05 novembre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino

Materne aperte a luglio, ricomincia la trattativa. Bisesti ai sindacati: dialoghiamo. La Cisl: proviamoci. La Uil: «L’assessore tira dritto, non ci stiamo»

TRENTO Tempo scuola, orario prolungato, apertura estiva: sono i temi posti ieri sul tavolo dell’incontro tra sindacati e assessore all’istruzione Mirko Bisesti.

Un incontro positivo, secondo Stefania Galli segretaria della Cisl scuola, atteso da tempo e che apre le porte a un lavoro articolato su tutto il comparto scuola dell’infanzia. «Finalmente ci siamo concentrati sulla scuola e abbiamo parlato di scuola dell’infanzia, di ciò di cui necessita ossia di una realtà che deve avere un calendario e un tempo specifico. Questo tavolo lo attendevamo da tre anni e siamo felici che sia partito. Prendiamo atto che c’è una richiesta di tempi conciliativi, che sono per noi altra cosa dalla scuola, ma la volontà di provare a trovare delle soluzioni insieme mi pare ci sia».

Tra i tanti nodi da sciogliere quello della scuola in estate. Da due anni infatti la giunta Fugatti ha esteso la scuola dell’infanzia al mese di luglio, con parecchie polemiche. In prima linea contro questa decisione, avversata un po’ da tutte le sigle sindacali, c’è però sempre stata la Uil, rappresentata da Marcella Tomasi. Che su questo tema torna all’attacco. «Oggi (ieri, ndr) l’assessore ha ribadito di voler proseguire nella scelta di estendere la scuola dell’infanzia al mese di luglio: una sperimentazione decisamente mal riuscita secondo noi ma efficace dal suo punto di vista; l’assessore ha così mostrato poco rispetto verso dei professionisti del comparto. Lo stato di agitazione su questo tema non è mai stato revocato e potremo valutare di rispolverarlo».

Per la Uil come il dipartimento e l’assessorato intendano rivedere il capitolo scuola dell’infanzia è un terreno pieno di insidie. «Anche noi ci interroghiamo sulla necessità di avere un tempo scuola diverso, più vicino a quello della primaria, ma non a svantaggio di bambini e insegnanti». La Uil definisce preoccupante anche l’«elevato numero di professioniste migrate alla primaria per le incertezze del sistema e la percentuale del 15% di supplenze a tempo pescate dai senza titolo».

Per parte sua l’assessore Bisesti cerca il dialogo: «Ho visto almeno tre dei quattro sindacati presenti costruttivi e alla ricerca di soluzioni condivise. Luglio? Noi vogliamo dare una risposta alle famiglie, sul come cerchiamo una soluzione più condivisa possibile».

 

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