Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 07 dicembre 2022

Intesa sul comparto sanità. Sul tavolo altri 8,2 milioni. Soddisfatti i sindacati

TRENTO «È un accordo importante, se facciamo un calcolo complessivo la cifra sul tavolo supera i venti milioni di euro». Sono parole del segretario della Cisl Funzione Pubblica Giuseppe Pallanch dopo l’accordo firmato lunedì sera con la Provincia che ha portato alla chiusura della parte economica del contratto 2019-2021 del comparto sanità. Una decisione arrivata nel corso dello stesso incontro con l’assessora Stefania Segnana, i dirigenti Giancarlo Ruscitti e Luca Comper, che aveva dato il via libera all’erogazione degli arretrati per gli anni 2020-2021 e all’introduzione, a partire dal primo gennaio 2021, dell’indennità di specificità infermieristica, tutela del malato e pronto soccorso.
«Quest’ultima verrà riconosciuta per un importo di 130mila euro mensili, non solo in base alla presenza, ma anche all’assegnazione del professionista all’Unità operativa», commentano soddisfatti i sindacati Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing Up e Fenalt che hanno firmato l’accordo. Si sfila la Fp Cgil che ha firmato per gli arretrati, non per l’accordo politico. «Il testo pone un limite alle risorse per il finanziamento della revisione dell’ordinamento professionale, non si rifinanzia il fondo per le progressioni e non c’è alcun impegno per finanziare il contratto 2022-24», scrive in una nota.
Di diverso avviso le altre sigle sindacali che, dopo serrati confronti, hanno deciso di firmare. La Provincia, che ha messo sul tavolo altri 8,2 milioni si è impegnata ad impartire entro 90 giorni gli atti di indirizzo per dare avvio alle trattative sindacali per la realizzazione del nuovo ordinamento professionale sulla base del contratto collettivo nazionale 2019-2021 garantendo nel bilancio 2023 la somma di un milione di euro e impegnandosi a reperire ulteriori risorse entro il limite massimo dello 0,9% del monte salari. Contestualmente attraverso Apran saranno definiti i criteri di utilizzo di 5 milioni delle risorse una tantum disponibili nel fondo per il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali del comparto sanità. Altro impegno riguarda la possibilità di riportare all’interno dell’azienda sanitaria i servizi sanitari e di supporto tecnico-economali/manutenzione attualmente esternalizzati, anche secondo quanto sarà previsto dal piano triennale del fabbisogno del personale. È stato poi concordato di riprendere la valutazione e la revisione delle norme che regolano il part time e la conciliazione vita lavoro per i dipendenti del comparto. Soddisfatta l’assesora Stefania Segnana: superate le divergenze.

 

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