l’Adige – 01 febbraio 2024

«Green jobs», il Trentino è ai vertici. I SINDACATI: «La transizione sia accompagnata da misure di politiche attive»

 

TRENTO – «L’economia green rappresenta uno dei filoni di sviluppo più interessanti per il nostro territorio», sottolineano in coro i segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. «È però opportuno interrogarsi su cosa si intende per green job, individuando una serie di standard che vanno rispettati». In caso contrario infatti il rischio è di adottare sterili etichette, non significative di un reale cambiamento. «Sul piano dell’occupazione è per noi prioritario che la transizione sia accompagnata anche da misure di politiche attive per favorire un cambiamento equo, in grado di valorizzare le competenze dei giovani, ma anche di riqualificare le risorse umane le cui professionalità risulteranno non più adeguate e ridurre così l’impatto negativo in termini di perdita di posti di lavoro». La transizione green chiama poi in causa anche le imprese. «In Trentino è indispensabile che i sostegni agli investimenti siano indirizzati prioritariamente alla transizione energetica. Allo stesso tempo è fondamentale sostenere il comparto industriale perché sviluppi tecnologie innovative per favorire la transizione ecologica dell’intera economia locale. In questo modo il nostro territorio potrà essere competitivo e attrattivo e aumenteranno gli spazi sul mercato del lavoro. Il dato sull’agricoltura mostra indubbiamente un’accelerazione delle imprese agricole sulla conversione al biologico. È un dato positivo che dimostra come Trentino e Alto Adige stiano recuperando il ritardo sulle produzioni biologiche».

 

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