3 dicembre 2016 – Corriere del Trentino

Confronto all’Apran

Contratto scuola «Solo i docenti senza aumento»

Avviato ieri all’Apran il confronto sul rinnovo contrattuale del personale docente. «Sono gli unici dipendenti pubblici esclusi dagli aumenti» lamenta il segretario della Uil scuola Pietro Di Fiore. «Perfino per i presidi si è acconsentito a un aumento del 3%, ma non per gli insegnanti». Se, però, a livello nazionale passerà l’aumento «Madia» di circa 85 euro, il Trentino non potrà che adeguarsi.

Questa Finanziaria stanzia i soldi necessari agli scatti di anzianità degli insegnanti, congelati nel 2014 e nel 2015. Per alcuni docenti, la busta paga di ottobre conteneva una sorpresa: 100120 euro in più per 12 o anche 24 mensilità. «Qualche bel migliaio di euro — conferma Di Fiore — Si tratta, però, di mille docenti su settemila, gli altri non hanno visto un solo euro in più e così sarà finché la giunta non capirà che è necessario adeguare i tabellari». Probabilmente il confronto provinciale non darà grande esito, anche a causa di una contestata norma che subordina il rinnovo locale a quello nazionale, ma se gli insegnanti del resto d’Italia riceveranno i famosi 85 euro in più al mese, Piazza Dante non potrà che adeguarsi, anche se scalerà l’anticipo di aumento del 2009.

Ieri, intanto, la giunta ha stanziato con varie delibere 23 milioni per la scuola. Tra le altre cose, si definiscono per l’anno scolastico 2016-17 i finanziamenti ordinari alle istituzioni scolastiche per le spese di funzionamento, per le spese d’investimento e per il miglioramento dell’offerta formativa (fondo qualità). Viene anche quantificato un anticipo sul finanziamento dell’anno scolastico 2017/18 relativo al periodo settembre-dicembre 2017. Le somme vengono distribuite sulla base di parametri oggettivi che tengono conto dell’attività didattica delle scuole. Il modello è quello cosiddetto formula-based, che prevede una «quota per la didattica» e una «quota fondo qualità».

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