01 luglio 2020 – Trentino

Provinciali in assemblea: «Contro di noi demagogia»

Lavoro. Contestati i nuovi orari, i dipendenti riconvocati dai sindacati della funzione pubblica: «Il Trentino può farcela solo se unito, la pubblica amministrazione è un tassello fondamentale»

TRENTO. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fenalt riconvocano in assemblea le lavoratrici e i lavoratori della Provincia e degli Enti strumentali questa mattina, dalle 11 alle 13, in Sala della Cooperazione -Via Segantini a Trento –con successivo presidio in Piazza Dante. Le disposizioni che intervengono sugli orari di lavoro e dunque sui tempi di conciliazione sono in vigore dal 29 giugno: il Sindacato unitariamente ha predisposto – attraverso gli Uffici Legali -gli atti per l’impugnazione di questi provvedimenti, immotivati e illegittimi, in violazione delle prerogative sindacali e delle norme che regolano tuttora il lavoro nella pubblica amministrazione in periodo di emergenza Covid-19.
Insieme alle vertenze legali -si legge in una nota diffusa dalle parti sociali -è necessario intraprendere tutte le iniziative di mobilitazione possibili per riaffermare il valore e la dignità del lavoro pubblico: la grave crisi economica post Covid-19 non può determinare, ancora una volta, l’individuazione dei pubblici dipendenti quale categoria privilegiata cui opporre le condizioni drammatiche di chi è in cassa integrazione o rischia il posto di lavoro.
«Rigettiamo queste modalità demagogiche e strumentali: il Trentino può farcela se si tiene insieme il tessuto sociale ed economico, se tutti – traendo lezione da quanto è accaduto, non facendo finta che si possa continuare come prima -si procede nella stessa direzione. La pubblica amministrazione trentina è pedina fondamentale in questa stagione, per sostenere i cittadini e le imprese, per contribuire a pieno titolo alla ripresa dello sviluppo del territorio, per continuare a garantire i servizi essenziali, con i livelli di efficienza ed eccellenza riconosciuti in questi anni».
«Il sindacato -si legge nella nota diffusa ieri -è pronto per discutere di riorganizzazione dei servizi, di semplificazione, di tecnologie avanzate, di digitalizzazione per affrontare in modo concreto tematiche buone per campagne elettorali e slogan ma che, al dunque, si traducono in tornelli e blocco dei contratti. Sfidiamo la giunta ad aprire un tavolo sulla pubblica amministrazione trentina. La nostra richiesta di un incontro col Presidente Fugatti è tuttora inevasa. In campo ci sono i temi del rinnovo e finanziamento dei contratti collettivi provinciali, un nuovo sistema di classificazione che riconosca e valorizzi le professionalità e le competenze, la formazione, lo sviluppo degli strumenti info-telematici, la conciliazione familiare di operatori e utenti, sviluppare lo smart working come strumento ordinario di lavoro che superi il concetto di orario obbligatorio e valorizzi qualità, obiettivi ed efficienza; applicare le linee guida per la sicurezza di lavoratori e cittadini previste dai Dpcm nazionali; riconoscere il lavoro e il rischio di tutti gli operatori che hanno lavorato nell’emergenza con specifico accordo sindacale e non solo con una delibera di giunta che sta procurando le sacrosante proteste di tante lavoratrici e lavoratori esclusi».

Scarica il pdf: Provinciali ART 010720