Il T – Venerdì 17 Gennaio 2025
Nel terziario precari due terzi dei lavoratori
Il dibattito | La Uil: problemi nella ristorazione, nel commercio, nella logistica ma anche nei servizi postali
di Luca Galoppini
La stabilità lavorativa è fondamentale per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori, oltre a promuovere una crescita economica sostenibile. Fondamentale risulta quindi la lotta contro il precariato e il lavoro povero, che diventa protagonista del dibattito organizzato ieri da UilPoste presso la sede Uil di Trento.
Ad aprire la discussione è stato il segretario Uil **Walter Alotti**: «Vorrei iniziare richiamando un dato provinciale che riguarda proprio il precariato e il mancato consolidamento di tanti accessi di lavoro dell’ultimo anno in Trentino. Nel Trentino l’88,8% delle proposte di lavoro che sono venute alla luce quest’anno sono di tipo precario, cioè contratti a tempo determinato, a part-time, stagionali oppure di somministrazione, soprattutto in settori come il turismo, la ristorazione, il commercio, la logistica. Solamente l’11,2% sono richieste di lavoro a tempo indeterminato, contro il 24,6% di Bolzano e il 18,6% del dato nazionale, per cui il Trentino e i nostri comparti economici hanno questo triste primato di incapacità di consolidare il rapporto di lavoro soprattutto di questi settori».
Dopo l’intervento di **Lorenzo Sighel**, segretario regionale UilTemp, che ha spiegato la pericolosità del precariato, i dati riguardanti il turismo sono stati elencati da **Stefano Picchetti**, segretario regionale Uiltucs: «Nel settore terziario il precariato è purtroppo una condizione diffusa. Nel 2023 il 65% delle nuove assunzioni nel commercio e nel turismo è stato eseguito con contratti a termine, di somministrazione o interinali. Questo significa che la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori non può più pianificare il proprio futuro con serenità.
Il turismo, uno dei settori più importanti per l’economia, continua a giustificare la precarietà con la stagionalità. Eppure, il turismo è sempre più lungo, i periodi di distacco tra una stagione e l’altra sono sempre più brevi, ma si continua a non cercare di trovare soluzioni a questo problema che potrebbe essere affrontato anche con le costruzioni contrattuali. In Trentino-Alto Adige/Südtirol, il turismo ha percentuali di contratti precari superiori al 70% durante le stagioni principali, ben sopra la media nazionale, che si aggira intorno al 57%».
Secondo il segretario regionale UilPoste **Angelo Schinai** «la difficoltà primaria è quella di riuscire a sostenere le spese quotidiane. Spesso i lavoratori da noi hanno un part-time orizzontale al 50%. Hanno un contratto annuale, con un orario a mezza giornata, con uno stipendio non altissimo. Un’altra grossa difficoltà nel nostro territorio è riuscire a pagarsi l’affitto. Bolzano è una delle province più care d’Italia e un contratto al 50% non permette di accedere a un contratto di affitto regolare per un appartamento decente. Rischiamo di perdere questi ragazzi».
Scarica il pdf: IL T ART precariato 170125
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