27 maggio 2020 – Trentino
«Fondo strategico, un errore andare da soli»
TRENTO. «Rinunciare alla dimensione regionale per il Fondo strategico è l’ennesima scelta sbagliata, che condanna il Trentino all’autoreferenzialità, creando inefficienza e aumentando i costi. Tutto questo sicuramente non a vantaggio del nostro tessuto economico».
Non piace a Cgil, Cisl e Uil il progetto dell’assessore Achille Spinelli di sostituire il Fondo strategico regionale con un analogo strumento di respiro solo provinciale, dunque senza la presenza né della Provincia di Bolzano né della Regione, creando non poche difficoltà anche alla partecipazione di altri soggetti di dimensione regionale come Laborfonds. Chiudere le porte al coinvolgimento dell’Alto Adige, come avvenuto fino ad oggi, vuol dire dicono i sindacati aumentare i costi di gestione per il collocamento dei minibond che servono per finanziare le piccole imprese trentine e allo stesso tempo crea delle evidenti inefficienze sul piano della gestione. «Andare da soli è un errore – insistono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ancora una volta questa giunta provinciale difende a parole la Regione e nei fatti contribuisce ad affossare tutto ciò che c’è di regionale».
A complicare il quadro c’è la gestione della partecipazione di Laborfonds al Fondo strategico. Oggi il Fondo pensione ha investito i soldi dei lavoratori trentini e altoatesini in questo strumento allo scopo di sostenere l’economia reale del nostro territorio. «Come pensano di fare con uno strumento solo provinciale? Come farà il fondo previdenziale regionale?» -si chiedono i tre segretari.
Scarica il pdf: fondo ART 270520
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