06 agosto 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Meccanici artigiani, contratto e spaccatura

Colpo di scena, firmano Cisl e Uil ma la Fiom Cgil si sfila

Contratto firmato ma con spaccatura. La Fiom-Cgil ha abbandonato il tavolo e ora minaccia conseguenze legali per il venir meno dell’intesa precedente: invece Fim-Cisl (rappresentata dal segretario regionale Luciano Remorini e da Federica Bentivegna) e Uilm-Uil (rappresentata dal delegato di bacino artigianato Osvaldo Angiolini) hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per l’area meccanica e installazione impianti, nell’ambito dell’incontro tenutosi con l’Associazione Artigiani. «Con la firma – dice Angiolini – si è andati a superare una situazione complessa che aveva portato l’Associazione Artigiani a disdettare l’accordo di rinnovo del ccpl area meccanica sottoscritto il 19 settembre 2016. La mancata applicazione del precedente accordo è compensata con l’erogazione di 190 euro a ottobre. La difficoltà di ricomporre il tavolo e ripartire con la trattativa è stata causa dal rinnovo delle cariche dei vertici dell’associazione oltre allo spostamento dei costi per pagare la carenza malattia. Il percorso unitario fatto da Fim, Uilm e Fiom si è interrotto senza andare nel merito e confrontarsi con la controparte. Dopo una giornata di trattativa si è verificata la fattibilità di sottoscrivere un accordo che desse risposte in tempi certi tramite strumenti differenti rispetto all’accordo precedente. Un fatto certo è che ora i lavoratori avranno un sostegno in più in caso di malattia (per il 2017 con il pagamento di 3 giorni per un evento e nel 2018 di 4 giorni per 3 eventi, un risultato importante che permetterà di non subire decurtazioni in caso di malattia), dei permessi retribuiti aggiuntivi (una giornata più una in caso di attivazione della flessibilità, convertibili in 50 euro ciascuna se non usufruite, a fronte delle due a disposizione dell’azienda per far fronte a cali di lavoro dell’accordo precedente), il già citato “una tantum” a fronte della mancata applicazione del precedente accordo e un incremento del contributo a carico delle aziende (dall’1 al 1,2%) per gli aderenti a Laborfonds. Da premio di risultato con importo fisso di 50 euro lordi per 12 mensilità (con nessuno riflesso su altri istituti) si passa poi a un importo di euro 40 (al 1° livello e che va quindi riparametrato) per 13 mensilità e che ha effetti su tutti gli istituti (straordinari, ferie, tfr). Il senso di responsabilità, la volontà di trovare soluzioni ha portato al raggiungimento di un importante obiettivo. Ci auguriamo – conclude Angiolini – che queste modalità possano essere utilizzate per dare risposte ai lavoratori dipendenti di aziende artigianecheoperanoneicomparti tessili, chimici e grafici».

«Non faremo valutazioni di merito prima di conoscere i testi è la posizione di Fiom e Cgil dopo la firma a sorpresa di Cisl e Uil non sappiamo se e quanto le azioni legali della Fiom abbiano costretto le altre parti a migliorare le previsioni inaccettabili prospettate. Resta il fatto che un nuovo accordo, per avere valore ed efficacia generale, dovrà avere anche la firma della Fiom. In caso contrario per tutti i lavoratori aderenti alla Fiom continuerà a valere l’accordo del 2016». Ieri, ai microfoni della Rai regionale, il presidente degli artigiani Marco Segatta ha ribadito: «Noi andiamo avanti con chi ha firmato».

Scarica il pdf: meccanici artigiani ART 060817