17 marzo 2021 – l’Adige

«Non ci sono computer per tutti». L’allarme della Consulta genitori. Uil: «La scuola deve rimanere chiusa».

Le lezioni in dad non sono partite in tutti gli istituti comprensivi, ma non c’è da allarmarsi. «La scuola si è trovata a dar risposte agli allievi nel giro di due giorni. Si è saputo solo venerdì scorso della zona rossa. Sono molto critico su chi sostiene che ci sono ritardi e che la responsabilità è dei dirigenti: le scuole, dal nostro punto di vista si sono organizzate bene» evidenzia Pietro Di Fiore di Uil Scuola. Il riferimento non troppo velato è alle perplessità sollevate dalla Consulta provinciale dei genitori sul primo giorno di didattica a distanza, lunedì. Criticità che però sono state ribadite anche ieri dal presidente della Consulta Maurizio Freschi: «Nel 15% degli istituti comprensivi ci sono stati problemi di comunicazione tra scuola e famiglia, nel 20% c’è stata una interpretazione restrittiva sui Bes, ossia sono state previste lezioni in presenza solo per gli alunni certificati, di fascia A, escludendo le fasce B e C. Preoccupa la mancanza di computer: stiamo ultimando la raccolta delle segnalazioni, ma nel 30% degli istituti potrebbe verificarsi una richiesta di dispositivi superiore al fabbisogno indicato ad inizio anno». Dai dati in possesso della Consulta dei genitori, circa il 10-12% degli istituti ha optato per il rinvio della partenza della dad per scelta organizzativa, in modo da dedicare il lunedì alla predisposizione degli orari.
Su questi punti -comunicazione, Bes e dispositivi -sta lavorando anche il Dipartimento dell’istruzione della Provincia, che ha avviato un monitoraggio di tutte le scuole e come ha ribadito ieri il dirigente Roberto Ceccato sta controllando quelle 4-5 situazioni in cui sono stati segnalati problemi di “dialogo” con le famiglie. Se i genitori manifestano la fatica di incastrare gli orari del proprio lavoro con quelli della didattica on line dei figli più piccoli (data la necessità di seguirli), Uil Scuola è contro ogni ipotesi di riapertura anticipata. «L’emergenza sanitaria in questo momento è più importante di quella didattica. Visti i dati dei contagi forse anche nelle scuole c’è qualcosa che non va. Un conto è organizzare l’ingresso scaglionato, mentre è più difficile controllare che vengano rispettati il distanziamento e l’uso corretto delle mascherine -evidenzia Carlo Dorigatti, di Uil Scuola -Per questo sosteniamo che è necessario evitare aperture anticipate che possano portare ad un’altra chiusura». Ieri si è tenuto un confronto tra le organizzazioni sindacali, il dirigente del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro e il dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia Roberto Ceccato.
Sulla dad delle scuole superiori, ormai collaudata, c’è però una novità che non piace ai sindacati: è «il barbatrucco dei laboratori», nell’originale definizione di Pietro Di Fiore, ossia l’inserimento in presenza di laboratori di filosofia oppure di matematica o, in genere, di materie teoriche che nella normalità della didattica verrebbero insegnate con “classiche” lezioni frontali. «Questo significa aggirare la norma: i laboratori in presenza sono previsti nel periodo di dad solo per attività indifferibili, di importanza tale da non poter essere procrastinate» spiega Di Fiore. C’è rischio di interpretazioni non corrette anche in merito alla didattica in presenza per gli studenti con bisogni educativi speciali. «Per gli alunni Bes è necessario valutare caso per caso e attivare solo le attività fondamentali, ma tenendo conto anche della situazione familiare. Il rischio è di riproporre le “classi speciali”. Inoltre ci sono genitori che preferiscono tenere il figlio a casa -prosegue Di Fiore -Ricordiamoci che se siamo in zona rossa è bene che la scuola rimanga chiusa. E’ per tutti una situazione di grande sofferenza, ma dobbiamo rispettare le regole e tenere le persone ferme il più possibile». Evidenzia anche Cinzia Mazzacca di Flc Cgil: «Sono previste dalle norme alcune eccezioni alla Dad, ma non sono stati chiariti i dettagli e così ogni scuola fa a modo suo».

 

Scarica il pdf: ADIGE DAD ART 170321