Il T – 28 gennaio 2023

Contratto nazionale dell’industria gomma-plastica. Per duemila addetti in Trentino 153 euro di aumento

Per circa 2.000 lavoratori trentini nell’industria della gomma e della plastica sono scattate importanti modifiche contrattuali che, dicono i sindacati valgono, 153 euro in più nel triennio. Per un montante salariale da 4.019 euro nell’arco del triennio 2023-2025.
L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto il 31 dicembre, è stata siglata nella serata di giovedì, tra la delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti della Federazione Gomma Plastica. Si tratta di un passaggio importante per un settore che occupa circa 150 mila lavoratori in Italia, impiegati in quasi 5.500 imprese. In Trentino, sono circa 2.000 le persone coinvolte, in una quindicina di aziende. Come Roverplastik Rovereto, Alphacan Arco, Roechling Trento, Domo Arco, Novurania Tione, Tumedei Ala, Costerplast Caldonazzo, Tecnocoster Castelnuovo, Finstral Borgo e Scurelle, Fucine Ossana, Eurostandard Frade, Le Cont Rovereto Nuova Saimpa Cimego, Adler Rovereto, Marangoni Rovereto. L’aumento sui minimi previsto è pari a 153 euro, a cui vanno aggiunti 14 euro che l’azienda eroga sul fondo sanitario. L’integrazione complessiva è quindi di 167 euro. «Le modifiche al contratto nazionale, che si vedono negli aumenti delle retribuzioni e in un miglioramento dell’assistenza sanitaria, sono ottimali. Le due integrazioni rispondono all’esigenza di recupero di salari, particolarmente necessaria in questo periodo martoriato dai costi dell’inflazione. Proprio l’attuale congiuntura ha portato i sindacati a concentrarsi sull’aumento delle retribuzioni, in misura importante. Basta pensare che i rinnovi precedenti arrivavano al massimo a raggiungere 100 euro. Oggi 167», commenta Alan Tancredi, di Uiltec del Trentino.
Il contratto è scaduto lo scorso 31 dicembre e l’ipotesi di accordo raggiunta avrà vigenza fino al 31 dicembre 2025. Il cardine delle modifiche sta nell’aumento economico di 167 euro nel triennio (sui minimi di 153). Sarà distribuito in 3 momenti. Si parte da subito, con 61 euro extra dal 1° gennaio 2023; 45 euro dal 1° gennaio 2024; 47 euro dal 1° aprile 2025. Fino a raggiungere quota 4.019 euro come montanate salariale.
All’integrazione in busta paga si aggiunge poi un importante intervento in materia di welfare. Dal primo gennaio dell’anno prossimo, sarà riconosciuta l’iscrizione al fondo sanitario integrativo di settore per tutti i lavoratori e sarà interamente a carico delle aziende. L’equivalente di 14 euro a dipendente finiranno quindi sui fascicoli personali. Salute e sicurezza, rispetto dei diritti e parità di genere altri temi sviluppati nell’ipotesi di accordo sottoscritto. Vengono ad esempio riconosciuti 2 mesi retribuiti in aggiunta ai 3 previsti dalla normativa di legge, in caso di violenza di genere, oltre alle 4 ore di formazione annue sul tema.
L’intesa, ritenuta ottimale dai sindacati, passa ora al vaglio dei lavoratori che, nelle le assemblee nei luoghi di lavoro, la voteranno. «Aver rinnovato il contratto di un settore industriale importante anche per lo stesso Trentino, tra l’altro in un contesto come l’attuale, è un ulteriore segnale della volontà unitaria e della determinazione messa in campo per affrontare e risolvere i problemi delle imprese e dei lavoratori — le parole di Mario Cerutti, di Filctem Cgil del Trentino — Certamente non si risolve l’attuale emergenza salariale, indubbiamente c’è ancora molto da fare a partire dalla rivisitazione degli aspetti fiscali. Quanto al rinnovo degli integrativi aziendali, però, per il settore è un segnale importante».

 

Scarica il pdf: IL T gomma-plastica ART 280123