L’Adige – Domenica 19 Gennaio 2025

La Uil: Poste, basta precariato

 

L’INCONTRO | Il sindacato dà voce ai “lavoratori fantasma”: primo di una serie di eventi

POSTE ITALIANE

«No ai lavoratori fantasma. E basta con precariato e lavoro povero in Poste Italiane e negli altri settori». È questo l’appello emerso dall’incontro di giovedì scorso di Uilposte e Uil.

Il sindacato sottolinea una grande partecipazione dei lavoratori, che hanno fatto sentire la loro voce nel dibattito condotto dalla segretaria generale Uil Poste Trentino Alto Adige Concetta Francesca Inga, al quale sono intervenuti anche il segretario Walter Alotti, i rappresentanti nazionali Silvia Cirillo e Giuseppe Franchina e i segretari regionali Stefano Picchetti e Lorenzo Sighel.

«Siamo qui per dare voce a chi non ce l’ha e cioè ai lavoratori fantasma di Poste Italiane. Loro non possono parlare, perché hanno paura di essere mandati a casa dall’azienda, di non avere la proroga del contratto e allora saremo noi il loro megafono, questo deve fare il sindacato – ha dichiarato Silvia Cirillo.

Il timore della mancata proroga impedisce il rispetto delle regole contrattuali per i precari. Questo incide in modo preoccupante sulla sicurezza, soprattutto considerando il fatto che il precariato in Poste è concentrato nei settori del recapito e della logistica, quelli più a rischio, perché si lavora su strada».

Un’azienda che può fare di più
Ancora Walter Alotti: «Poste potrebbe aumentare il proprio welfare aziendale investendo su soluzioni abitative per i fuori sede: questo un tempo veniva fatto e Poste avrebbe le risorse per investire in questo senso e lo farebbe sviluppando il benessere e la dignità di lavoratori che rendono un servizio pubblico essenziale a tutti i cittadini, soprattutto in un territorio come il Trentino Alto Adige, caratterizzato da zone montuose dove è fondamentale raggiungere tutta la popolazione con il servizio universale».

«Siamo qui per dar voce a chi deve lavorare e sostentarsi con soli 800 euro al mese. Chiediamo dignità e sicurezza sui posti di lavoro», ha concluso Concetta Francesca Inga.

 

Scarica il pdf: ADIGE ART Poste 190125