16 maggio 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

Cgil, Cisl e Uil: «Sicurezza, più attenzione»

Borgo, acciaierie ferme per lo sciopero Sempre gravissimi Parisi e Mois. Dorigatti: «Gli strumenti ci sono, ma vanno applicati»

Le condizioni sono stazionarie, ma la prognosi resta riservata. Sergio Parisi, 57 anni, l’operaio delle distillerie Giori di Volano, precipitato dal tetto mentre puliva le foglie e i detriti del maltempo e il cinquantaduenne albanese, Golemi Mois, caduto da una scala in un cantiere edile a Mori, sono ancora ricoverati in rianimazione all’ospedale Santa Chiara. Ma all’indomani dei due gravissimi infortuni sul lavoro in Vallagarina, avvenuti a quasi due ore di distanza l’uno dall’altro, scatta la protesta dei sindacati.

Il tema sulla sicurezza nei luoghi di lavoro torna alla ribalta e proprio nel giorno in cui i lavoratori dell’Acciaieria di Borgo Valsugana hanno incrociato le braccia in segno di protesta dopo il drammatico infortunio di Padova. Una tragedia — quattro operai lottano per la vita dopo essere rimasti ustionati dall’acciaio incandescente — che ha rischiato di replicarsi anche nello stabilimento di Borgo Valsugana. Lo sciopero di 24 ore è stato indetto dopo la tragedia sfiorata del 12 aprile scorso. Allora novanta tonnellate di acciaio liquido a 1600 gradi hanno rischiato di investire alcuni operai a causa del cedimento di una gru di colata. «In Trentino la tragedia è stata solo sfiorata, ma questo non deve distogliere l’attenzione da tutti gli incidenti più o meno gravi che si succedono, giorno dopo giorno, sui posti di lavoro come nel resto d’Italia» attaccano Liberi e Uguali del Trentino. «Le leggi sulla sicurezza — spiegano in una nota — sono spesso sottovalutate dai lavoratori e disattese, quasi sempre per mere questioni di risparmio economico, da parte dei datori di lavoro. Serve una risposta politica ferma e decisa, serve vigilare perché il rispetto delle leggi non sia solo formale».

Chiedono più prevenzione anche Cgil, Cisl e Uil, che esprimono vicinanza ai due lavoratori di Mori e Volano e ai dipendenti dell’Acciaieria di Borgo Valsugana. «Oggi il pensiero è per i due lavoratori Sergio Parisi e Mois Golemi — scrivono in una nota i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti — speriamo che le loro condizioni migliorino, così come speriamo che migliorino le condizioni di Davide Collu, infortunatosi gravemente poco più di una settimana fa in un cantiere a Riva del Garda». E incalzano: «Quanto accaduto ieri è l’ennesima dimostrazione che sul tema della sicurezza non si può abbassare la guardia. Serve maggiore attenzione da parte delle aziende che devono investire in sicurezza e maggiore prevenzione dei rischi. Serve anche maggiore cultura tra i lavoratori, che devono comprendere fino in fondo l’importanza delle norme e dell’uso corretto dei dispositivi di sicurezza».

Valutazione condivisa da Bruno Dorigatti, convinto che gli enti bilaterali debbano rafforzare sempre più l’impegno in formazione. «Gli strumenti ci sono, ma vanno maggiormente applicati — sottolinea il presidente del consiglio provinciale — la Provincia stessa ha leggi avanzate». Il problema sta nel sistema di produzione. «La competizione non può andare a scapito della sicurezza — continua — a maggior ragione ora che la ripresa porta a una accelerazione della produzione». I dati dell’osservatorio Vega, basati su rilievi Istat, collocano Trento al 76° posto in Italia per incidenti mortali, con 6 casi registrati nel 2017. L’ultimo rapporto provinciale Inail ha registrato un calo dei morti sul lavoro rispetto al picco del 2014, quando furono 11. Nel 2015 i decessi furono 3, nel 2016 erano risaliti a 9. Questo primo scorcio di 2018 ha registrato un incidente mortale.

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