21 marzo 2020 – Trentino

Cura Italia, i conti in tasca

Le misure. Secondo uno studio Uil, +940 euro netti con la cig, -370 con il congedo extra

ROMA. Cig, congedi, voucher per baby-sitter e bonus: le misure per il sostegno al reddito inserite dal governo nel decreto «Cura Italia» vanno «nella direzione indicata dal sindacato per quanto riguarda la flessibilità e la deroga della cassa integrazione, mentre non rispondono appieno alle richieste per quel che riguarda il congedo parentale straordinario». È il giudizio della Uil che fa un’analisi degli strumenti messi in campo per fronteggiare anche le ricadute economiche del coronavirus, calcolando l’impatto sulle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori: dai 940 euro netti della cig, alla perdita di 374 euro nel caso di congedo straordinario. È «apprezzabile» che si tutelino tutti i posti di lavoro attraverso la cassa integrazione.
Secondo lo studio converrebbe economicamente la cig anche al posto del congedo parentale straordinario per 15 giorni,
possibilità data ai lavoratori con figli fino ai 12 anni. Chi ha figli tra i 12 e i 16 anni può usufruire del congedo ma senza essere retribuito e senza avere la copertura figurativa. Quanti invece non possono assentarsi dal posto di lavoro e usufruiranno del voucher baby-sitting di 600 euro avranno a disposizione un budget che copre per 60 ore mensili il servizio, ma in busta paga 100 euro in più del premio per la presenza. Infine, il caso di una partita Iva che riceverà un bonus di 600 euro e sospensione del versamento dell’Iva.

Scarica il pdf: Studio UIL ART 210320 1