24 maggio 2022 – l’Adige

Lavoro, ripartono le assunzioni: +41%

Nel 2021 quasi 19mila, a gennaio e febbraio 3.000 Corrono l’industria, +56%, e le costruzioni, +94%

Ripartono le assunzioni lavorative dopo la gelata del Covid. In Vallagarina nel 2021 sono state quasi 19mila, il 21% in più dell’anno precedente. Nei primi due mesi di quest’anno il balzo è arrivato al 41%: sono state chiamate al lavoro oltre 3.000 persone, 900 in più dello stesso periodo dell’anno scorso. Segno positivo in quasi tutti i settori, con l’industria manifatturiera che guida il 2021 con un incremento del 56% e l’edilizia in testa nel gennaio-febbraio 2022 con un quasi raddoppio: +94%. Il problema è che 2.500 assunzioni di quest’anno, pari all’81% del totale, sono per un lavoro a termine, a chiamata, in una parola precario (vedi box). L’anno scorso le chiamate a tempo determinato, in somministrazione, stagionali erano il 77% del totale. Il quadro del mercato del lavoro lagarino, elaborato sui dati dell’Agenzia del Lavoro, è stato presentato ieri sera dai segretari sindacali Andrea Grosselli della Cgil, Michele Bezzi della Cisl e Walter Alotti della Uil alla Commissione speciale del Comune di Rovereto sulla gestione delle emergenze economico-sociali, in un incontro dedicato alla situazione sociale e occupazionale del territorio.
Nel 2021 le chiamate al lavoro totali nella comunità della Vallagarina sono state 18.879, il 21,7% in più del 2020 pari ad un incremento di 3.372 assunzioni. L’aumento netto dell’occupazione, naturalmente, è molto inferiore perché ci sono anche le cessazioni dal lavoro per pensionamento, dimissioni, licenziamento. In termini assoluti il numero maggiore di assunzioni è nel terziario con 2.190, il 21,5% in più dell’anno precedente. Ma il settore più dinamico è il secondario e in particolare l’industria con 3.166 chiamate al lavoro, 1.144 in più del 2020 con un’impennata del 56,6%. Le assunzioni in edilizia sono 681, il 36,7% in più, mentre nell’estrattivo si registrano 46 chiamate con un aumento del 7%.
Nell’ambito del terziario spicca la ripresa dei pubblici esercizi, cioè del turismo, almeno per il periodo estivo: 2.023 assunti, 577 in più del 2020 pari a un aumento del 39,9%. Bene anche il commercio con 1.044 assunzioni, 157 in più pari al +17,7%, e gli altri servizi con 7.822 chiamate, 1.562 in più con un aumento del 25%. In frenata invece i servizi alle imprese, che perdono il 6,7%, 106 posti, scendendo a 1.481 assunzioni. In calo anche le chiamate dell’agricoltura, dove sono mancati 148 stagionali su 2.616, meno 5,4%. L’incremento delle assunzioni prosegue nei primi due mesi di quest’anno: le chiamate al lavoro da parte delle imprese sono 3.066 cioè 898 in più del gennaio-febbraio 2021, pari ad un aumento del 41,4%. Le assunzioni nell’industria manifatturiera sono 624 con un aumento di 143 chiamate, + 29,7%. Ancora meglio fanno le costruzioni, trainate dai lavori del superbonus 110% che fino a febbraio, prima degli stop normativi, erano ancora vivaci: 136 assunzioni, 66 in più dell’analogo periodo del 2021 con un incremento del 94,3%.
Crescono gli assunti nel terziario, in primo luogo alberghi, bar e ristoranti con 262 chiamate, +69%, e altri servizi con 1.376 chiamate, +53,6%. Nel commercio le assunzioni sono 175, +18,2%, nei servizi alle imprese 289, +12,5%. L’agricoltura, con 192 chiamate al lavoro, aumenta del 26,3%.
A gennaio e febbraio 2022 sono stati assunti 1.616 maschi, che costituiscono il 52,7% del totale delle assunzioni, con un incremento del 40,4%, e 1.450 donne, il 47,3% del totale, con un aumento del 42,6%. I lavoratori trentini e italiani chiamati al lavoro sono 2.321 e sono aumentati di 642 unità, +38,2%. I lavoratori stranieri assunti sono 745, cioè 256 in più pari ad un incremento del 52,4%.

 

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