CRITICITÀ PERSONALE RSA L’ASSESSORATO ALLA SALUTE PASSI DALLE PAROLE AI FATTI – IMMEDIATA CONVOCAZIONE PER IL TAVOLO TECNICO

TRENTO. La carenza di operatori con i concorsi che rischiano di non rispondere ai fabbisogni degli ospedali e che contemporaneamente potrebbero svuotare le Rsa di personale preziosissimo, i posti letti ormai saturi nelle case di riposo trentine e il cambio delle regole sulla fornitura di farmaci e di dispositivi medici di uso corrente e materiale di medicazione e l’acquisto di armadietti oggi non più utili. La sanità e l’assistenza è in fortissima sofferenza per “l’incapacità della Provincia di ascoltare e di dare risposte”, spiegano Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl). “Sono stati 5 anni di un assessorato assente e che ha prestato poco o nulla attenzione agli allarmi lanciati da sindacati Confederali in rappresentanza di lavoratrici e lavoratori”.

La carenza di personale si fa sentire tanto nelle strutture del sistema sanitario pubblico quanto in quelle del privato. L’Azienda sanitaria, viene spiegato in una nota della Provincia, ha da poco concluso un concorso per reclutare questa figura professionale negli ospedali del Trentino, in seguito al quale ci sono una settantina di posizioni che provengono dall’ambito delle Apsp: “Al fine di non intaccare il prezioso patrimonio di personale delle Rsa abbiamo deciso di chiamare a tempo determinato gli infermieri della nostra graduatoria, inoltre valuteremo insieme agli enti gestori delle strutture, con i quali vi è sempre stato un confronto e una collaborazione costante in particolare nel periodo pandemico, un passaggio graduale che non vada ad incidere sull’attività”.

I vasi sono comunicanti, come più volte evidenziano dai sindacati. “Il concorso poi è stato bandito a tempo indeterminato – proseguono Diaspro, Pallanch e Bassetti – ma si sono accorti, tardivamente, che questo avrebbe avuto delle ripercussioni durissime sulle RSA pubbliche e private. Oggi parlano di contratto a tempo determinato ma non si possono cambiare le regole così in corsa con tanta facilità e superficialità. Abbiamo fin da subito sottolineato gli errori e i problemi di quella decisione, non siamo stati ascoltati e adesso i nodi vengono al pettine. E’ grave e una mancanza di rispetto verso gli tutti gli operatori”.

L’Apss e la Provincia sono intervenute anche per spiegare che le criticità che interessano le Rsa e la mancanza di personale “non mettono a rischio i posti letto nelle Apsp trentine”. Affermazione che, però, non convince le parti sociali. “In valle dell’Adige tra Trento e Rovereto non ci sono spazi e si rischia la bomba sociale – spiegano Diaspro, Pallanch e Bassetti – perché questa dinamica è generalizzata in grandissima parte del Trentino. La situazione è complessa e il tempo delle facili rassicurazioni è finito. I problemi sono stati sottovalutati e sarebbe ancora più grave se le autorità credono davvero che non ci siano criticità da affrontare in modo urgente”.

Capitolo somministrazione della terapia. “Non rinnovare l’accordo con le farmacie è un errore”, continuano Diaspro, Pallanch e Bassetti. “A pagare le conseguenze di queste scelte senza strategia e visioni saranno gli ospiti delle RSA. Siamo preoccupati per queste decisioni prese senza coinvolgere e consultare gli attori del settore”. Una criticità da non sottovalutare per i sindacati quelli degli armadietti farmaceutici. “Sono stati annunciati con grande clamore da piazza Dante nel 2019, sono stati finanziati e pagati e oggi si torna indietro facendo finta di nulla. Un cambio di programma che ci lascia perplessi per non dire peggio”.

Sono tanti i nodi nella sanità trentina, anche sulla pianificazione futura. “La Provincia si ostina a non togliere il numero chiuso sul polo universitario per le professioni sanitarie. Ma Verona lavora per Verona mentre il Trentino resta a guardare, passivo e senza entrare nei processi. Stesso discorso per i corsi Oss, la Fondazione Demarchi non è stata più coinvolta dall’allora assessora Borgonovo Re ma, nonostante le richieste avanzate in questi anni, non sono più stati ripristinati e si è perso tempo prezioso”.

E’ urgente convocare un tavolo tecnico. “Finalmente si decide di affrontare il problema ma l’assessora Stefania Segnana deve ascoltare realmente le criticità, rilevate da tutti gli attori del settore e non solo come mossa per la campagna elettorale, per cercare di recuperare qualche voto da chi opera e lasciato in balia degli eventi, senza una guida per 5 anni”, concludono Pallanch, Diaspro e Bassetti.

Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl EE.LL.
L. Diaspro – B. Pallanch – A. Bassetti

Scarica il pdf: COMUNICATO OO.SS. – CRITICITA’ PERSONALE RSA – IMMEDIATA CONVOCAZIONE PER IL TAVOLO TECNICO – 1.07.2023