Trentino, Corriere del Trentino – 06 giugno 2023

Manifesto fascista imbratta la sede dell’Arci provinciale

L’episodio segue quello del 13 maggio scorso. «Ed è opera degli stessi autori» fanno sapere i responsabili di Arci del Trentino. Ieri mattina, in sostanza, sul muro della sede di viale degli Olmi è stato trovato uno struscione «riconducibile a matrice fascista». Il manifesto è stato subito rimosso, ma il gesto ha convinto il comitato provinciale ad agire, «incaricando i propri legali a sporgere denuncia alle autorità competenti perché i responsabili siano individuati e perseguiti, valutando ogni altra azione anche in sede civile a tutela dell’associazione».

«Pura inciviltà» commenta il presidente Arci Andrea La Malfa. Che non ha dubbi: «Un atto grave perché individuare il “nemico” e andare a cercarlo, imbrattarne reiteratamente i luoghi di ritrovo, è il primo passo di gente che ha poca dimestichezza con che cosa sia la democrazia. Condanniamo con forza questi atti intimidatori e vandalici, ma non ci sentiamo certo impauriti». Preoccupati, però, sì: «In questo mese si sono susseguiti gesti singoli, anche verso esponenti delle istituzioni, legati dal filo dell’intolleranza e del disconoscimento del metodo democratico. Questo clima non agevola chi come noi ha da sempre tenuto aperta la porta del dialogo nella fermezza delle nostre convinzioni ma nel confronto democratico e civile con tutte le diverse opinioni che si riconoscono nella Costituzione».

Solidarietà ad Arci è arrivata dal mondo sindacale e politico. Futura esprime «preoccupazione e sdegno». Cgil, Cisl e Uil parlano di «atto grave e preoccupante».

 

Scarica il pdf: TRENTINO, CORRIERE Arci ART 060623