26 agosto 2020 – Trentino

Industrie in affanno per la ripresa: Aquafil prolunga la cassa integrazione

La situazione. Finite le ferie agostane, settembre sarà il mese in cui si capiranno le possibilità di rialzare i fatturati martoriati dal Covid. Tra i sindacalisti c’è preoccupazione, ma anche la convinzione che se il mercato globale ripartirà le aziende della Busa saranno competitive

RIVA. Incertezza, ma anche speranza: è uno stato d’animo combattuto, quello con cui i dipendenti delle principali aziende dell’Alto Garda stanno tornando al lavoro dopo il periodo di pausa agostana osservato un po’ ovunque.
Nuova cassa integrazione
In attesa di valutare il futuro prossimo (per avere qualche dato tangibile si dovrà arrivare almeno a metà settembre), il mese in corso va a concludersi con una nuova richiesta di cassa integrazione con causale Covid (dopo quelle dei mesi scorsi) da parte di Aquafil: l’azienda con sede ad Arco ha comunicato ai sindacati che per nove settimane sarà attuata la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa per un numero massimo di 497 dipendenti. Per Alan Tancredi (segretario trentino di Uiltec e Uilcom-Uil) «c’era da aspettarselo. Immaginare che le richieste di cassa integrazione si interrompano è un auspicio, ma è tutt’altro che scontato. Riguardo all’avvenire c’è una grande incertezza, soprattutto per i timori di un eventuale secondo lockdown. Aquafil è legata al mercato dell’edilizia e dell’automotive, entrambi penalizzati dalla pandemia. Le cartiere sono state protette dai codici Ateco e hanno potuto continuare a produrre, ma la domanda è calata e quindi hanno dovuto ricorrere comunque alla cassa. La stessa Fedrigoni, pur essendo una potenza, ha avuto un forte rallentamento. Al momento però non ci sono elementi per fare previsioni disfattiste».
Ordinativi non sufficienti
«In Aquafil – aggiunge Mario Cerutti (Filctem-Cgil) – ci sono segnali di recupero, ma gli ordinativi non sono ancora sufficienti, dunque ecco un nuovo ricorso alla cassa. Se andrà come nei mesi scorsi alcuni reparti più esposti rallenteranno e a rotazione gli operai lavoreranno meno, ma senza fermate (come avvenuto invece nelle scorse settimane alle Cartiere del Garda e alle Fedrigoni, ndr). Si tratta di uno “scartamento ridotto”. L’augurio è che, come altrove, un incremento negli ordini possa portare a non avere più bisogno della cassa. Complice anche il periodo estivo, in Aquafil, come in Alphacan e in Domo, la situazione è di cauta attesa. Una situazione che può cambiare da un momento all’altro. Molto dipenderà dall’evoluzione complessiva dell’economia, trattandosi di multinazionali».
Il Covid in agguato
Passando alla logistica, in Arcese (120 dipendenti in Busa, di cui 40 in magazzino, ai quali si aggiungono i circa 190, di cui 50 autisti, di Rovereto) la cassa terminerà il 31 agosto: «Si spera che non ci sia più bisogno di ammortizzatori sociali – dice Stefano Montani (Filt-Cgil) – ma l’azienda è molto legata alle dinamiche del Covid, visto che gira per mezza Europa. In particolare la parte altogardesana con il magazzino dipende molto dall’andamento della cartiera. La cosa positiva è che per la parte impiegatizia c’è stata un’efficace riorganizzazione con lo smart working». Tornando alle cartiere, «le casse che c’erano – spiega Lorenzo Pomini (Fistel-Cisl) – attualmente sono finite. Dovremo attendere settembre per vedere se ci sarà la ripresa o se ci saranno altri chiari di luna non belli. Il dato rassicurante è che finora le aziende locali nonostante le fermate hanno prestato attenzione a mantenere i clienti e quindi le quote di mercato».
Metalmeccanici
Quanto ai metalmeccanici, si sta rientrando dalle chiusure collettive estive: «C’è senz’altro un calo nel fatturato – argomenta Manuela Terragnolo (Fiom-Cgil), che in zona segue Dana e Zf – con molta incertezza sulle prospettive, ma al momento senza situazioni drammatiche, considerando gli strumenti di tutela del lavoro a disposizione. Ora inizia il periodo in cui le aziende preparano il budget per l’anno prossimo: da quello si capiranno le prospettive».

Scarica il pdf: Aquafil ART 260820