17/18 ottobre 2016 – Trentino, Corriere del Trentino

Esecutivo nazionale Uilscuola a Trento

Oggi – lunedì 17 ottobre – e domani – 18 ottobre 2016 – si riunisce a Trento l’Esecutivo Nazionale Uilscuola.

Saranno presenti tutti i segretari regionali e provinciali della categoria.

Ai lavori prenderà parte anche il segretario nazionale Giuseppe Turi; all’ordine del giorno la situazione politico-sindacale: dalle difficoltà che la scuola incontra nell’applicare la legge 107, alle future operazioni di reclutamento.

esecutivo nazionale uilscuola

 

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18 ottobre 2016 – Trentino

«La legge sulla buona scuola deve essere cambiata»

Per due giorni i vertici nazionali della Uil scuola per la prima volta sono riuniti a Trento per definire le strategie future a poco più di un anno dalla legge sulla “buona scuola”, la 107, varata dal governo Renzi.

Il segretario nazionale Pino Turi fa uso di bastone e carota per commentare i risultati della nuova normativa.

«Abbiamo trovato disponibilità nel governo aprendo una trattativa su quattro tavoli per una revisione della legge – afferma – perché in questo anno di applicazione siamo tornati indietro di anni nella libertà di insegnamento lasciata così com’è alla discrezionalità del dirigente la scelta per chiamata diretta del corpo insegnante e non a criteri oggettivi».

Il segretario generale prosegue ricordando che «la scuola non è allo sfascio» ma che è questione «di salvaguardia dei diritti costituzionali di cui la Uil si sente paladina».

Un’indicazione di voto al referendum del 4 dicembre?

«No, assolutamente – risponde Turi – La Uil non dà alcuna indicazione, la nostra è un’organizzazione libera anche se Renzi ha sbagliato nel voler personalizzare sia la legge sulla scuola che la questione referendaria».

Il dirigente sindacale ricorda i quattro punti sul tavolo con il governo: «La rettifica dei meccanismi di trasferimento dei docenti, la chiamata diretta, il bonus insegnanti e la valutazione dei dirigenti».

«Siamo poi alla vigilia dell’inizio della discussione sul rinnovo del contratto fermo da sette anni e vogliamo capire bene cosa c’è scritto nella legge di bilancio».

«Qui in provincia, se non per il personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) – ha aggiunto il segretario regionale Di Fiore – non c’è un soldo per via degli anticipi contrattuali concessi nel 2008, in via del tutto elettoralistica. Non rinnovare il contratto sarebbe iniquo».

 

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