il segretario generale della Uiltec del Trentino Alto Adige Alan Tancredi chiede un intervento a livello provinciale. «Invece di pensare a orsi e draghi – accusa il sindacalista – dovrebbe pensare a provvedimenti per compensare il continuo depauperamento dello stipendio dei lavoratori che, unito a un’inflazione che continua a galoppare, rischia di avere un effetto devastante». La prossima settimana il sindacato incontrerà i vertici dell’azienda. «Non è la prima cassa integrazione quest’anno, si tratta di una situazione che perdura e per questo siamo sempre più preoccupati», conclude Tancredi.

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