20 giugno 2020 – Trentino

«Mense, 48 lavoratori a rischio»

TRENTO. A nulla sono serviti fino a questo momento gli incontri con Risto 3 e Opera universitaria nel tentativo di dare risposte ai 48 lavoratori e lavoratrici delle mense universitarie che con il cambio di appalto e la chiusura dei ristoranti per gli studenti imposta dal Coronavirus rischiano di restare senza un’occupazione. Da lunedì di fatto la cooperativa trentina subentra a Sma srl nella gestione delle mense e ai bar, ma finora non ha ancora assunto gli addetti. A peggiorare il quadro il fatto che questi lavoratori, quasi tutte donne e con contratti part time, sono a casa senza stipendio né ammortizzatore sociale. «Ancora una volta un cambio d’appalto che si traduce in uno scarica barile sulla pelle delle lavoratrici – tuonano i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher insieme ai funzionari che seguono il settore Francesca Delai, Gabriele Goller e Dino D’Onofrio -. Pretendiamo che ognuno si assuma la piena responsabilità di questa situazione garantendo continuità occupazionale e retributiva a questi addetti, come peraltro prevede il contratto nazionale di lavoro». La situazione è complessa: da una parte Risto 3, che da settimane temporeggia con le nuove assunzioni con l’obiettivo di rinegoziare i termini dell’affidamento del servizio, viste le mutate condizioni in cui operano oggi le mense e l’incertezza sulla riapertura delle lezioni universitarie in presenza a settembre. Dall’altra, l’Opera Universitaria che intanto non cede e non affianca Risto 3 per garantire il pieno rispetto di quanto prevede il capitolato d’appalto e il contratto nazionale di lavoro. Sullo sfondo -nota il sindacato -l’immobilismo della Provincia.

Scarica il pdf: mense ART 200620