Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 07 giugno 2023

Famiglie coop, sciopero per il contratto

Lo scontro fra sindacati e Cooperazione non si esaurisce con la vicenda del magazzino Sait. Ieri mattina i rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno convocato una conferenza stampa per annunciare uno sciopero contro la disdetta del contratto integrativo delle Famiglie cooperative. Non casuale la scelta del giorno: è stato indetto per la giornata di domani, in coincidenza con l’assemblea generale della Federazione trentina della cooperazione. E proprio in via Segantini alle 14 ci sarà un presidio di protesta. Il presidente di Federcoop Roberto Simoni si dice sorpreso e irritato, considerando provocatorio il presidio. «Siamo noi che stiamo chiedendo di riaprire il tavolo — ha detto ai microfoni della Rai — ma questo sciopero non agevola la ripartenza della trattativa».
Una trattativa che riguarda circa 1.900 lavoratori. La disdetta del contratto integrativo, effettiva a partire dal prossimo 1° luglio, si tradurrà in una perdita di almeno 1.500 euro netti l’anno in busta paga. Un contratto che prevede un surplus di costi pari al 9% rispetto al contratto nazionale di settore: una maggiorazione diventata insostenibile per la Cooperazione, che da un lato mira a conservare la funzione di presidio dei negozi nelle aree periferiche, ma dall’altro si trova costretta a far quadrare i conti.
Il contratto territoriale è scaduto nel 2017. «La trattativa è iniziata più di 5 anni fa e ha avuto un punto importante lo scorso marzo con l’avvio di uno stato di agitazione del settore delle Famiglie cooperative: abbiamo dato tre mesi di tempo per dare proposte adeguate, invece oggi ci troviamo in una situazione peggiore», questa la ricostruzione di Lamberto Avanzo, segretario provinciale di Fisascat Cisl. Nel volantino che sarà distribuito al presidio di domani sono elencate tutte le tappe: nel 2011 l’orario di lavoro passa da 38 a 40 ore settimanali, i permessi retribuiti da 88 a 60 ore e la retribuzione rimane invariata; nel biennio 2012-2013 l’85% delle Famiglie cooperative è a rischio sostenibilità; così nel 2014 i sindacati firmano un accordo sperimentale triennale per la sospensione della maturazione degli scatti di anzianità e riduzione dei permessi annui. Scatti e permessi che, però, sono fermi dal 2018. Il segretario della Uiltucs Walter Largher ha parlato di un «degradamento» delle relazioni sindacali con la Cooperazione: «Non possiamo pensare che le problematiche di presidiare il territorio vengano scaricate sul personale. Non vogliamo che la cooperazione di consumo venga messa in crisi, ma questo non può pesare sulle spalle di chi ci lavora». Gli ha fatto eco Paola Bassetti (Filcams Cgil): «La Cooperazione sta tradendo i propri valori». «L’unica strada che rimane è quella giudiziaria, se non ci fossero spazi di trattativa», ha concluso Lavanzo.

 

 

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