25 aprile 2020 – Trentino

Progettone, sindacati all’attacco

TRENTO. “L’accordo siglato il 30 marzo con Provincia, CLA e Agenzia del Lavoro e i successivi chiarimenti aprono alla possibilità di impiegare i lavoratori e le lavoratrici del Progettone, durante l’emergenza sanitaria, solo nell’ambito di attività che hanno pubblica utilità, con massima tutela della loro salute, in piccoli punti vendita che non dispongono di manodopera propria. Non una virgola in più. Rifiutiamo ogni speculazione su questi contenuti così come siamo pronti a prendere posizione, nuovamente, contro un uso improprio di questo protocollo. Se qualcuno intende usare i lavoratori del Progettone per fornire manodopera a basso costo ai gruppi della distribuzione alimentare che in questo periodo non sono certo in crisi, vedrà la nostra ferma opposizione”. E’ questa la presa di posizione dei segretari generali di Flai Cgil, Maurizio Zabbeni, e Fai Cisl, Fulvio Bastiani, e Fulvio Giaimo della Uila in merito ad un uso distorto dell’accordo. I tre sindacalisti chiariscono inoltre che sono venuti a conoscenza solo a mezzo stampa del Protocollo siglato successivamente tra la Provincia e la grande distribuzione alimentare. “Non siamo stati coinvolti, non siamo favorevoli e chiediamo alla giunta di sgombrare il campo da un uso improprio di questi lavoratori imponendo l’accordo del 30 marzo”.
Ai sindacati replica Manuela Nave, responsabile per CLA del coordinamento e supervisione di quella attività: «I lavoratori da noi sentiti che lavorano dentro i supermercati ci ringraziano per l’opportunità e non si sentono per nulla in pericolo».

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