l’Adige – 24 marzo 2023

Cgil, Cisl e Uil del Trentino invocano più sicurezza in tutte le aziende «C’è ancora molta strada da fare»

Gli infortuni sul lavoro sono una delle piaghe che l’Italia non riesce a suturare. E ogni croce piantata in una fabbrica piuttosto che in campagna o su una strada riapre ferite e dibattiti che sembrano restare eterni. Tanto che la richiesta di maggiore attenzione e controlli nelle aziende di ogni ordine e grado è all’ordine del giorno.
Sull’ultimo morto in fabbrica, Daniele Deimichei, intervengono Cgil Cisl Uil del Trentino che, innanzitutto, esprimono profondo cordoglio per la morte sul lavoro del manutentore della cartiera «Nova Papyra» di Villafranca di Verona e sono vicini al dolore della famiglia. «Il dramma delle morti sui luoghi di lavoro purtroppo non ha fine. – commentano Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi che per i sindacati conferedali Cgil Cisl Uil seguono le tematiche della salute e della sicurezza proprio sul posto di lavoro -. Dopo ogni morte continuiamo a ripetere che serve maggiore consapevolezza dell’importanza della sicurezza sul lavoro, cioè più prevenzione e maggiori controlli, ma purtroppo i passi avanti in questa direzione sono
sostanzialmente nulli e i lavoratori continuano a morire e a subire infortuni che spesso stravolgono in negativo la loro esistenza. E guardando alle statistiche troppo spesso ci si dimentica che dietro i numeri ci sono le persone e che l’obiettivo dovrebbe essere quello di mettere in campo ogni sforzo possibile perché tutti al termine del loro lavoro tornino a casa. Si parla tanto di cultura della sicurezza, del coinvolgimento delle parti sociali ma non possiamo che constatare che sono solo fiumi di parole che si fermano di fronte alla velocità dei ritmi di lavoro, alle superficiali valutazioni dei rischi e all’idea imprenditoriale che i “Rlssa” (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza salute e ambiente) sono un servizio alle aziende che va regolamentato affinché non creino troppo fastidio. Capita ancora frequentemente che agli stessi “Rlssa” di Cgil Cisl e Uil vengano contestati permessi di partecipazione a eventi che hanno come obiettivo la formazione alla sicurezza
e la partecipazione al complesso sistema della Sicurezza nei luoghi di Lavoro. C’è ancora molta strada da fare».

 

Scarica il pdf: ADIGE sicurezza ART 240323