5 agosto 2020 – Trentino

«Personale Apsp, riaprire il tavolo contrattuale»

TRENTO. Unanime la richiesta di riapertura del tavolo contrattuale di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno inviato una nota al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, all’assessora Stefania Segnana, al Presidente di Apran Giorgio Bolego e alla presidente di Upipa Francesca Parolari al fine di riaprire il tavolo contrattuale per le Apsp. «La pandemia ha mostrato -scrivono Luigi Diaspro, Beppe Pallanch e Marcella Tomasi -in modo drammatico la necessità e l’urgenza di valorizzare il personale delle case di riposo trentine, rafforzare gli organici, rivedere l’organizzazione. Il personale delle Apsp ha mostrato la propria insostituibilità in un momento di grave emergenza sanitaria e, in prospettiva, sarà altrettanto fondamentale nel garantire servizi sempre più complessi ad una parte crescente di persone fragili nelle Strutture con bisogni sanitari e assistenziali sempre più complessi. L’unico strumento atto a tale scopo è il rinnovo del contratto collettivo, provinciale e di settore».
Queste le priorità indicate dai sindacati: aumentare il valore delle due indennità specifiche previste per il rientro in servizio nella scorsa tornata contrattuale; riconoscimento di una specifica indennità di rischio; aumento delle maggiorazioni per il servizio festivo e notturno già previste dalla contrattazione collettiva e va riconosciuta -sostengono i sindacati -una maggiorazione specifica per chi lavora su turni; aumento dell’indennità per il personale Oss ed ulteriori specifiche disposizioni che valorizzino le competenze degli Oss e riconoscano la gravosità di una professione svolta in strutture ove i bisogni assistenziali e sanitari degli ospiti -scrivono i sindacati -sono sempre più complessi: «Occorre riconoscere la stessa indennità, ad oggi è stata erogata soltanto ”una tantum”, per le altre figure professionali nell’accordo di settore», aggiungono; normare le modalità centralizzate per la stipulazione dell’accordo decentrato presso Upipa al fine di evitare trattamenti diversi.
«Da anni ormai sosteniamo che il profilo professionale dell’Infermiere -aggiungono ancora Cgil, Cisl e Uil -debba essere inquadrato in categoria D livello base come tutto il personale laureato e come avviene in Aziensa sanitaria».

 

Scarica il pdf: Apsp ART 050820