25 aprile 2017 – Trentino

I delegati sindacali: «Dongilli, vero uomo del dialogo»

Con una toccante lettera, i delegati sindacali di Uil Scuola e Flc Cgil, Massimo Favaro, Alberto Gavioli e Giuseppe Lifonso, ricordano la figura di Osvaldo Dongilli.

«La sua assenza scrivono – sarà ancora più evidente con la ripresa delle lezioni, quando saremo nuovamente alle prese con i mille problemi quotidiani che comporta la cosiddetta “normale attività didattica”, problemi che Osvaldo faceva del suo meglio per aiutarci a superare, soprattutto nella sua nuova veste di collaboratore vicario della dirigente scolastica.

Osvaldo non era solo il vice-dirigente del “Floriani”, Istituto con il quale era entrato praticamente in simbiosi dato il numero di anni di lavoro dedicati a questa scuola della cui storia sarà certo parte integrante e inscindibile, ma anche delegato della Uil Scuola, nella cui veste si è interessato per decenni anche delle complesse problematiche sindacali dell’Istituto, soprattutto in un periodo, come quello che stiamo attraversando, particolarmente confuso e difficile a causa dei mutamenti profondi che la scuola italiana, e trentina in particolare, stanno attraversando».

«Pur nella diversità di opinioni e di un dibattito sindacale a tratti anche aspro proseguono il merito e l’obiettivo dichiarato di Osvaldo era quello di cercare e trovare costantemente un punto di equilibrio dignitoso tra le diverse posizioni e, se poteva accadere di dibattere anche animatamente attorno alle varie questioni che si agitano nella scuola, d’altro canto era praticamente impossibile, grazie alla sua capacità di mediazione, non trovare un punto di accordo per portare avanti in comune i legittimi interessi dei nostri colleghi, coniugati agli interessi più generali dell’intera comunità scolastica».

«Ci piace ricordarlo così, con tutto ciò che ha saputo dare a tutti noi, non solo nell’ambito dei rapporti professionali e sindacali, ma soprattutto dal punto di vista umano e intellettuale, per la capacità di riuscire spesso a fare il primo passo e di cercare, a volte anche in modo tutt’altro che stucchevole e indolore, la giusta mediazione, al di fuori delle barriere ideologiche e con un notevole pragmatismo, che presupponeva, in ogni caso, il rispetto dei principi etici cardine di qualunque rapporto umano. Sappiamo che Osvaldo sarà insostituibile. Cercheremo concludono di mantenere vivo, in ogni caso, il suo contributo decisivo».

Scarica il pdf: Dongilli ART 250417