PRESIDENTE, QUALE CONFRONTO? Relazione alla Manovra di assestamento: Fugatti certifica il “niet” al rinnovo contrattuale ma chiede collaborazione con i dipendenti pubblici.

Ennesimo smacco per i dipendenti pubblici trentini: se da una parte viene richiesto loro di innovarsi e rinnovarsi nei servizi ai cittadini, dall’altra viene tolto il diritto al rinnovo contrattuale, dichiarando l’assenza di risorse per tutto questo personale.
Questo esplicita il Presidente Fugatti durante l’illustrazione della Manovra, “la pubblica amministrazione provinciale sa essere motore nei processi di innovazione organizzativa e siamo convinti che anche questa volta intende fare la sua parte. Senza sottrarsi al confronto: anche se francamente, appare piuttosto riduttivo ricondurre le criticità al (mero) rinnovo del contratto, per il quale, piaccia o no, i soldi ancora non ci sono”.

Ecco quindi la sentenza: rivoluzioneremo il Trentino ma a costo zero!
Quanto poi al distretto intelligente e superamento dello smart working chiariamo subito che non permetteremo in alcun modo operazioni unilaterali che intendano condizionare la modalità del lavoro agile a modifiche dell’orario di lavoro ispirate a logiche di puro consenso anziché a modelli organizzativi ponderati e in prospettive di innovazione digitale. Condividiamo che il tema della PA non può ridursi al mero rinnovo contrattuale ma evidentemente è presupposto fondamentale per riformare la pubblica amministrazione trentina in senso tecnologico, con la riforma degli ordinamenti professionali e con la contrattualizzazione del lavoro agile.
Questo è quello che pensa il Presidente quella che, da anni, è certificata la miglior Pubblica Amministrazione d’Italia, certificazione che non può essere riconducibile a questa Giunta provinciale che non ha dimostrato, fin ora, nessun merito.
Il confronto poi, quello ricercato dalle Organizzazioni sindacali, è inesistente ormai da mesi e dobbiamo leggere sui documenti, o sui comunicati stampa, il destino di 32.000 persone (con annesse famiglie).
Abbiamo visto passare risorse per imprenditori, albergatori, impianti di risalita, consiglieri regionali e, notizia di ieri, la predisposizione per un’area concerti dove adesso sorge il centro vaccinale: tutto tranne risorse per la pubblica amministrazione, i propri dipendenti e tutto il sistema che ruota nei servizi pubblici (nidi, settore educativo, assistenza domiciliare, ecc). Panem et circenses.

Per la FP CGIL

Luigi Diaspro

Per la CISL FP

Beppe Pallanch

Per la UIL FPL EE.LL.

Marcella Tomasi

 

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